PENSO POSITIVO

Detenuto si spacciai per un poliziotto dal telefono della prigione


Della serie "piccoli geni crescono"!Un certo Bradley Pryor era stato arrestato per furto in un negozio di vestiti, da cui aveva sottratto diversi capi di abbigliamento ed altri accessori.Un reato minore, ed infatti il giudice aveva imposto una cauzione di soli 1.000 dollari. Ma Pryor ha pensato di essere più scaltro, e ha ideato un piano più articolato. Dal telefono della prigione, invece che chiamare qualche parente per farsi prestare i soldi della cauzione, ha chiamato l’autorimessa dove era stato portata la sua auto, sequestrata dagli agenti di polizia, sostenendo di essere un poliziotto, e che l’auto doveva essere immediatamente restituita al proprietario perché c’era stato un errore. L’impiegato dell’autorimessa ha però obiettato che l’arrivo dell’auto era già stato registrato e quindi, anche volendo, serviva una comunicazione formale.Fatto sta che Pryor non ha tenuto presente un piccolo, ma non trascurabile, aspetto: le telefonate dei detenuti dal telefono della prigione sono ascoltate dagli agenti di polizia penitenziaria, oltre che registrate.Inevitabilmente, la telefonata gli è costata una ulteriore denuncia per avere impersonato un pubblico ufficiale, e gli è stata imposta una cauzione di 5.000 dollari. Non osiamo pensare che piano geniale potrebbe ideare questa volta….