E' ormai la vigilia di Natale "anno 2012", nonostante i maya ed i mayali; è tempo di auguri che ancora, forse appare strano, si possono fare gratis.Un post sugli auguri di Natale credo sia concesso ad ognuno di noi senza per ciò rischiare di cascare nella palude delle banalità e trovarsi impastati ed avvolti nella imperante ipocrisia che viene somministrata in massicce dosi energicamente spruzzata soprattutto partendo dalle fonti dove è nascosto il potere che viene generosamente rinvigorita dai rimbombi che maturano nei luoghi dove lo stesso potere va a morire dopo aver fatto conquiste e/o seminato macerie. L'aria natalizia ci induce, nonostante tutto, a fare delle riflessioni personali e rapportarci con maggiore disponibilità verso chi ci sta vicino tellerandoci o volendoci bene ed, a volte, finisce anche per amarci magari in modo che a noi può anche sfuggire perchè non atteso o che ci sorprende distratti. Ammaestrati dal carro della vita che avanza inesorabile, ciascuno di noi porta incisi nel proprio animo i segni dei successi che la vita ci ha donato e di cui si può anche essere meritatamente orgogliosi, accompagnati dalle immancabili sconfitte i cui segni, spesso laceranti, ci pesano come macigni e suonano da moniti sulla nostra fragile condizione di "esseri umani". Da qui è necessario porsi per osservare e cercare di ritrovare i fili visibili ed anche quelli invisibili che ci hanno tenuti uniti nell'ambito familiare o nei gruppi sociali nei quale siamo immersi. A volte abbiamo assunto la funzione di "anelli aperti" che ci ha permesso di inserire nelle "catene umane" anche gli "anelli chiusi" un po' persi da soli, ma utili almeno per allungare le catene. Altre volte siamo stati noi ad essere benificiari degli abbracci delle braccia aperte di coloro che, più o meno vicini, sono riusciti a cogliere i nostri attimi di debolezza e sono accorsi in nostro soccorso per stringerci a loro e regalarci aiuti forse non sempre meritati. Di questi doni non dobbiamo dimenticarne la grazia o l'efficacia a seconda dei casi. Fare gli auguri è anche un po' agire in questa direzione. E' ciò vale anche fra noi, navigatori del WEB comunque approdati ed allestiti anche in questa community di LIBERO. In cerca di un modo originale per fare gli auguri per questo Natale e non potendo ricorrere ad una fervida fantasia sono andato a tuffarmi fra i ricordi dei posts pubblicati tre anni fa: Natale 2009. Quasi tutti i miei amici pur non eccessivamente numerosi sono nel frattembo cambiati lungo il corso di questi tre anni. Di loro ...dei loro commenti ...e delle emozioni vissute insieme desidero rinverdirne la memoria e condividerla con i nuovi amici che non sono da meno. Pubblicai allora sei posts dedicandoli a diverse categorie di persone pur non intendendo escludere alcun altro. Di seguito riporto i links con qualche piccolo estratto.IinA_M@ Il primo dedicato ai carcerati a modo di P.P. Pasolini ed in particolaare ai carcerati "in attesa" di processo e che per loro sventura saranno condannati nonostante fossero innocenti. AUGURI DI NATALE N° 1 - UN PENSIERO AI CARCERATI ED AI DELINQUENTI INVISIBILI NELLA RICORRENZA DELLA STRAGE DI PIAZZA FONTANA «Tanti auguri ai fabbricanti di regali pagani! Tanti auguri ai carismatici industriali che producono strenne tutte uguali!Tanti auguri a chi morirà di rabbia negli ingorghi del traffico e magari cristianamente insulterà o accoltellerà chi abbia osato sorpassarlo o abbia osato dare una botta sul didietro della sua santa Seicento!Tanti auguri a chi crederà sul serio che l’orgasmo che l’agiterà - l’ansia di essere presente, di non mancare al rito, di non essere pari al suo dovere di consumatore - sia segno di festa e di gioia!Gli auguri veri voglio farli a quelli che sono in carcere, qualunque cosa abbiano fatto (eccettuati i soliti fascisti, quei pochi che ci sono); Ma scelgo i carcerati per ragioni polemiche, oltre che per una certa simpatia naturale dovuta al fatto che, sapendolo o non sapendolo, volendolo o non volendolo, essi restano gli unici veri contestatori della società. Sono tutti appartenenti alla classe dominata, e i loro giudici sono tutti appartenenti alla classe dominante». [da Pier Paolo Pasolini. Saggi sulla politica e sulla società, a cura di Walter Siti e Silvia De Laude, Mondadori, Milano 1999] .