MINICAOS IN LIBERTA'

25 Aprile 2012 - La liberazione


Sandro Pertini a Milano il 26 Aprile 1945
              
.BELLA CIAO.Una mattina mi son svegliato,o bella, ciao! bella, ciao! bella, ciao, ciao, ciao!Una mattina mi son svegliato ed ho trovato l'invasor.O partigiano, portami via, o bella, ciao!bella, ciao! bella, ciao, ciao, ciao!O partigiano, portami via,ché mi sento di morir.E se io muoio da partigiano,o bella, ciao! bella, ciao!bella, ciao, ciao, ciao!E se io muoio da partigiano,tu mi devi seppellir.E seppellire lassù in montagna,o bella, ciao! bella, ciao! bella, ciao, ciao, ciao!E seppellire lassù in montagna sotto l'ombra di un bel fior.E le genti che passeranno o bella, ciao!bella, ciao! bella, ciao, ciao, ciao!E le genti che passeranno Mi diranno «Che bel fior!»«È questo il fiore del partigiano», o bella, ciao!bella, ciao! bella, ciao, ciao, ciao!«È questo il fiore del partigiano morto per la libertà!».La storia del canto più famoso della Resistenza italiana, e uno dei canti partigiani più celebri del mondo, inizia con un canto di lavoro delle mondine della Pianura padana. Da questa versione, e con influenze da "Picchia picchia alla porticella" e "Fior di tomba", nacque la "Bella Ciao" che tutti conosciamo. La musica sembra invece provenire da un'antica filastrocca per bambini intitolata "La ballata della bevanda soporifera". Recentissime le elucubrazioni sulla possibile origine yiddish (klezmer) della melodia, cui però i media hanno dato ampio risalto; elucubrazioni puntualmente e precisamente confutate da Carlo Loiodice sulle pagine di Carmilla Online W IL 25 APRILEIL FASCISMO ETERNO