MINICAOS IN LIBERTA'

Papa: anche Gesu' profugo, dovere accogliere migranti


Papa: anche Gesu' profugo, dovere accogliere migranti'Famiglie vivano semplicità, abbiano coscienza loro ruolo'29 dicembre, 16:45
Profughi e anziani "esiliati" dei nostri giorni, come profuga è stata la famiglia di Gesù. E famiglie che vivano la "semplicità" e siano "coscienti della importanza che hanno nella Chiesa e nella società". Il Papa, nella festa della Santa Famiglia e in occasione di una giornata di preparazione al sinodo dei vescovi sulla famiglia, ha fatto il punto sulla realtà delle famiglie mondiali, durante l'Angelus, davanti a piazza San Pietro gremitissima di gente, e in collegamento con Nazaret, Barcellona, Loreto e Madrid, sede oggi di raduni sul tema della famiglia. Proprio "come noi", ha ricordato papa Francesco, "Dio ha voluto nascere in una famiglia, ha voluto avere una madre e un padre". E dalla contemplazione della famiglia di Nazaret, dove è cresciuto Gesù, ha preso spunto per una forte denuncia sulla situazione dei profughi: "Purtroppo, ai nostri giorni, milioni di famiglie possono riconoscersi in questa triste realtà. Quasi ogni giorno la televisione e i giornali danno notizie di profughi che fuggono dalla fame, dalla guerra, da altri pericoli gravi, alla ricerca di sicurezza e di una vita dignitosa per sé e per le proprie famiglie". E anche "quando trovano lavoro", "non sempre" trovano "accoglienza vera, rispetto, apprezzamento dei valori di cui sono portatori". E qui papa Bergoglio ha ricordato anche le vittime della "tratta degli esseri umani" e del "lavoro schiavo". Poi un pensiero agli "anziani", "che a volte vengono trattati come presenze ingombranti. Molte volte - ha commentato - penso che un segno per sapere come va una famiglia è vedere come si trattano in essa i bambini e gli anziani". A braccio ha poi ripetuto, e fatto ripetere alle persone in piazza, le tre parole "permesso, scusa, grazie" che spesso indica come segreto per la riuscita di una famiglia e in genere delle relazioni umane.Fonte: ANSA.IT continua  ...fra le parole ...rubate ...vendute ...vituperate "amore" è, forse, quella che più rode gli spiriti degli animi sensibili ed inonda veleni negli animi di quanti non cercano di orientare il loro "volere" verso i bisogni degli altri iniziando dai profughi e gli emigranti in generale. Quattro anni fa pubblicai il seguente post che, anche alla luce delle "parole" di Francesco I conserva ed anzi ravviva tutta l'attualità del messaggio che vuole donarci cioè di cercar di orientare il proprio impegno verso l'apertura delle ganasce cha attagliagliano tanti cuori e liberare dal peso di inutili fardelli il propio animo affinchè sia reso abilitato a volare "libero" negli spazi a lui dedicati.RIFLESSIONE DI FINE ANNO N° 2 - BUON ANNO 2010 - L'ANNO DELL'AMORE - E tu di che "amore" ti innamori?Post n°107 pubblicato il 31 Dicembre 2009 da ITALIANOinATTESA Tag: 2010AmoreChi ha venduto le paroleComunicazioniCosta LellaDemocraziaFurbizia e paraculi,Giornalista o addetto stampa?InformazioneItaliano medioL'albero dell'amiciziaL'anno dell'amore,L'indifferenzaLibertàPolitici tra ironia e realtàPubblica Amministrazione