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Solo la forma, il significante, lo stile possono dare un senso, un significato, un contenuto al nonsense della realtà. Come le ninfee di Monet, i girasoli di Van Gogh, le bottiglie di Morandi [...] come i culi delle mie attrici, ossessioni primarie e iperboli linguistiche in cui si racchiude, sintetizza e rispecchia il contenuto e il senso del mio cinema. Che è sempre quello dei miei film cosiddetti anarchici [...] Per cui "il culo è lo specchio dell'anima" non significa solo rendere omaggio al culto del culo, ma è anche la sintesi poetica per riconoscere allo stampo del culo le stesse valenze dello stampo di quel paese utopico che speravo emergesse ma poi non è emerso" TINTO BRASS

 
 
 
 
 
 
 

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Post n°21 pubblicato il 24 Aprile 2008 da loryforever1

LE 6 COSE CHE AMO FARE

REGOLAMENTO

 
 
 

mitici anni 80....

Post n°20 pubblicato il 24 Aprile 2008 da loryforever1
Foto di loryforever1

Allora.. sei nato negli anni '80 se..
 ..se ricordi tutti e cinque i nomi delle Spice Girls (costumi orrendi compresi),
Non E' La Rai con Ambra, i Festivalbar con la Marcuzzi e Fiorello,
se giocavi al Nintendo 64,
se eri un'appassionata di Beverly Hills 90210,
se ascoltavi la musica alla radio, massimo col mangianastri,
se compravi il Calippo Fizz alla Coca Cola e il Luke,
se collezionavi Ciucciotti colorati e di plastica, 
se i Power Rangers erano il telefilm più bello del mondo e subito dopo venivano Otto Sotto Un Tetto e Willy Il Principe Di Belair,
se giocavi con l'hula hoop,
se i pattini avevano ancora quattro ruote NON in fila,
se guardavi I Miei Mini Pony, Alvin Superstar e Le Tartarughe Ninja,
se Barbie era ancora sposata con Ken,
se non esisteva mercoledì senza una copia del Topolino (o Minnie&Co o il Giornalino di Barbie),
se giocavi a Twister (ed eri ingenuo abbastanza da non pensare a strane mosse),
se compravi Cioè e andavi orgogliosamente in giro con tutte le cinfrusaglie che vi erano allegate,
se hai visto Titanic almeno tre volte, di cui due al cinema e in fila,
se usavi gli orecchini stick di gomma,
se amavi Blossom e Bayside School,
se ricordi chi sono i Five e il loro trashissimo video con la sagoma di cartone,
se ricordi che non esistevano Internet e gli SMS e ci si chiamava ancora a casa per mettersi d'accordo per le uscite,
se mangiavi la Girella per merenda,
se collezionavi i Paciocchini,
se gli insegnanti ti facevano leggere I Ragazzi Della Via Pàl, Piccole Donne e L'Isola Del Tesoro,
se adoravi il gusto di gelato al puffo, se hai rivisto mille volte la Sirenetta, La Bella e La Bestia e Aladdin,
se non ti perdevi la solita replica natalizia di 'Mamma Ho Perso L'Aereo',
se giocavi coi Lego e Crystal Ball ('con Crystal Ball ci puoi giocare...'),
se ti stai ancora chiedendo come facesse Puffetta a soddisfare le voglie di tutti i puffi,
se ti ricordi le Buone Domeniche con Columbro e la Cuccarini,
se collezionavi schede telefoniche ...
allora leggi qui!
 Lo scopo di questo testo é quello di rendere giustizia ad una generazione, quella di noi nati negli anni '80 (anno più, anno meno) e cresciuti negli anni '90, quelli che vedono la casa acquistata allora dai nostri genitori valere oggi 20 o 30 volte tanto e quelli che pagheranno la propria fino ai 50 anni.
Noi non abbiamo fatto la Guerra, né abbiamo visto lo sbarco sulla luna, non abbiamo vissuto gli anni di piombo, né abbiamo votato il referendum per l'aborto e la nostra memoria storica comincia coi Mondiali di Italia '90, con la mascotte Ciao.
Per non aver vissuto direttamente il '68 ci dicono che non abbiamo ideali, mentre ne sappiamo di politica più di quanto credono e più di quanto sapranno mai i nostri fratelli minori e discendenti.

Babbo Natale non sempre ci portava ciò che chiedevamo, però, ci sentivamo dire, e lo sentiamo ancora, che abbiamo avuto tutto, nonostante quelli che sono venuti dopo di noi sì che hanno avuto tutto, e nessun o glielo dice.
Siamo l'ultima generazione che ha imparato a giocare con le biglie, a saltare la corda, a giocare a nascondino, a un-due-tre-stella, e allo stesso tempo i primi ad aver giocato coi videogiochi, ad essere andati ai parchi di divertimento o aver visto i cartoni animati a colori. 
 
