interpretazioni

quanti attimi dannatamente veri


             Salvata alle ore 13:29 del giorno 17/05/2010   nei trascorsi di ogniuno di noi c'èsi c'è quel dettgalio indelebile che riaffioraricordando i momenti passati...cenavamo, in un locale dannnnnnnnnnnnnnatamenteromantico...ero molto lusingato io a cena con due donne...ma cioc eh mi ha dananto è statoil sorriso di quella meno giovanemi sono accorrto GIà  da diverso tempodi essere  frutto di due genitori per molti versi diversidalla normalità, una madre che ha sempre tenuto moltissimoal giudizio degli altri...un padre che non ha mai dato in pastoagli altri la sua persona.risultato :IO, un esempio assolutamente errato da mai prender in considerazionetranne quelle poche cose come dire 'facili'mentre mia madre parlava leggevo nei suoi occhi lagioia e il dolore, il dolore di una vita che passa e la gioiadi ricordarsi certi momenti..HO sempre saputo che era una  donna molto corteggaitaumile per certi versi ma molto selettivaperhcè gli altri  dovevano essere da meno, bensi possedevano di piùmio padre esattamente l oppostopoteva pretendere, ma la sua 'umiltà' ha fatto siche fosse la cultura immensa a far l'uomotanto ricercato da to dai suoi modi e dalla sua consocenzapeggio dello zingarellifrutto?IO narciso e ignorante di cultura cartacea, mamolto ricco dal livello pratico sociale..RISULTATO? amo farmi giudicare, ma occorre  veramente esserePAZZOIDI per farlo.comuqnue finita la cena mentre sorseggaivo uno deidistilalti che maggiormente mi fanno rifletterecon spirito di osservazionemi sorge una domanda,ma il l'uogo troppo dsipersivo per poterla faremia madre avrebeb dispensato di troppedistrazioni visive per poter far si che si concentrassementre ci dirigevamo nel portarla a casail bastardo non si morde la linguae sferra la domand incisiva e fredda:Ltu mamma hai dei rimorsi?il mio sorridere non lasciava scampoconfondeva rimorsi con rimpianti, bensinon a detta di suoi racconti conoscevo la popolaritadi mia madre maggiormente perchè agli anni che furonomise al mondo me nei suoi 38 anni.gran bel casino per me fù l'infanzia, ma oggi ho le palle zincatenelle avveristà della vita.mentre mia madre saliva le scale di casa sua, la osservavosi osservavo il suo polpaccio che ancora oggibensi siammia madre ha la sua classe sensuale nelportare si tacchi ma molto rivisitati in qunatomio padre sarebeb stato giudicato, per la sua altezza nonelevata.e nel frattempo facevo ragionamenti con me stessoci sono  donne che portano tacchi per sentirsi femminee ci sono donne che nel calzare  i tacchi sono dannatamentecultura visiva di portamento.mentre rientravo a milano dissi a mai moglieandiamo al...saluto facciamo glia uguri e poi cene andiamoleggevo nel suo visola non voglia di curare la sua giovane etàe eicercavo di assemblare  i miei ragionamentiarrivati al locale molto chicc molto di modamolto selezioantoimbandito di donne stratosfericamente curategrrrrrrrr cominicava a ribollire il mio sangue,giunto all'anti ingressoarriva il proprietario mi allunga al manonon posso farci nullaper i miei modi arroganti o spavaldidifficile che chi mi incontri visivamentenon mi saluti anchepur non conoscendomi nel localeero palesemente nella torbida difficoltà di resettareil sapore dell'ego..mia mogle gelosissima ma resettata nel comnbattere questa suacoem dire mancanz di fiducia in se stessa ma fruttodi agiata vita non dà imputper sbattersene dei giudizzi altruiio amante dell'essere curato SEMPRE di dettagli MIEicomprometto il suo essere donna, scaturendogli sgaurdi degli uominie senza pregiudizzi miei, ascolto anche qualche l'oro commentotropppo stupido, ma sono fatti l'orogià che ti poni delle domande ’ come possono stare assieme quei due li’sei tu che ti senti anormale, io son0 normalisssimo.leggevo nel viso di mia moglieil non piacere di essere in quel luogofatto di apparenza, fatto di denaro sputtanatofatto di stronzate che non vale la pena dar l'oro importanzama per me osservare è base di vitasi base fino al  punto in cuimI ritrovo  ad analizzamri e dam qui in poi sono cazzi amaricerto preferisco siano glia altria giudicarmi, a buttar l'occhio siu miei dettgali earrogantemente agganciar i l'oro sgaurdi senza mai mollare il mio fino ache l'oro non si sentano in difettoho sempre amato,le sfideho sempre amato sbranare quegli sguardi di persone altolocatecon denaro di famiglia e zero palle per costruirsi,facile prendere e portare avanti..facile basta che non cimsianocrolli altrimenti poi la corda nel box è la priorità..hiihihih sono pazzerello e amo esser me stesso sempre.ma poima poima poisempre questo fottuto MAlott a interiore tra i miei due demoni, il dananto e il bastardoil bastardo soprassiede il dannato, infatti la mai doclezza vàsapientemente coccolata, saràò una prima donna come spesso mi sidice, ma sono cosi mica sono marziano, quindi in culo il non saper star nei luoghi degli altri prendimo un po una sanasterzada di egoismo senza pudoretavolo e scohwe tanto pasto per gli sfigaticeh nel temere i l'oro pregiudizzi sugli occhi, si perdono il bello della  vita. dannato.bastardo