Che c'è?

Le fluttuazioni naturali e la stasi in acquario.


Se il principio di riprodurre un ambiente naturale, come le ottime realizzazioni composte da legni naturali, roccie e piante acquatiche é apparentemente affermato, poco si è saputo rispetto agli altri fattori di tale ingegneria.Ho notato tempi di illuminazione, riconosciuti importantissimi, pure con luce lunare, dati per fissi tutto l'anno e valori dall'acqua fermi inchiodati su un solo valore di scala, che ignorano il movimento naturale degli elementi, fatto anche di repentini cambi di situazione climatica. Possiamo anche considerare ciò che la flora di superficie rilascia a secondo delle stagioni e che fatalmente finisce in acqua.Tutto ciò pare scomparire nella gestione degli acquari, in nome di un colpo d'occhio da rovesciare una edicola coperta di immagini naturalistiche.E' tempo di non esaurirci nel fotogienico e considerare quanto comporta il realismo, calibrando ciò che si può introdurre dei settaggi dell'elettronica, per ottenere, non una improbabile copia autentica, ma i principi sostanziali di un ambiente effettivamente più naturale e quindi più salubre.Non potendo qui entrare nel dettaglio, è contigente che le valutazioni da fare su ogni singola vasca, cambiano a seconda del contenuto e che eventuali divergenze di stato ambientale, presenti nella popolazione, vanno mediate, in base ai risultati che ne possono scaturire, senza nessun pregiudizio.Non potrà essere una negazione irretita a colmare le lagune di una stato, molto artificiale, come quello determinato da un acquario.