Abbiamo indossato pantaloni a campana, a sigaretta, a zampa di elefante e con la cucitura storta; la nostra prima tuta è stata blu con bande bianche sulle maniche e le nostre prime scarpe da ginnastica di marca le abbiamo avute dopo i 10 anni.
Andavamo a scuola quando il 1 novembre era il giorno dei Santi e non Halloween, quando ancora si veniva bocciati, siamo stai gli ultimi a fare la Maturità e i pionieri del 3+2...
Siamo stati etichettati come Generazione X e abbiamo dovuto sorbirci Sentieri e i Visitors, Twin Peaks e Beverly Hills (ti piacquero allora, vai a rivederli adesso, vedrai che delusione!).
Abbiamo pianto per Candy-Candy, ci siamo innamorate dei fratelli di Georgie, abbiamo riso con Spank, ballato con Heather Parisi, cantato con Cristina D'Avena e imparato la mitologia greca con Pollon.
Siamo i primi ad essere entrati nel mondo del lavoro come Co.Co.Co. e quelli per cui non costa niente licenziarci.
Ci ricordano sempre fatti accaduti prima che nascessimo, come se non avessimo vissuto nessun avvenimento storico. Abbiamo però imparato che cos'è il terrorismo, abbiamo visto cadere il muro di Berlino, i reportage dalla Guerra Del Golfo e dalla Iugoslavia, Clinton avere relazioni improprie con la segretaria nella Stanza Ovale e siamo state le più giovani vittime di Cernobyl.
Abbiamo imparato a programmare un videoregistratore prima di chiunque altro, abbiamo giocato a Pac-Man e ai videogiochi nei bar.
Siamo la generazione di Bim Bum Bam, di Clementina-e-il-Piccolo-Mugnaio-Bianco e del Drive-in. Siamo la generazione che andò al cinema a vedere i film di Bud Spencer e Terence Hill; quelli cresciuti ascoltando gli Europe e Nik Kamen, e gli ultimi a usare dei gettoni del telefono.
Ci siamo emozionati con Superman, ET o Alla Ricerca dell'Arca Perduta.
Bevevamo il Billy e mangiavamo le Big Bubble, ma neanche le Hubba Bubba erano male, per non parlare dei Chicchirichì!
Siamo la generazione delle sorprese del Mulino Bianco, di Magnum P.I., di Holly e Benji, di MacGyver, dell'Incredibile Hulk, di He-Man, di Lamù, di Creamy, di Kiss Me Licia, dei Barbapapà, dei Cavalieri Dello Zodiaco, di Tigerman, di Sailor Moon, di Mila e Shiro (e ci chiediamo ancora se alla fine vanno insieme...) ...
I maschi giocavano con le Micro-Machine, Big Jim e le femmine con la casa di Barbie di cartone ma con l'ascensore.
L'ultima generazione a vedere il proprio padre caricare il portapacchi della macchina all'inverosimile per andare in vacanza 15 giorni....
 Guardandoci indietro è difficile credere che siamo ancora vivi:

viaggiavamo in macchina senza cinture, senza seggiolini speciali e senza air-bag;
facevamo viaggi di 10-12 ore e non soffrivamo di sindrome da classe turista;
non avevamo porte con protezioni, armadi o flaconi di medicinali con chiusure a prova di bambino;
andavamo in bicicletta senza casco né protezioni per le ginocchia o i gomiti;
le altalene erano di ferro con gli spigoli vivi e il gioco delle penitenze era bestiale;
non c'erano i cellulari;
andavamo a scuola carichi di libri e quaderni, tutti infilati in una cartella che raramente aveva gli spallacci imbottiti, e tanto meno le rotelle!
magiavamo dolci e bevevamo bibite, ma non eravamo obesi, al limite uno era grasso e fine;

ci attaccavamo alla stessa bottiglia per bere e nessuno si è mai infettato;
ci trasmettevamo solo i pidocchi a scuola, cosa che le nostre madri sistemavamo lavandoci la testa con l'aceto;
non avevamo Playstation, 99 canali televisivi, dolby-surround, computer e Internet, però ce la spassavamo tirandoci gavettoni e rotolandoci per terra tirando su di tutto; bevevamo l'acqua direttamente dalle fontane dei parchi, acqua non imbottigliata, che bevono anche i cani!
Abbiamo avuto libertà, fallimenti, successi e responsabilità e abbiamo imparato a crescere con tutto ciò.
Tu sei uno di nostri? Congratuzioni!
 

 
 
 

Post N° 19

Post n°19 pubblicato il 23 Aprile 2008 da loryforever1
Foto di loryforever1

Turbini di emozioni

che si fondono

in una danza di anime.

Godono con il corpo

si incontrano con lo spirito

si realizzano con l'anima.                 hermetika

 
 
 

oggi è...

Post n°18 pubblicato il 22 Aprile 2008 da loryforever1
Foto di loryforever1

OGGI SONO  anni

                                                                      

                     

 
 
 

un dono..per francesca

Post n°17 pubblicato il 17 Aprile 2008 da loryforever1
Foto di loryforever1

UN DONO
di Mahatma Gandhi

Prendi un sorriso,
regalalo a chi non l'ha mai avuto.
Prendi un raggio di sole,
fallo volare là dove regna la notte.
Scopri una sorgente,
fa bagnare chi vive nel fango.
Prendi una lacrima,
posala sul volto di chi non ha pianto.
Prendi il coraggio,
mettilo nell'animo di chi non sa lottare.
Scopri la vita,
raccontala a chi non sa capirla.
Prendi la speranza,
e vivi nella sua luce.
Prendi la bontà,
e donala a chi non sa donare.
Scopri l'amore,
e fallo conoscere al mondo.
voglio sottolineare una frase
Scopri la vita,
raccontala a chi non sa capirla.
Prendi la speranza,
e vivi nella sua luce.
niente è impossibile cara amica mia...per te c'è in serbo tanto amore....tu hai tanto amore da dare e questa è la tua occasione e ricorda sempre:LO VOGLIO,è MIO,è PARTE DI ME!!!!!

