IPSE DIXIT

I COME INQUINAMENTO: GLI INCENERATORI E LE NANOPOLVERI


L'inquinamento atmosferico è nei limiti della norma. C'è biossido per tutti. Invece non c'è felicità per tutti.   Stefano Benni Perché in Italia si continuano a costruire questi impianti, mentre nel resto del mondo si stanno smantellando?A questa e ad altre domande, sta cercando di dare risposta Marco Carlucci, con il suo docufilm “Sporchi da morire”.Secondo queste ricerche le polveri, o meglio nanopolveri, scaturite dal bruciare rifiuti come alcuni cibi, farmaci etc., sono tanto piccole che non possono essere filtrate né dal naso né dai bronchioli, penetrando, così, in profondità nei polmoni. Per non parlare del fatto che generano  metalli pesanti come piombo, mercurio, arsenico e cadmio.Inevitabilmente il pensiero va a Napoli: quali alternative?Copio qui la chiusa di questa intervista:"Il nostro documentario parte proprio dalla crisi di Napoli, dai rifiuti per le strade, per poi affrontare lo step successivo, ovvero la soluzione avanzata. Rispondo a questa domanda riprendendo un concetto espresso nel film da Paul Connett, guru mondiale di Zero Waste: quando ci sono due comuni che sono distanti due chilometri, e uno ha il 5% di raccolta differenziata e l'altro il 70%, non è più un fatto "culturale",  la cultura non può cambiare in due chilometri. È un problema di leadership".