Io è un' altra.(badate nn è un errore banale)
Un lampo di parole, in cui posso descrivere ora la mia identita'Un ossimoro per esprimere in maniera lapidaria ma compiuta una temperatura d’approccio. Un’affermazione per negare qualunque possibilità d’appartenenza. Una fuga da me stessa ,ma consapevole ormai che il trovare è solo un accidente, una temporaneità da valicare.Io è un' altra ...e cosi inizio il più fantastico dei dogmi. Quello di non averne. Ma da qualche parte dentro di me cova una disobbedienza degli ingranaggi. che qua e là fanno ruggine.La ruggine della tiepidità. mi sento sempre più smarrita, come se quel dirsi un 'altra non fosse più il pretesto per un volo sperimentale ma la prova generale d’un precipitare.Io è un' altra ormai è solo rinunciabilità, fuori da ogni palpito dell’irriverenza creativa del suo inventore. Nessun seme di follia la feconda, conficcata com’è dentro uno sbadiglio apatico..ho rinunciato al pronunciamento del bene, considerando ciò poco evoluto,troppo dicotomicamente opposto al male, Sempre meno dico “questo è giusto”, sedotta dai forse.ho rinunciato alla inequivocabilità delle regole. Sempre meno dicio “si fa così” imbastardita dai dipende.ormai vedo solo confini distratti e profili in dissolvenza....e vago qua e la'... ho cercato dettagli...esplorazioni inutili ...nn sn cambiata mi innamoro sempre dell ' impalpabile.... l amore è davvero deperibile e io mi sono persa TE.