 
 
 

TINTO

Post n°16 pubblicato il 14 Aprile 2008 da loryforever1
Foto di loryforever1

QUESTA PERSONA L'HO SEMPRE CONSIDERATA FINO AD ORA UN PERVERTITO ADORATORE DI CULI MA MI SBAGLIAVO..IERI SERA DURANTE L'INTERVISTA AL SENSO DELLA VITA MI HA STUPITA..è UN UOMO DI GRANDE CULTURA CHE SPAZIA DAL SESSO ALLA POLITICA ALL'ARTE CON UNA MAESTRIA IMPRESSIONANTE...HA DESCRITTO IL SUO MODO DI VEDERE LA VITA TRACCIANDOLA COME UNA RICERCA SENSUALE DELLA FELICITà...HA DESCRITTO LA RICERCA DEL SENSO CHE FORSE OGGI SI STA PERDENDO VERAMENTE...LA DONNA L'HA DEFINITA COME ESSERE SOVRANNATURALE DOTATA DEL CORPO COME MEZZO IPNOTICO DELL'UOMO CHE ALLA SUA PRESENZA DIVENTA NIENTE QUASI UN FANTOCCIO..HA POI DIPINTO LA SCIOCCHEZZA DEGLI UOMINI E IL MOTIVO PER CUI DIVENTANO ANCHE ROZZI NEI CONFRONTI DELLE DONNE..è LA LORO RABBIA PER NON ESSERE PERFETTI COME LA DONNA..UNA DESCRIZIONE SUBLIME CHE MI HA FATTO SENTIRE ORGOGLIOSA DI ESSERLO....E DETTO TUTTO QUESTO DA UN UOMO FA VERAMENTE PIACERE...E ALLORA CHE ALTRO AGGIUNGERE??

viva il culo...MA delle donne però!!!


 
 
 

Post N° 13

Post n°13 pubblicato il 14 Aprile 2008 da loryforever1

BUON GIORNO OGGI BELLISSIMA GIORNATA DI SOLE

 
 
 

 Quando nasce un bambino è già nata un’emozione

Post n°12 pubblicato il 13 Aprile 2008 da loryforever1
Foto di loryforever1

Nel cuore di ciascuno di noi c’è una “voce che sa”, una canzone capace di ricordarci ciò che più apprezziamo e desideriamo, qualcosa che sapevamo fin dalla nostra infanzia.
In Africa orientale c’è una tribù che crede che questa canzone esista prima ancora della nascita. In quella tribù, la data di nascita di un bambino non è il giorno in cui viene al mondo e neppure il giorno del suo concepimento, come accade in altre tribù, ma l’attimo in cui nella mente della madre è nato il pensiero di quel bambino.
Conscia della propria intenzione di concepire un figlio con un certo uomo, la madre va nella boscaglia e si siede sotto un grande albero. Rimane seduta e ascolta attentamente fino a quando ode la canzone del bambino che spera di mettere al mondo. Dopo averla udita, torna al villaggio e la insegna a colui che sarà il padre, così potranno cantarla insieme mentre faranno l’amore, invitando il bambino a unirsi a loro.
Dopo il concepimento la donna canta la canzone al bimbo che porta in grembo, poi la insegna alle donne anziane che faranno da levatrici, così che durante il travaglio e nel momento miracoloso della nascita il bambino venga salutato con la sua canzone. Dopo ogni nascita, tutti gli abitanti del villaggio imparano la canzone del nuovo membro della tribù e gliela cantano quando cade o si fa male. La canzone viene cantata anche nei momenti di trionfo, durante i rituali e le iniziazioni. Quando il bambino diventa adulto la canzone entra a fare parte del cerimoniale del suo matrimonio, e alla fine della sua vita i suoi cari si raccolgono intorno a lui e gliela cantano per l’ultima volta.
Visto il rispetto che le viene tributato, anche noi desidereremmo profondamente udire quella canzone perché ci faccia da guida nella vita. Purtroppo, però, siamo stati distratti e trascinati sulla “piazza del mercato”. Le nostre esistenze sono complicate, viviamo in un mondo dominato dal materialismo, dall’ambizione, orientato verso ciò che è esteriore, e non sappiamo più ascoltare. E’ difficile essere in contatto con il cuore quando si è troppo occupati.

