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COME NASCE DIO...

Post n°79 pubblicato il 02 Febbraio 2013 da perpoche1

 

COME NASCE "DIO"

E' ormai da tempo che continuo a ripetere che "Dio" è stato creato dagli uomini. Tutte le forme di religione, hanno un comune denominatore: Il loro esordio è da imputare ad un esaltato che impose nel tempo la SUA idea di "Dio". Questo esaltato ed eccetrico personaggio, trasmetteva anche la sua idea di come fosse questo "Dio", quali leggi volesse che si rispettassero, e altre cose che potevano essere frenate solo dalla fantasia e dalla cultura del soggetto che faceva di se "il portavoce del creatore".

Il compito più difficoltoso era quello, appunto, di imporre in qualche modo le sue idee alla moltitudine. Doveva far credere che quanto lui trasmetteva, fosse volontà del "Dio" di cui era stato fatto "portavoce". In molti casi, non era l'ideatore della divintà a portare avanti l'idea del "Dio" che aveva creato, ma un successivo fanatico che aveva il potere di imporre quelle dottrine e quel mediatore tra "Dio" e l'uomo. Caso emblematico: se non fosse stato per San Paolo, il cristanesimo non avrebbe mai acquistato le dimensioni che aveva nel 2°/3° secolo e se non fosse stato per Costantino e i successivi imperatori, non sarebbe nemmeno arrivato alle dimensioni attuali. Nel corso dei secoli hanno cristianizzato intere nazioni col taglio della spada. Ma avrebbero avuto lo stesso successo nel "convertire" tutte quelle nazioni, se non avessero usato le armi e la violenza, la coercizione e la paura dell'inferno?

Così come nel caso dei musulmani. Da solo Maometto non avrebbe mai potuto imporre l'islam e dare vita ad una religione che è seconda solo al cristianesimo. Se non fosse stato anche un guerrafondaio ed eccentrico politico esaltato, non avrebbe mai esteso pacificamente la sua idea di "Dio" (c'è da dire, tra l'altro, che come il "Dio" dei cristiani, anche quello musulmano, viene definito un "Dio" pacifico, benigno, pronto a perdonare, longanime e che ama tutti gli uomini. Guarda caso, sia il "Dio" cristiano che quello musulmano, si sono macchiati dei più nefandi crimini della storia dell'umanità).

Infatti si narra:

"Infine Maometto conquistò il comando quando La Mecca si arrese a lui nel gennaio 630 d.C. ed egli vi instaurò il suo governo. Ora che deteneva le redini del potere secolare e religioso, fu in grado di eliminare le immagini idolatriche dalla Ka‛bah e fare di questa il punto focale dei pellegrinaggi alla Mecca, che continuano fino a questo giorno. Entro solo pochi decenni dalla morte di Maometto, avvenuta nel 632, l'Islām si era propagato in Afghanistan e anche fino in Tunisia nell'Africa settentrionale. All'inizio dell'VIII secolo la fede coranica era penetrata in Spagna ed era giunta alla frontiera francese. Come asserì il prof. Ninian Smart, "considerata da un punto di vista umano, l'impresa compiuta da un profeta arabo vissuto nei secoli VI e VII dopo Cristo è sbalorditiva. Umanamente parlando, fu lui a dare inizio a una nuova civiltà. Ma naturalmente per il musulmano l'opera fu divina e l'impresa di Allah". Se avesse usato metodi pacifici, senza armi, sarebbe riuscito a estendere quella religione a così tante nazioni?

Quello che in modo molto diretto ed esplicativo, dimostra come nasce una divintà appartiene alla storia recente e precisamente nel 19° secolo in Giappone.

Tutti noi abbiamo sentito parlare dei kamikaze. Uomini che durante la seconda guerra mondiale decidevano di suicidarsi a per amore del loro "Dio", l'imperatore giapponese, pur di affondare le portaerei degli americani.

