MINICAOS IN LIBERTA'

1° maggio 2013 ...almeno per ricordare e per tentare di rialzarsi!


Il primo "Primo Maggio" della storia fu dunque quello che si festeggiò nel 1867 nell'Illinois, Stato americano dove in quella data entrò in vigore una legge per la giornata lavorativa di otto ore. Dato che molti degli imprenditori e degli industriali dell'Illinois, come era prevedibile, non accettarono tale legge, gli operai scesero in piazza a Chicago in diecimila, formando il corteo più grande mai visto fino ad allora. Fu però nel 1892 che la Seconda Internazionale rese permanente la celebrazione del Primo Maggio, divenuta a quel punto un simbolo della rivendicazione di solidarietà dei lavoratori di tutto il mondo. Dopo un secolo e mezzo di lotte le conquiste realizzate dal movimento socialista e operaio mondiale per quanto riguarda la condizione dei lavoratori sono state immense, anche se solo in alcune parti del mondo. Oggi però, nel 2012, ci troviamo di fronte a una crisi sistemica del sistema economico che ha fatto sprofondare l'Europa, con l'Italia in prima fila, nel baratro della recessione. Mai come oggi i diritti e le condizioni dei lavoratori sono messe in discussione, e sull'altare del profitto e della ripresa economica anche le leggi rischiano di venire stravolte, vedi l'assalto all'articolo 18 e alle pensioni operato dal governo. ...continua Vieni o Maggio t'aspettan le gentiti salutano i liberi cuoridolce Pasqua del lavoratorivieni e splendi alla gloria del sol Squilli un inno di alate speranzeal gran verde che il frutto maturae la vasta ideal fiorituraIn cui freme Il lucente avvenirDisertate falangi dl schiavidai cantieri da l'arse officinevia dai campi su da le marinetregua tregua all'eterno sudorInnalziamo le mani incallitee sian fascio dl forze fecondonoi vogliamo redimere il mondodal tiranni de l'ozio e de l'orgiovinezza dolori idealiprimavere dal fascino arcanoverde maggio del genere umanodate al petti il coraggio e la féDate fiori ai ribelli caduticollo squardo rivolto all'auroraal gagliardo che lotta e lavoraal veggente poeta che muor L'Inno del Primo Maggio fu scritto da Pietro Gori sulla base della melodia del Va’ pensiero, il coro del Nabucco verdiano, nel 1892, nel carcere milanese di San Vittore dove era stato rinchiuso preventivamente: si avvicinava il primo maggio, in Sicilia i lavoratori cominciavano a prendere coscienza politica radunandosi nei Fasci (cui probabilmente si fa riferimento nel testo del canto) e gli agitatori anarchici dovevano essere messi in condizione di non nuocere all’ordine pubblico… Ma Gori sapeva che la parola e il canto racchiudono una forza immane, e nella sua cella scrisse il “bozzetto drammatico in un atto” Primo Maggio, che avrebbe riscosso un grande successo, specialmente negli Stati Uniti dove Gori sarebbe stato qualche anno più tardi. .il nostro concerto di oggi!:."verde maggio del genere umanodate al petti il coraggio e la féDate fiori ai ribelli caduticollo squardo rivolto all'auroraal gagliardo che lotta e lavoraal veggente poeta che muor"