Da: “Il libro del cuore”, R. Carlson e B. Shield, Ed. Sperling & Kupfer

semplicemente stupendo

 
 
 

CHE FORTUNA

Post n°11 pubblicato il 12 Aprile 2008 da loryforever1
Foto di loryforever1

Noi che ci divertivamo anche facendo "Strega comanda colore".> Noi che facevamo "Palla Avvelenata".> Noi che giocavamo regolare a "Ruba Bandiera".> Noi che non mancava neanche "dire fare baciare lettera testamento".> Noi che ci sentivamo ricchi se avevamo "Parco Della Vittoria e Viale Dei> Giardini".> Noi che i pattini avevano 4 ruote e si allungavano quando il piede> cresceva.> Noi che il Ciao si accendeva pedalando.> Noi che suonavamo al campanello per chiedere se c'era l'amico in casa.> Noi che avevamo adottato gatti e cani randagi che non ci hanno mai> attaccato> nessuna malattia mortale anche se dopo averli accarezzati ci mettevamo le> dita in bocca.> Noi che quando starnutivi, nessuno chiamava l'ambulanza.> Noi che i termometri li rompevamo, e le palline di mercurio giravano per> tutta casa.> Noi che dopo la prima partita c'era la rivincita, e poi la bella, e poi la> bella della bella..> Noi che giocavamo a "Indovina Chi?" anche se conoscevi tutti i personaggi a> memoria.> Noi che giocavamo a Forza 4.> Noi che ci mancavano sempre quattro figurine per finire l'album Panini.> Noi che avevamo il "nascondiglio segreto" con il "passaggio segreto".> Noi che giocavamo per ore a "Merda" con le carte.> Noi che le cassette se le mangiava il mangianastri, ci toccava Riavvolgere> il nastro con la BIC.> Noi che avevamo i cartoni animati belli.> Noi che litigavamo su chi fosse più forte tra Goldrake e Mazinga(Goldrake,> ovvio..)> Noi che guardavamo "La Casa Nella Prateria" anche se metteva tristezza.> Noi che abbiamo raccontato 1.500 volte la barzelletta del fantasma> formaggino.> Noi che non avevamo il cellulare per andare a parlare in privato sul> terrazzo.> Noi che i messaggini li scrivevamo su dei pezzetti di carta da passare al> compagno.> Noi che si andava in cabina a telefonare.> Noi che c'era la Polaroid e aspettavi che si vedesse la foto.> Noi che le palline di natale erano di vetro e si rompevano.> Noi che facevamo il gioco della bottiglia tutti seduti per terra.> Noi che se guardavamo tutto il film delle 20:30 eravamo andati a Dormire> tardissimo.> Noi che suonavamo ai campanelli e poi scappavamo.> Noi che nelle foto delle gite facevamo le corna e eravamo sempre> sorridenti.> Noi che il bagno si poteva fare solo dopo le 4.> Noi che quando a scuola c'era l'ora di ginnastica partivamo da casa in> tuta.> Noi che a scuola ci andavamo da soli, e tornavamo da soli.> Noi che se a scuola la maestra ti dava un ceffone, la mamma te ne dava 2.> Noi che se a scuola la maestra ti metteva una nota sul diario, a casa Era> il> terrore.> Noi che le ricerche le facevamo in biblioteca, mica su Google.> Noi che non sapevamo cos'era la morale, solo che era sempre quella..fai> merenda con Girella.> Noi che si poteva star fuori in bici il pomeriggio.> Noi che se andavi in strada non era così pericoloso.> Noi che però sapevamo che erano le 4 perchè stava per iniziare BIM BUM BAM.> > Noi che sapevamo che ormai era pronta la cena perchè c'era Happy Days.> Noi che il primo novembre era "Tutti i santi", mica Halloween!!!

CHE FORTUNA AVER VISSUTO QUEI BEI TEMPI..E PECCATO PER I RAGAZZI DI OGGI CHE NON TROVERANNO MAI LA MAGIA DI QUEI MITICI ANNI....

 
 
 

Post N° 10

Post n°10 pubblicato il 12 Aprile 2008 da loryforever1

oggi voglio rispondere in merito al commento lasciato alla lettera di ieri sulla pedofilia

"E' assurdo quello che succede nel mondo nel 2008!!! Com'è possibile che un genitori faccia questo ad una figlia e che nessuno se ne accorga? Queste sono le cose che ti fanno pensare che forse è meglio non mettere al mondo una nuova creatura!!! E' una VERGOGNA!!!"
non bisogna dire non metto al mondo una nuova creatura per paura di ciò..tante sono le cose sbagliate nella nostra società però i nostri figli sono e saranno coloro che dovranno migliorarla per questo bisogna cominciare a parlarne fin da piccoli educarli che non sono tutte rose e fiori..e ripeto guai a pensare "tanto a me non succederà mai"...il nocciolo della questione è PARLARE PARLARE E PARLARE
 
 
 