Il loro "Dio" era l'imperatore, un essere umano questa volta. Come nacque questo "Dio"?

Semplice: Perchè qualcuno lo impose a livello nazionale.

Già prima del 1868 si riteneva che l'imperatore godesse di qualche forma di divinità, ma gli sconvolgimenti che ebbero luogo da quell'anno e nei pochissimi anni che seguirono, furono determinanti perchè alcuni potessero arrivare ad uccidersi per il loro "Dio" Infatti, "un ragazzino quindicenne di nome Mutsuhito, passò alla storia con il nome di imperatore Meiji: uno dei più importanti sovrani della storia giapponese."

Bastò che si imponesse agli insegnanti ed ai professori delle università, di insegnare obbligatoriamente che l'imperatore fosse "Dio". Il solo e unico e che il giappone fosse la prima nazione venuta all'esistenza. Chi non insegnava questa dottrina veniva radiato dall'albo degli insegnati e doveva ritirarsi.

Solo una generazione successiva e già l'imperatore veniva adorato e idolatrato.

Così nascono "Dio" e tutte le divinità che conosciamo. Basta che siano fatte accettare con la forza e trasmesse ai bambini a livello preadolescenziale, scolastico e sociale... il resto viene da se...

Ma sono solo delle mie riflessioni...

 

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Commenti al Post:
ormalibera
ormalibera il 10/02/13 alle 21:52 via WEB
Sono anche le mie conclusioni. In tutte le religioni che conosciamo esiste solo la malattia mentale degli uomini. La loro scelta del lato ascuro che è in ciascuno di noi insieme al lato di luce. Forse è tempo che iniziamo ad abbandonare qualsiasi credenza religiosa e imparare a conoscere noi stessi e accettare il lato di Luce.
 
artemisia.62
artemisia.62 il 05/07/13 alle 11:52 via WEB
Molti scavi archeologici risalenti alla preistoria sono siti funerari, il seppellire i morti, il rispetto per i corpi è legato al rispetto e al riconoscimento dell'immortalità dell'anima che lo ha abitato e questo indica, al di là di tutte le chiacchiere che i filosofi successivi ci hanno costruito attorno, che il senso religioso è innato nell'uomo che percepisce se stesso non come inizio e neppure come fine ultimo, ma all'interno di qualcosa che va oltre lui e allo stesso tempo lo comprende
 
 
perpoche1
perpoche1 il 05/07/13 alle 19:09 via WEB
In effetti l'illusione circa l'immortalità dell'anima risale alla notte dei tempi. Tieni però presente che gli ebrei non credevano che l'uomo avesse un'anima immortale che abitasse nel corpo fisico. Secondo la storia, hanno cominciato a credervi e prenderla in considerazione al tempo dei Maccabei o precisamente dal 3° e 2° secolo a.C. L'immortalità dell'anima e il relativo paradiso in cui le anime vivrebbero dopo la morte del corpo, ha, secondo la psicanalisi, connotazioni che richiamano mentalmente la vita fetale nel grembo materno.
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
piccola_1950 il 22/09/13 alle 18:21 via WEB
... non Dio ma coloro che lo hanno rappresentato...gli uomini, con sete di potere e quant'altro. Mi meraviglio che un "dotto" come te, non sia arrivato a questa tanto semplice quanto ovvia conclusione. Buona serata...Marta
 
 
perpoche1
perpoche1 il 31/10/13 alle 17:54 via WEB
Non mi ritengo per niente "dotto" Marta, ma ti posso assicurare che ho avuto la possibilità di riflettere a lungo sulle varie religioni che nel corso dei secoli dicevano di rappresentare "Dio" in terra. Se leggi qualche altro mio post, come per esempio: "E L'UOMO CREO' DIO" ti renderai conto che in fin dei conti dio è solo l'immagine che gli uomini si creano a causa della psicologia di cui ci nutriamo sin dalla primissima infanzia... Buona serata :) Enzo
 
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