IO... FIAMMA DI VITA

IL VIAGGIO DELLA VITA


Dalla collaborazione in questo blog con WOLF nasce questo post come riflessione sul senso della vita... un bellissimo viaggio nella vita... grazie WOLF per l'uomo che sei... Daniela...Quando succede qualcosa di particolare che mette in discussione la propria vita ecco che ci capita di pensare proprio ad essa, di come l’abbiamo vissuta finora, di come la viviamo e di come vorremmo viverla credendo, dentro di noi, che sia infinita che questa possa durare in eterno, scacciando dalla mente il pensiero che, prima o poi (speriamo sempre poi), essa dovrà finire.La nostra vita, la tua vita, molti lottano ogni giorno per fare la cosa giusta o credendo di farla, ma facciamo sempre la cosa giusta? Agli occhi dei più è tutto sbagliato, forse perché la loro vita è sbagliata e non riescono o non vogliono cambiarla, avendo solo la presunzione di criticare senza avere il coraggio di criticare la propria, senza capire che la vita è tutto un esame che dobbiamo superare ogni giorno e non sempre siamo preparati  e qualche volta capita anche di non avere un appello per poterlo ripetere ed andiamo avanti aspettando il prossimo esame dimenticando, troppo spesso di vivere l’oggi.Quando poi un camice bianco sentenzia che se le cose non vanno come si spera, quello che ti rimane sono soltanto 6 mesi allora, dopo lo scoraggiamento, la paura, quasi la disperazione,  scoppia dentro di te la rabbia e vuoi vivere quello che ti rimane come forse non hai mai fatto, cose che in una vita normale non hai mai neanche pensato di fare o che erano soltanto relegate nei tuoi sogni a volte fanciulleschi e magari si fanno solo per dire a se stessi:”beh! l’ho fatto e chi se ne frega” o visto che manca la “quantità” di vita si cerca di riempirla al massimo.Riempire la vita…ma serve per forza un camice bianco per farti capire che la devi riempire? È vero che la vita non è una scatola da colmare con tutto, bisogna comunque avere la capacità di scindere le cose giuste da quelle sbagliate, le cose vere da quelle fittizie,  quelle belle da quelle brutte.Si deve arrivare al punto che non bisogna più dire “devo”, ma regalarsi il lusso di dire “voglio, desidero” cercare fuori e dentro di sè le cose autentiche o la strada che possa portarti verso tutto questo.Molti considerano la vita come un “treno” che continua a viaggiare, con il coraggio di aprire o no gli scompartimenti e scoprire cosa e chi c’è dentro e non passarci accanto  accorgendosi magari che proprio in quel vagone c’è tutto quello che hai sempre desiderato.Un viaggio che finirà, l’ultima stazione il capolinea di quel treno chiamato vita, è il debito che ogni uomo deve pagare, ma sta a noi, rendere quel viaggio un meraviglioso e stupendo percorso per dire alla fine, scendendo senza bagagli nudi davanti a Dio, ma con le mani piene di doni, “ho vissuto”.                                                                                     Wolf