 

violata e maltrattata

Post n°9 pubblicato il 11 Aprile 2008 da loryforever1
Foto di loryforever1

La storia di Nadia e' un pugno nello stomaco. E' brutta, cruda e' cattiva: tanto da togliere il fiato.
Eppure abbiamo creduto giusto scriverla e, forse e' anche giusto leggerla, per rendersi conto di rara realta' a volte sospettata, spesso pubblicata solo quando i fatti divengono oggetto di una inchiesta giudiziaria.
Anche in quei casi, pero', c'e' il rischio di fare piu' attenzione alla vicenda dell'imputato che non a quella della vittima. Oggi Nadia e' seguita dai servizi sociali di ..........e vive in una famiglia affidataria che l'aiuta a superare i traumi e a ritrovare l'amore, quello vero.
Nadia ha undici anni e non e' ancora donna. E' pronta, con il grembiule addosso, per andare a scuola. Ha gia' vestito e preparato i due fratellini piu' piccoli per l'asilo e per questo e' in ritardo, come ogni mattina.
La mamma e' gia' via. Il papa' invece e' ancora a casa e ha due occhi strani.
Ha il viso tirato. "Forse e' arrabbiato, o forse vuole picchiarmi e farmi male" pensa Nadia. Il papa' la prende e le strappa le mutandine. Poi le fa un male tremendo.
Nadia dice soltanto 'Ahi!' poi chiude gli occhi e cerca di trattenere il fiato per sentire meno male.
Nadia ha paura; il papa' non dice una parola. Ha fretta ed e' violento.
Ogni suo gesto e' furioso. Poi tutto finisce e Nadia corre fuori di casa per scappare a scuola.
"Guai a te se parli!" le urla dietro il padre.

Nadia e' seduta sul suo banco, ma e' come se non fosse li'. Sta pensando a quello che e' appena accaduto.
Chiude gli occhi e contemporaneamente chiude le gambe, strette, strettissime.
E' senza mutandine perche' il papa' gliele ha strappate e poi l'ha mandata via con un calcio ed un urlo. Intanto la maestra la chiama e la richiama "Nadia, Nadia, ma dove sei con la testa? Cerca di stare un po' attenta, sei sempre cosi' distratta! Su, portami il quaderno dei compiti". Nadia resta ferma, impietrita. Il quaderno dei compiti lei non ce l'ha.

"Ma possibile che nessuno a casa badi a te? tuona la maestra - e' inutile che io chiami tua madre, tanto non si presenta.
La prossima volta faro' chiamare tuo padre!" Nadia vorrebbe sprofondare.
Si vergogna perche' ha dei genitori che non badano a lei e tutti, compresa la maestra, continuano a rinfacciarle proprio questo.
A Nadia salgono le lacrime agli occhi.
Ma blocca subito ogni sentimento.
Si fa forte. Serra strette le gambe e anche le labbra. Tace.
"No non diro' niente a nessuno, altrimenti il papa' si arrabbia". Di nuovo la rabbia dolorosa del bambino non riesce ad uscire, ad esplodere. Perche' mai Nadia dovrebbe parlare se tanto tutti sanno tutto?
Perche' parlare se tutti pensano che Nadia sia pigra, svogliata, poco volenterosa e sognatrice? Perche' parlare se tanto nessuno puo' difenderla?Nadia si sente un incidente, un peso, una bambina messa al mondo per sbaglio. Ogni giorno spera che al papa' capiti qualcosa di brutto, che muoia in un incidente o altro, ma ogni giomo si deve rassegnare alla sua insopportabile presenza. Anche quella sera papa' e' tornato a casa e gia' sta urlando contro la mamma, con la solita bottiglia di vino davanti, perché la mamma ha preparato soltanto una pasta.
La sta insultando, le dice che e' una incapace, una buona a nulla.
Nadia in quel momento vorrebbe solo scappare, ma non puo'.. Nadia ha un rivolo di sangue che le scende tra le gambe. Chiede un asciugamano alla mamma e con quello asciuga il sangue.
La mamma le dice: "Ti sono arrivate le tue cose. Adesso devi stare attenta a non rimanere incinta"."Se rimani incinta, ti ammazzo" aggiunge il papa'.

Non c'è da aggiungere molto a questo ma è importante a una certa età cominciare a parlarne con i propri figli di questo per far cadere questo muro atroce di silenzio...ormai i tempi sono cambiati e basta dire che è un argomento TABù e che TANTO A MIO FIGLIO NON SUCCEDERà MAI!

 
 
 

quando nasce una mamma

Post n°8 pubblicato il 10 Aprile 2008 da loryforever1
Foto di loryforever1

Una Donna

riposava

sulla nuda Terra

respirava profondamente

addormentata

un velo sul corpo

pura come una Madonna



Grembo della Terra

Grembo della Madre

Sacra Donna

donatrice di vita

di sospiri

di lacrime

di amore



Una Donna

danzava

sotto i raggi della Luna

si muoveva con passione

sensuale

un velo sul viso

tentatrice come Satana



Grembo della Terra

Grembo della Madre

Sacra Donna

donatrice di vita

di sospiri

di lacrime

di amore



Una Donna

piangeva

abbandonata sul letto

piangeva a singhiozzi

apriva il cuore

un velo sull'anima

bella come una rosa



Grembo della Terra

Grembo della Madre

Sacra Donna

donatrice di vita

di sospiri

di lacrime

di amore



Una Donna

amava

rincorreva un sogno

amava senza timore

un velo sul cuore

vera come la vita



Grembo della Terra

Grembo della Madre

Sacra Donna

donatrice di vita

di sospiri

di lacrime

di amore



Una Donna...