è vero che ci sono in libertà tanti disgraziati cioè tanti che hanno bisogno di auguri veri tutto l’anno (tutti noi, in fondo, perché siamo proprio delle povere creature brancolanti, con tutta la nostra sicurezza e il nostro sorriso presuntuoso).Il secondo dedicato alla "Democrazia" che non promette niente a nessuno. Essa è non idolo, ma un IDEALE corrispondente a un'idea di dignità umana e la sua ricompensa sta nello stesso agire per realizzarlo.AUGURI DI NATALE N° 2: UN PENSIERO PER LA NOSTRA DEMOCRAZIA - Insegnare democrazia di Gustavo Zagrebelsky Ricordiamo ancora la scuola di Barbiana? Comanda chi conosce più parole. Il dialogo, per essere tale, deve essere paritario. Se uno solo sa parlare, o conosce la parola meglio di altri, la vittoria non andrà al logos migliore, ma al più abile con le parole, come al tempo dei sofisti. Ecco perché la democrazia esige una certa uguaglianza nella distribuzione delle parole. “E’ solo la lingua che fa eguali. Eguale è chi sa esprimersi e intende l’espressione altrui. Che sia ricco o povero importa di meno” Il terzo dedicata ad un'istantanea relativa alla rete internet che ci permette di essere presenti qui.AUGURI DI NATALE N° 3: Alla RETE INTERNET - Maroni: l'autoregolamentazione può bastare Maroni: l'autoregolamentazione può bastareIl quarto dedicato a questo BLOG AUGURI DI NATALE N° 4: a questo rifugio che è aperto anche a .................................BUON NATALEa questo rifugio che è aperto anche agli stranieri compresi arabi ed africani,ai meridionali compresi i napoletani, ai padani compresi i veneti,agli ed ai nani con o senza biancaneve.zingari di ogni dove Il quinto a tutti gli invisibili ed a quelli che facciamo finta siano tali. AUGURI DI NATALE N° 5: A quelli che .................. se ........................ ma .................... però.
Auguri di Natale 2012
E' ormai la vigilia di Natale "anno 2012", nonostante i maya ed i mayali; è tempo di auguri che ancora, forse appare strano, si possono fare gratis.Un post sugli auguri di Natale credo sia concesso ad ognuno di noi senza per ciò rischiare di cascare nella palude delle banalità e trovarsi impastati ed avvolti nella imperante ipocrisia che viene somministrata in massicce dosi energicamente spruzzata soprattutto partendo dalle fonti dove è nascosto il potere che viene generosamente rinvigorita dai rimbombi che maturano nei luoghi dove lo stesso potere va a morire dopo aver fatto conquiste e/o seminato macerie. L'aria natalizia ci induce, nonostante tutto, a fare delle riflessioni personali e rapportarci con maggiore disponibilità verso chi ci sta vicino tellerandoci o volendoci bene ed, a volte, finisce anche per amarci magari in modo che a noi può anche sfuggire perchè non atteso o che ci sorprende distratti. Ammaestrati dal carro della vita che avanza inesorabile, ciascuno di noi porta incisi nel proprio animo i segni dei successi che la vita ci ha donato e di cui si può anche essere meritatamente orgogliosi, accompagnati dalle immancabili sconfitte i cui segni, spesso laceranti, ci pesano come macigni e suonano da moniti sulla nostra fragile condizione di "esseri umani". Da qui è necessario porsi per osservare e cercare di ritrovare i fili visibili ed anche quelli invisibili che ci hanno tenuti uniti nell'ambito familiare o nei gruppi sociali nei quale siamo immersi. A volte abbiamo assunto la funzione di "anelli aperti" che ci ha permesso di inserire nelle "catene umane" anche gli "anelli chiusi" un po' persi da soli, ma utili almeno per allungare le catene. Altre volte siamo stati noi ad essere benificiari degli abbracci delle braccia aperte di coloro che, più o meno vicini, sono riusciti a cogliere i nostri attimi di debolezza e sono accorsi in nostro soccorso per stringerci a loro e regalarci aiuti forse non sempre meritati. Di questi doni non dobbiamo dimenticarne la grazia o l'efficacia a seconda