MINICAOS IN LIBERTA'

Uomo Giusto - compito in classe con suggerimenti


Giudicato1Vocabolario on linegiudicato1 (letter. ant. iudicato) agg. e s. m. [part. pass. di giudicare; come sost., dal lat. iudicatum, part. pass. neutro sostantivato di iudicare «giudicare»]. – 1. agg. a. Di persona, affare, questione su cui è stato pronunciato un giudizio: la controversia è ormai g.; tu sei g. a priori. Con uso estens., (essere) g. in partenza, di ogni azione, questione, programma, ecc. i cui termini sono tali da non ammettere soluzione e conseguenze diverse da quelle previste. b. Nel linguaggio giur., cosa g. (traduz. del lat. res iudicata), affare giudiziario su cui è stata pronunciata sentenza, non più impugnabile nei modi ordinarî e divenuta quindi irrevocabile. 2. s. m. a. letter. Giudizio, in senso generico: non fai far bon iudicato (Iacopone), induci a giudicare erroneamente; decisione, sentenza: attenersi al g. dei superiori. Anche, ciò che uno ha deciso di fare seguendo un proprio giudizio: operare, regolarsi secondo il giudicato. b. Nel linguaggio giur., sinon. di cosa giudicata: l’autorità del g.; usato in partic. nella locuz. passare in g., alla condizione di cosa giudicata, cioè, riferito a sentenza, diventare definitiva, non poter più essere impugnata nei modi ordinarî (appello, ricorso per cassazione, ecc.); fig., questione ormai passata in g., i cui termini sono già definiti, su cui non è più ammessa la discussione.PregiudicatoVocabolario on linepregiudicato s. m. (f. -a) [part. pass. di pregiudicare]. – Persona che ha riportato una o più condanne penali o è già stata sottoposta a misure di sicurezza personali.SpregiudicatoVocabolario on linespregiudicato agg. e s. m. (f. -a) [der. di pregiudicare, col pref. s- (nel sign. 1), ma sentito come der. di pregiudizio (con s- nel sign. 4)]. – Libero da pregiudizî, che non si lascia influenzare da pregiudizî, cioè da giudizî preformati e tradizionali: un uomo,uno scrittore, un pensatore s.; più comunem., che non ha, o mostra di non avere, scrupoli morali e religiosi o alcun rispetto delle convenzioni: i giovani in genere sono piuttosto s.; per estens.: tenere un contegno, un comportamento s.; hai un linguaggio un po’ troppo s.; come sost.: fare lo s.; atteggiarsi a s.; sono delle spregiudicate. ◆ Avv. spregiudicataménte, in modo spregiudicato, dando prova di spregiudicatezza: comportarsi, agire spregiudicatamente.Pre-Vocabolario on linepre- ‹pré› [dal lat. prae, prae-]. – Prefisso che compare in numerosi composti derivati dal latino o formati modernamente, spesso in contrapp. a post-. 1. Con valore temporale, che è il più frequente, esprime un rapporto di anteriorità in verbi o sostantivi indicanti azioni eseguite prima di un dato termine (o prima di altri), oppure avvenimenti che precedono altri nel tempo: preannunciare,precedere, predestinare, prevedere; preavviso, prevendita, pregiudizio; preistoria. Frequente nella formazione di aggettivi che si riferiscono a un tempo precedente a quello indicato dal secondo elemento: preadamitico, prebellico, prematrimoniale,prenatale. Maggiore precisione semantica hanno molti composti acquisiti nella terminologia storica (o di particolari storie) o nelle varie discipline scientifiche; cosìpreindoeuropeo, preario in linguistica; prebarocco, preromantico epreromanticismo, ecc. in letteratura e nelle arti, per riferirsi a tendenze che anticipano e insieme annunciano i caratteri proprî di un determinato periodo o movimento; prechelleano, premusteriano in geologia; precartilagineo, preosseo,presfenoide, ecc., in biologia, riferiti a tessuti o organi che precedono nello sviluppo la formazione di altro tessuto o organo. Raro in senso fig., di manifestazione che precede idealmente un’altra, rappresentando di fronte a questa uno stadio che è o si considera meno evoluto: preanimismo, predeismo, prelogica, ecc. In alcuni casi, più moderni, l’unione del prefisso con il sostantivo dà luogo non a un nuovo sostantivo (come è, per es., preallarme, preadolescenza, prepensionamento) ma a una locuz. aggettivale invariabile: per es., gli anni d’insegnamento prelaurea; in formazioni simili, per le quali si dovrebbe parlare di giustapposizione più che di composizione, i due elementi mantengono una loro reciproca autonomia semantica, per cui il composto che ne risulta, avendo un significato trasparente, non viene in genere registrato. 2. Meno com. per indicare precedenza nella collocazione o nella successione spaziale: prenome (in quanto precede il nome), preverbio e prepalatale in linguistica; Prealpi, Preappennino in geografia; preaddome, prefaringe in anatomia, ecc. 3. In composti derivati dal latino può significare inoltre maggiore altezza:preminente; preferenza su altri, eccellenza, superiorità: prediletto, predominio,prepotenza, prevalere; in alcuni casi, conferisce all’aggettivo cui è premesso valore di superlativo: preclaro.Fonte: http://www.treccani.it/vocabolario/