Meravigliosamente

Donna.

dedicato a emanuela per i tuoi ultimi meravigliosi e indimenticabili istanti con il tuo pancione...non dimenticarli mai....

 
 
 

DEDICATO A VITTORIA

Post n°7 pubblicato il 10 Aprile 2008 da loryforever1
Foto di loryforever1

Come un gioco... l'Amore!

Nasco da una goccia

cresco senza la pioggia

mi accontento di poco

sorridendo come un bimbo

ben felice per un gioco...

Nasco da un pensiero

vivo nella poesia, vero,

e catturo l'attenzione

di miliardi di persone...

Nasco da una povertà

e vengo rivestito

con colori stupendi,

luminosi come il sole

o forse più ma... non son lassù!

Son come un gioco

che potrebbe durar poco

ma se entra nel Tuo cuore...

lo sai già... si chiama amore!

dedicato a VITTORIA

 
 
 

a volte basta poco...

Post n°6 pubblicato il 09 Aprile 2008 da loryforever1

Un
giorno, un non vedente era seduto sul gradino di un marciapiede  con un
cappello ai suoi piedi e un pezzo di cartone con su scritto: 
«Sono cieco, aiutatemi per favore» 
Un
pubblicitario che passava di lì si fermò e notò che vi erano solo 
alcuni centesimi nel cappello. Si chinò e versò della moneta, poi,
senza  chiedere il permesso al cieco, prese il cartone, lo girò e vi
scrisse  sopra  un'altra  frase.  
Al pomeriggio, il pubblicitario
ripassò dal cieco e notò che il suo  cappello era pieno di monete e di
banconote.  Il non vedente riconobbe il passo dell'uomo e gli domandò
se era stato  lui che aveva scritto sul suo pezzo di cartone e
soprattutto che cosa vi  avesse annotato. 
Il pubblicitario rispose:
"Nulla che non sia vero, ho solamente riscritto  la  tua frase in un
altro modo".   Sorrise e se ne andò.  Il non vedente non seppe mai che
sul suo pezzo di cartone vi era scritto:  "Oggi è primavera e io non
posso vederla".   MORALE:  
Cambia la tua strategia quando le cose
non vanno molto bene e vedrai che  poi  andrà meglio. questa frase e x
quelle persone che secondo me meritano di vedere la primavera e a 
tutti quelli che tu vorresti vedere sempre sorridere, perché il loro 
sorriso renda migliore questo mondo.  
Se un giorno ti verrà
rimproverato che il tuo lavoro non è stato fatto  con professionalità,
rispondi che l'Arca di Noé è stata costruita da  dilettanti e  il
Titanic da professionisti....

 
 
 

testimonianza di fede...

