MINICAOS IN LIBERTA'

Volevo essere più forte


ANSA.ITChoc doping per l'Italia, fermato SchwazerL'atleta campione della 50 km di Pechino positivo all'Epo: 'Volevo essere piu' forte...' Carabinieri-Coni valutano provvedimenti. Petrucci: 'Medaglia in meno, pulizia in piu'.07 agosto, 00:01IMMAGINI
Choc doping sugli azzurri nel giorno in cui l'Italia ha conquistato altre tre medaglie. Alex Schwazer, campione della 50 km di Pechino, è stato escluso da Londra 2012 perché positivo all'Epo ad un test anti doping, effettuato il 30 luglio ad Oberstdorf, dove si stava preparando per i Giochi.SCHWAZER 'HO SBAGLIATO,MIA CARRIERA E' FINITA' - "Mi hanno beccato, il fermato per doping sono io". L'ultima corsa è una marcia al contrario e Alex Schwazer nel giorno più triste della sua carriera, e forse della vita, non ha cercato scuse. "Ho sbagliato, la mia carriera è finita qui" dice il campione di Vipiteno, oro a Pechino, polvere a Londra. Un'ammissione totale, nessuna scappatoia, nessun alibi di fantasia per giustificare quella presenza vietata nel suo sangue. Ha preferito dire la verità, cosa rara quando un atleta viene trovato positivo. "Ho fatto tutto da solo e di testa mia - prosegue ancora Schwazer - e dunque mi assumo tutte le responsabilità per quello che è successo". Inevitabile l'uscita di scena e non solo a Londra, dove è stato il Coni a non farlo nemmeno atterrare. "La mia vita nell'atletica è finita" precisa l'atleta. E prima di raccontare il suo dramma ("Come volete che stia.." si limita a dire parlando della sua condizione) aveva chiamato il tecnico, l'ex marciatore Michele Didoni. "Devo darti una brutta notizia - le parole dell'altoatesino - il fermato per doping sono io". "Meglio che non mi chieda come sto, ho sbagliato...- ripete Schwazer che nell'arco di un pomeriggio si è visto crollare il mondo addosso - Volevo essere più forte per questa Olimpiade, ho sbagliato". La Fidal prende le distanze, perché sul doping non si fanno sconti: il Coni infatti non ammette errori e nell'amarezza del momento sottolinea che è meglio una medaglia in meno e pulizia in più. "Ho vinto perché me lo merito, in queste condizioni non mi batte nemmeno Superman. Io sono uno che non imbroglia" aveva detto con il tricolore sulle spalle dopo l'oro Pechino. Quattro anni e la marcia finisce qui.CONTATTI ARMA-CONI PER PROVVEDIMENTI  - Il Comando generale dei Carabinieri, secondo quanto si è appreso, ha già preso contatti con la presidenza del Coni per l'adozione dei "provvedimenti conseguenti" nei confronti di Alex Schwazer, fermato oggi per doping. Schwazer è un carabiniere del gruppo sportivo dell'Arma.PETRUCCI 'NO SCONTI, CONI VUOLE PULIZIA' - Uno choc per tutti, ma per Alex Schwazer non ci saranno sconti. Il Coni non ha avuto alcun dubbio e in "due ore", lunghe e amare, ha deciso di escludere il marciatore trovato positivo al'epo. "E' una pagina dello sport italiano che non avrei mai voluto vivere. E' una notizia che ha ferito tutti" dice il presidente, Gianni Petrucci che racconta di aver preso la decisione assieme al capo missione Raffaele Pagnozzi. "Ho sempre detto che è meglio avere qualche medaglia in meno ma più pulizia. E non voglio fare la morale a nessuno, toccherà all'atleta farsi un'esame di coscienza. Posso solo augurarmi che tutte le federazioni del mondo seguano il nostro esempio" spiega ancora il capo dello sport. "Un giornata amara - continua -, perché avevamo avuto grandi risultati, rovinata da questa brutta notizia che ci ha sconvolto. La decisione è chiara: non possiamo transigere". La lettera del Cio è arrivata nel primo pomeriggio, proprio quando Matteo Morandi stava andando a prendere il bronzo agli anelli: subito la decisione di cacciare l'atleta e l'invio della comunicazione del Cio alla Procura antidoping del Coni che ha aperto un fascicolo. "Non abbiamo avuto alcun dubbio - dice Petrucci - nonostante sapessimo che questa notizia avrebbe fatto il giro del mondo". Poco il tempo per fare l'eventuale ricorso per le contronalisi, ma si è deciso per escludere l'atleta. Sotto choc, tra delusione e rabbia, anche la Fidal che non ammette "deviazioni di alcun tipo" sul doping. "Per vincere a Londra non aveva bisogno di doparsi - spiega il presidente Franco Arese -. E' uno che si è sempre allenato duramente, ha sbagliato e per questo sarà punito severamente. Nello sport non si può barare. Gli auguro che si riprenda come uomo. Era una delle poche medaglie che potevamo vincere a Londra. Facevamo affidamento su di lui. Ma è meglio vincere medaglie pulite. Abbiamo intrapreso la lotta al doping ed è ora di finirla di pensare di poter vincere medaglie imbrogliando. La lotta al doping va fatta in modo chiaro e deciso. Mi dispiace dal punto di vista umano - ribadisce Arese -. non capisco perché ha dovuto ricorrere a certe vie. Lui è uno che non mollava mai, chissà cosa gli è passato per la testa. Vorrei incontralo e fare quattro chiacchiere con Alex. Mi piacerebbe capire le motivazioni. Va punito ma è anche una persona e nella vita si può sbagliare".contuinua in ANSA.IT N.B. Questo post non tratta delle Olimpiadi anche se, incidentalmente, la notizia è ad esse connessa.24 08 2012 - P.S.Colorado Springs, 24 ago. (TMNews) - Il ciclista Usa Lance Armstrong perderà i sette titoli conquistati al Tour de France e sarà bandito a vita dal ciclismo agonistico. Lo ha annunciato l'Agenzia anti-doping americana (Usada) dopo che lo stesso ciclista ha fatto sapere che non intende più opporsi alle accuse di doping mosse contro di lui per il periodo compreso tra il 1999 e il 2005."Io so chi ha vinto quei sette Tour - ha detto Armstrong - Nessuno può cambiarlo. Arriva un momento nella vita di ogni uomo in cui si deve dire: quando è troppo, è troppo. Per me questo momento è ora. Ho affrontato le accuse di aver tradito e di aver avuto un vantaggio ingiusto nel vincere i miei sette Tour dal 1999".Immediata la reazione dell'Usada, il cui direttore Travis Tygart ha annunciato la revoca di tutti i titoli conquistati in carriera dal quasi 39enne ciclista texano, compresi i sette Tour de France che costituiscono tuttora un record assoluto. Armstrong sarà inoltre escluso a vita dalle competizioni ufficiali.A giugno, l'Usada era entrata in possesso di prove contro il sette volte vincitore del Tour de France. Alcuni campioni di sangue prelevati al ciclista nel 2009-2010, in particolare, erano "perfettamente compatibili con manipolazioni sanguigne, incluso l'uso di Epo o di trasfusioni". L'Agenzia Antidoping può inoltre contare su numerose testimonianze di corridori vicini ad Armstrong.Int6