MINICAOS IN LIBERTA'

N° 8 - è tratto distintivo della dignità umana assumersi il coraggio di affermare che ci sono comportamenti da condannare."


"è tratto distintivo della dignità umana assumersi il coraggio di affermare che ci sono comportamenti da condannare"Perché questo ottavo post su: “è tratto distintivo della dignità umana assumersi il coraggio di affermare che ci sono comportamenti da condannare.”Semplicemente perchè in questo blog è stato registrato, sin dall'attivazione questo comandamento:Qui non si legge la notizia, ne quello che c'è dentro di essa, ma quello che gli occhi del gatto  intravvedono dietro di essa, nell'oscurità. Il gatto non riconosce il padrone anche se lui generosamente lo accudisce, lo nutre, lo lava e l'accarezza per fargli fare le fusa. Il gatto non è affidabile, vede quello che gli pare, è bugiardo ed ha diritto, ogni volta, a tre smentite senza contradditorio. Il gatto è disposto anche a rilasciare carinerie, quando e come vuole a chi gli è simpatico ed anche a chi gli è antipatico a seconda da come i raggi riflessi della luna s'infrangono attraverso l'oscurità.Al gatto è sempre piaciuta l'oscurità.Il gatto non è un cane; se lo si vede scodinzolare deve essere stata applicata una coda finta.Al gatto piace essere dedicata qualche "Ode".Ma il "gatto" è questa piccola "creatura" di qusi otto anni. Già grandicella dedicata ad una Bimba più piccola di lei. Come "Appunti" di un nonno strambo e schembo. Nel virtuale come nel reale. Già morto e sepolto e mai resuscitato.Oggi qui regge la sua presenza soltanto come un fantasma. In attesa. In attesa di una ODE finale. A te l'onere dell'epilogo, forse pur già consumato.A me l'onore.Luce e GioaQuanto basta.