Post n°5 pubblicato il 09 Aprile 2008 da loryforever1
Foto di loryforever1

Vi racconto una storia vera

Tutto è iniziato quando avevo 10 anni.
Quella sera ero a letto con la febbre alta,
mia mamma allarmata chiama la dottoressa,
che visitandomi nota un piccolo soffietto al cuore. Perciò
consiglia di fare un'ecocardiografia. Mio Padre è proprio un
cardiologo. Dagli accertamenti risulta un fatto inspiegabile:
che
sono affetta dal cosiddetto morbo blu. Una malattia mortale che
colpisce i bambini appena nati se il buco che c'è nel cuore non si
chiude entro 24 ore.A me questo buco non si è chiuso,
ma
nessuno dei medici riesce a capire come io sia riuscita a sopravvivere
per dieci anni e senza nessun sintomo di insufficienza respiratoria. Questo è il primo grande miracolo che Dio ha fatto. Mi ha dato il dono della vita. Ovviamente
dovevo essere operata immediatamente. Io abito a Ragusa, in Sicilia,e
mio padre non fidandosi delle strutture presenti al sud
decide
di portarmi a Bergamo, in una delle cliniche private
migliori,specializzata proprio per il cuore. Mio padre mi ha operato
insieme ad altri medici molto qualificati. L'operazione era andata alla
perfezione e fui portata in sala rianimazione.
In sala rianimazione un'infermiere invece di mettere delle proteine per l'alimentazione forzata nella soluzione fisiologica,
per sbaglio mette ben quattro dosi di insulina facendomi entrare in coma. Inutili gli sforzi di mio padre e degli altri medici per risvegliarmi. Per 15 giorni non ho più dato segni di vita.Il 15° giorno mio padre non essendo credente, e non potendomi vedere soffrire decise di staccare la spina visto
che secondo lui era solo una macchina che mi teneva in vita. Mia madre
si oppose con tutte le sue forze,ma mio padre era deciso
 Alle 6 di pomeriggio mio padre stacca i macchinari,
ma nota subito qualcosa di strano. Il mio cuore continua a battere anche senza l'ausilio della macchina e dopo un minuto mi sveglio dal coma. Ho visto mio padre da quel giorno cambiare da così a così. Adesso crede in Dio ed è contro l'eutanasia. La presenza di Dio e degli Angeli io l'ho vissuta durate il coma. Infatti
verso il 7° giorno io vidi entrare nella mia stanza un ragazzo
biondo,con i capelli ricci vestito di bianco e con una fascia d'oro ai
fianchi
che mi veniva incontro.Io in quel momento non sapevo di essere in coma,  ero esattamente cosciente. Quel ragazzo mi disse di andare con lui a fare una passeggiata e io andai. Ricordo che gli chiesi come si chiamava e mi disse che lui era l'Arcangelo Michele .Uscimmo
dalla stanza e attraversammo il corridoio dell'ospedale, ma ricordo che
era molto più luminoso e più lungo. Alla fine del corridoio c'era una
porta, che l'angelo ha aperto. Io rimasi a bocca aperta,
ci ritrovammo in un bellissimo prato fiorito che sembrava senza fine. Ad un certo punto l'Arcangelo mi disse:"Segui il sentiero fino alla fine della montagna""Tu non vieni?"gli dissi "Il mio compito è finito, ma non temere non sei sola, non lo sei mai stata e non lo sarai mai" Cominciai
a camminare e a salire verso la montagna. Non sentivo però la
stanchezza, al contrario un senso di gioia,mi faceva salire a passo
spedito. Arrivati in cima la mia gioia si tramutò in tristezza infinita.
Mi
ritrovai sul calvario. Mi ricordo che vedendo Gesù con gli occhi
chiusi,la testa china, scoppiai in un pianto dirotto. All'improvviso
però la mia tristezza si tramutò in felicita ‘immensa. Il Signore apre
gli occhi e mi dice: "Perchè piangi? io sto bene"
 mi sorrise e io gli sorrisi. Poi mi disse: "Mi aiuti a scendere per favore”Ricodo che gli tolsi i chiodi prima delle mani, poi dai piedi con delicatezza, cercando di non fargli male. Gesù mi disse: "Fin da principio tu hai avuto bisogno di me,
e io ci sono stato e ci sarò per sempre, oggi io ho avuto bisogno di te e tu mi hai aiutato.""Io ti ho aiutato?"gli dissi"Non sai quanto, piccola mia, vieni adesso torniamo a casa."Scendemmo dalla montagna ritornammo in ospedale nella mia stanza.
Gesù era seduto accanto al mio letto che mi teneva la mano.Poi mi disse:"Io sarò sempre qui che ti tengo la mano, anche quando tu non mi potrai più vedere. Queste furono le sue ultime parole. In quel momento mi sono svegliata. Da quella volta non ho più rivisto il suo volto,ma
so che come dice lui,mi tiene sempre per mano e nei momenti di maggiore
difficoltà,io sento questa mano che stringe la mia,allora sò che non
sono da sola e Lui è con me

Testimonianza ricevuta nel Maggio2006
Elena Lanza, 24 anni, da Ragusa


le testimonianze della fede ti porta a crederci ancora di più ma la vera sfida è crederci anche senza..e oggi che la nostra esistenza è martoriata da eventi imprevedibili e a volte ispiegabili è ancora più facile lasciarsi andare e preferire non credere al credere..ma cosa vuol dire credere?non per forza credere nella religione cattolica..basta credere che lassù c'è qualcuno che veglia su di noi..non importa se sia buddista o islamico o cristiano basta che ci sia..che vita sarebbe senza l'illusione che qualcosa di meglio esista olte a ciò che noi quotidianamente viviamo?io credo e anche tanto e visto l'indirizzo cattolico datomi dai miei genitori credo in quello ma non per questo disprezzo le altre religioni..ripeto l'importante è credere per avere la forza di andare avanti...

 
 
 

Post N° 4

Post n°4 pubblicato il 09 Aprile 2008 da loryforever1
Foto di loryforever1

 
 
 

mamma e figlio

Post n°3 pubblicato il 09 Aprile 2008 da loryforever1
Foto di loryforever1

Una
sera, mentre la mamma preparava la cena, il figlio undicenne si
presentò in cucina con un foglietto in mano. Con aria stranamente
ufficiale il bambino porse il pezzo di carta alla mamma, che si asciugò
le mani con il grembiule e lesse quanto vi era scritto:

Per aver strappato le erbacce dal vialetto: 1 EURO.
Per aver ordinato la mia cameretta: 1,50 EURO.
Per essere andato a comprare il latte: 0,50 EURO.
Per aver badato alla sorellina (tre pomeriggi): 3 EURO.
Per aver preso due volte "ottimo" a scuola: 2 EURO.
Per aver portato fuori l' immondizia tutte le sere: 1 EURO.
Totale: 9 EURO

La mamma fissò il figlio negli occhi, teneramente.La sua mente si affollò di ricordi.
Prese una biro e, sul retro del foglietto, scrisse:
Per averti portato in grembo per 9 mesi: 0 EURO.
Per tutte le notti passate a vegliarti quando eri ammalato: 0 EURO.
Per tutte le volte che ti ho cullato quando eri triste: 0 EURO.
Per tutte le volte che ho asciugato le tue lacrime: 0 EURO.
Per tutto quello che ti ho insegnato, giorno dopo giorno: 0 EURO.
Per tutte le colazioni, i pranzi, le merende, le cene e i panini che ti ho preparato: 0 EURO.
Per la vita che ti dò ogni giorno: 0 EURO.

