MINICAOS IN LIBERTA'

Chi vince non va al comando Si mette al servizio.


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Chi vince non va al comando.Si mette al servizio.Il leader politico non gioisce per essere stato eletto, c'è poco da stare allegri con i gravosissimi compiti da assolvere: i mali ed i problemi di una nazione non sono cosa da poco.Il leader politico fa voto di povertà e castità, congiuntamente a tutti i suoi collaboratori, allineandosi economicamente alla classe dei concittadini più poveri e disagiati.Usa il polso duro coi prepotenti, gli arroganti e i criminali, ma senza provare nei loro confronti sentimenti di condanna, perché  sa che a chiunque può capitare di cadere in errore, anche a lui stesso.Ascolta le richieste delle minoranze, specialmente se contrarie al suo modo di vedere le cose, concordando con loro uno spazio sociale dignitoso in cui possono operare secondo la propria attitudine.Il leader politico viene eletto a vita, non può dare le dimissioni, né recedere dal voto di povertà e castità.Però può chiedere di essere rimosso dall'incarico tramite nuove votazioni popolari, purché ottenga almeno lo stesso numero dei voti con i quali è stato eletto.E  poi mi sono svegliato tutto sudato...Il presidente PEPE26 maggio 2014dal "blog sfuggente" di PRONTALFREDOApprofondimento nel blogLa riforma Costituzionale in Minicaos in Libertà