dei casi. Fare gli auguri è anche un po' agire in questa direzione. E' ciò vale anche fra noi, navigatori del WEB comunque approdati ed allestiti anche in questa community di LIBERO. In cerca di un modo originale per fare gli auguri per questo Natale e non potendo ricorrere ad una fervida fantasia sono andato a tuffarmi fra i ricordi dei posts pubblicati tre anni fa: Natale 2009. Quasi tutti i miei amici pur non eccessivamente numerosi sono nel frattembo cambiati lungo il corso di questi tre anni. Di loro ...dei loro commenti ...e delle emozioni vissute insieme desidero rinverdirne la memoria e condividerla con i nuovi amici che non sono da meno. Pubblicai allora sei posts dedicandoli a diverse categorie di persone pur non intendendo escludere alcun altro. Di seguito riporto i links con qualche piccolo estratto.IinA_M@ Il primo dedicato ai carcerati a modo di P.P. Pasolini ed in particolaare ai carcerati "in attesa" di processo e che per loro sventura saranno condannati nonostante fossero innocenti. AUGURI DI NATALE N° 1 - UN PENSIERO AI CARCERATI ED AI DELINQUENTI INVISIBILI NELLA RICORRENZA DELLA STRAGE DI PIAZZA FONTANA «Tanti auguri ai fabbricanti di regali pagani! Tanti auguri ai carismatici industriali che producono strenne tutte uguali!Tanti auguri a chi morirà di rabbia negli ingorghi del traffico e magari cristianamente insulterà o accoltellerà chi abbia osato sorpassarlo o abbia osato dare una botta sul didietro della sua santa Seicento!Tanti auguri a chi crederà sul serio che l’orgasmo che l’agiterà - l’ansia di essere presente, di non mancare al rito, di non essere pari al suo dovere di consumatore - sia segno di festa e di gioia!Gli auguri veri voglio farli a quelli che sono in carcere, qualunque cosa abbiano fatto (eccettuati i soliti fascisti, quei pochi che ci sono); Ma scelgo i carcerati per ragioni polemiche, oltre che per una certa simpatia naturale dovuta al fatto che, sapendolo o non sapendolo, volendolo o non volendolo, essi restano gli unici veri contestatori della società. Sono tutti appartenenti alla classe dominata, e i loro giudici sono tutti appartenenti alla classe dominante». [da Pier Paolo Pasolini. Saggi sulla politica e sulla società, a cura di Walter Siti e Silvia De Laude, Mondadori, Milano 1999] .è vero che ci sono in libertà tanti disgraziati cioè tanti che hanno bisogno di auguri veri tutto l’anno (tutti noi, in fondo, perché siamo proprio delle povere creature brancolanti, con tutta la nostra sicurezza e il nostro sorriso presuntuoso).Il secondo dedicato alla "Democrazia" che non promette niente a nessuno. Essa è non idolo, ma un IDEALE corrispondente a un'idea di dignità umana e la sua ricompensa sta nello stesso agire per realizzarlo.AUGURI DI NATALE N° 2: UN PENSIERO PER LA NOSTRA DEMOCRAZIA - Insegnare democrazia di Gustavo Zagrebelsky Ricordiamo ancora la scuola di Barbiana? Comanda chi conosce più parole. Il dialogo, per essere tale, deve essere paritario. Se uno solo sa parlare, o conosce la parola meglio di altri, la vittoria non andrà al logos migliore, ma al più abile con le parole, come al tempo dei sofisti. Ecco perché la democrazia esige una certa uguaglianza nella distribuzione delle parole. “E’ solo la lingua che fa eguali. Eguale è chi sa esprimersi e intende l’espressione altrui. Che sia ricco o povero importa di meno” Il terzo dedicata ad un'istantanea relativa alla rete internet che ci permette di essere presenti qui.AUGURI DI NATALE N° 3: Alla RETE INTERNET - Maroni: l'autoregolamentazione può bastare Maroni: l'autoregolamentazione può bastareIl quarto dedicato a questo BLOG AUGURI DI NATALE N° 4: a questo rifugio che è aperto anche a .................................BUON NATALEa questo rifugio che è aperto anche agli stranieri compresi arabi ed africani,ai meridionali compresi i napoletani, ai padani compresi i veneti,agli ed ai nani con o senza biancaneve.zingari di ogni dove Il quinto a tutti gli invisibili ed a quelli che facciamo finta siano tali. AUGURI DI NATALE N° 5: A quelli che .................. se ........................ ma .................... però.