Quando ebbe terminato, sorridendo la mamma diede il foglietto al figlio.
Quando il bambino ebbe finito di leggere ciò che la mamma aveva scritto, due LACRIMONI fecero capolino nei suoi occhi.

Girò il foglio e sul suo conto scrisse: "PAGATO". Poi saltò al collo della madre e la sommerse di baci.

Quando nei rapporti personali e familiari si cominciano a fare i conti, è tutto finito.
L'amore, o è gratuito o non è amore.


qualcuno ha detto così....semplicemente ....stupendo

 
 
 

dialogo tra due amiche...

Post n°2 pubblicato il 07 Aprile 2008 da loryforever1
Foto di loryforever1

...nella
solitudine, nella malattia, nella confusione, la semplice conoscenza
dell'amicizia rende possibile resistere, anche se l'amico non ha il
potere di aiutarci. È sufficiente che esista. L'amicizia non è
diminuita dalla distanza o dal tempo, dalla prigionia o dalla guerra,
dalla sofferenza o dal silenzio. È in queste cose che essa mette più
profonde radici. È da queste cose che essa fiorisce....

Pam Brown


Bisogna essere molto
pazienti", rispose  "In principio tu ti sederai un po' lontano
da me, cosi', nell'erba. Io ti guardero' con la coda dell'occhio e tu
non dirai nulla. Le parole sono una fonte di malintesi. Ma ogni giorno
tu potrai sederti un po' piu' vicino..."

......


 
 
 

C'era una volta...

Post n°1 pubblicato il 06 Aprile 2008 da loryforever1
Foto di loryforever1

un pensiero sulla luna,un pensiero colorato come l'arcobaleno.
Erano le idee di una mamma e di un papà che lo avevano formato.
Aveva suoni quel pensiero e risposto a mille domande
Non aveva ancora un corpo,era una nuvola di energia e di bellezza ma non aveva peso.
era accarezzato e dipinto,disegnato e ritoccato,evoluto,voluto,amato e sognato.
stava lì,senza fisicità,a pensare che,forse,con un corpo avrebbe potuto fare tante cose che nel suo stato attuale non era possibile.E qualcosa successe,,e quel pensiero si preparò a diventare corpo.
Sapeve di dover essere due prima di essere uno e poi di doversi dividere e ancora dividersi per crescere e sopravvivere...tanta fatica lo aspettava.
Sentiva attorno a se una grande agitazione,percepiva tumulti di pensieri che galoppavano intorno a lui che lo ridefinivano e lo calcolavano.
Il pensiero colorato di arcobaleno,,che la sulla Luna,era circondato solo da cose belle e da dolci parole,stava scendendo giù verso un vortice che un pò lo spaventava.
I colori che lo avevano vestiti non erano più così vivi,tutto era diventato più buio.
doveva diventare unico e reale,acquisire un identità che ancora non conosceva e che nessuno conosceva.diventava qualcuno  e non qualcosa,prendeva i colori ed acquistava un corpo.Che strano...il diritto di essere gli aveva fatto perdere le sue mille forme,quelle che gli avevano regalto le idee di mamma e di papà e dei nonni e di quelli che lo avevano pensato e voluto.
Solo una forma gli era concessa,la sua vera forma,quella che dovevano imparare a conoscere anche gli altri.
Così,una volta riconosciuto come unico e vero,avrebbe ripreso tutti i colori dell'arcobaleno.


dedicato a tutti i bimbi del mondo quelli che verranno e quelli che se ne vanno

 
 
 
 
 
 
 
 
 

MUSICA DELL'ANIMA

 
 
 
 
 
 
 

OGGI è...

 
 
 
 
 
 
 

SEXY

 

                                          

Il sesso non è l'amore

l'amore non è il sesso.

Sono mondi diversi,

però il meglio di tutti e due

si crea quando si uniscono

 
 
 
 
 
 
 

GRIDIAMO NO!!!

«L’aborto è il più grande nemico della pace, perché se una madre può uccidere il figlio, ciò significa che gli esseri umani hanno perso totalmente il rispetto per la vita e più facilmente possono uccidersi a vicenda».MADRE TERESA DI CALCUTTA

se sei in difficoltà per i tuoi mille motivi che sono pure sempre rispettabilissimi non pensare che sia quella l'unica soluzione possibile!!

RIVOLGITI AL CONSULTORIO DEL TUO COMUNE E CHIEDI DI INDIRIZZARTI AL CAV LI SAPRANNO AIUTARTI E TROVARE DELLE SOLUZIONI SEMPLICI ED EFFICACI PER VIVERE IN SERENITà LA TUA GRAVIDANZA E LA NASCITA DEL BAMBINO..

a volte basta davvero poco per non uccidere una parte di te!!!


 
 
 
 
 
 
 

XXX

 
 
 
 
 
 
 

CHI SI FERMA è PERDUTO

 

 
 
 
 
 
 
 

L'UOMO AIUTI L'AMBIENTE!

 
 
 
 
 
 
 

ACCAREZZAMI

 
 
 
 
 
 
 
 

VIETATO...

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CONTRO LA PEDOFILIA


 
 
 
 
 
 
 

LE PALADINE DELLA GIUSTIZIA


 
 
 
 
 
 
 

SLURP

 
 
 
 
 

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