Che c'è?

Cosa significano 40°.


Finalmente ho trovato un prodotto tessile che si lava a 40° e non si deve stirare.Noi riconosciamo dei simboli uniformi che non dicono quanto ne deriva nei consumi accessori.
Quando consideriamo dei capi di abbigliamento valutiamo più che altro il costo d'acquisto e non facciamo la somma che in base ad un tecnicamente e non economicamente possibile. Dobbiamo riconoscere l'errore e la contraddizione di decidere in base al prezzo d'acquisto e non a quello di manutenzione, tra l'altro oggi molto alto. Ci costa molto impiegare il tempo nella manutenzione del guardaroba. Ci sono quindi le condizioni, come per le schede di memoria di formato SD, di convergere su uno standard di abbigliamento che abbia almeno il lavaggio a 40° e possibilmente, ma non secondariamente, non sia da stirare. Per il resto meno restrizioni si debbono patire meglio è, ma non costituiscono un onere nel processo di manutenzione ordinaria. Questo indirizzo è consapevole di eludere una pretesa totalitaria, ma di assolvere ad una funzione di razionalizzazione dei consumi di massa, in cui la diversificazione è uno spreco e non un vantaggio. Va tenuto presente che la temperatura è un fattore incidente sull'uso dei detersivi e sul livello di igiene che si ottiene. Sono fattori oggi di grande importanza che bisogna guadagnare. Sano e razionevole. Quando sentiremo chi offre di più saremo lieti di dargliene. I produttori dovrebbero vantare i pregi di resistenza, qualità e facile manutenzione dei prodotti,  mettendoli in bella vista come le conclamate doti di impermeabilità e traspirazione che fu del gore-tex ad esempio. Al momento si tratta di far fronte alla scarsa visibilità commerciale di queste informazioni andandole a cercare con seria consapevolezza. Non sappiamo neanche dire dove trovarne, ne come conciliare il gusto. C'è n'è per una caccia al tesoro. Una disciplina.
Dove sta scritto!Vediamo chi arriva prima.