io.ASSOLUTO

LA CAMERA


LacameraPervaso da un tanfo d'umido, spoglia con una finestraaffacciata sul niente, un piccolo bagno con le piastrelle spaccate ed unacucina da condividere con le macchie di umiditā e la vernice scrostata. Unacittā ostile, un lavoro che non puoi permetterti di perdere mentre unamoltitudine d'altri perde il suo č tu, ringrazi la sorte e vai avanti.L'arredamentodozzinale, scarno ed anonimo, pochi oggetti a ricordare e ricordarmi una vitadiversa, forse normale. Il ritratto di un bimbo il giorno del suo battesimo equello di una giovane coppia alla prima vacanza, molti libri sparsi un po'ovunque ed una lampada dalla luce troppo fioca per scacciare i fantasmi. Sullasedia, forse rimediata usata o forse peggio recuperata chi sa dove una giaccaattende dinessa, scarpe che hanno camminato molto riposano accanto al lettosfatto e quella sensazione di umido che penetra nelle ossa e nella carne e famarcire anche l'anima scrostandola poco a poco come la vernice che cadendomostra ampie zone d'intonaco. Il padrone non č in casa, la decadenza diDostoevskiana memoria parte dell'anima di ognuno e si fa realtā oggettiva nelmondo che ci circonda.