MINICAOS IN LIBERTA'

Pentimento.5 Pecore Nere


Fonte foto: https://violacea.files.wordpress.com/2013/08/la-pecora-nera-a22944956.jpgITALIANOinATTESA il 11/06/16 alle 13:04 via WEBLa lotta è fra le "pecore bianche" viste dalla pecora che, da sola, si sente "pecora nera".Dato che tutte le pecore sono tentate ad avere queste visioni, si generano ipotetici greggi di pecore nere.Il resto è sogno! Buon WE, M@. La pecora neraC’era un paese dove erano tutti ladri. La notte ogni abitante usciva, con i grimaldelli e la lanterna, e andava a scassinare la casa di un vicino. Rincasava all’alba, carico, e trovava la casa svaligiata. E così tutti vivevano in concordia e senza danno, poiché l’uno rubava all’altro, e questo ad un altro ancora e così via, finché non si arrivava all’ultimo che rubava al primo. Il commercio in quel paese si praticava solo sotto forma di imbroglio sia da parte di chi vendeva sia da parte di chi comprava. Il governo era un’associazione a delinquere ai danni dei sudditi, e i sudditi da parte loro badavano solo a frodare il governo. Così la vita proseguiva senza inciampi e non c’erano né ricchi né poveri. Ora, non si sa come, accadde che nel paese si venisse a trovare un uomo onesto. La notte, invece di uscirsene con il sacco e la lanterna, stava in casa a fumare e a leggere romanzi. Venivano i ladri, vedevano la luce accesa e non salivano. Questo fatto durò per un poco: poi bisognò fargli comprendere che se lui voleva vivere senza far niente, non era una buona ragione per non lasciar fare agli altri. Ogni notte che lui passava in casa, era una famiglia che non mangiava all’indomani. Di fronte a queste ragioni l’uomo onesto non poteva opporsi. Prese anche lui ad uscire la sera per tornare all’alba, ma a rubare non ci andava. Onesto era, non c’era nulla da fare. Andava fino al ponte e stava a vedere passare l’acqua sotto. Tornava a casa e la trovava svaligiata. In meno di una settimana l’uomo onesto si trovò senza un soldo, senza di che mangiare, con la casa vuota. Ma fin qui poco male, perché era colpa sua; il guaio  era che da questo suo modo di fare ne nasceva tutto uno scombinamento. Perché lui si faceva rubare tutto e intanto non rubava a nessuno; così c’era sempre qualcuno che rincasando all’alba trovava la casa intatta: la casa che avrebbe dovuto svaligiare lui. Fatto sta che dopo un poco quelli che non venivano derubati si trovarono ad essere più ricchi degli altri e a non voler più rubare. E, d’altronde, quelli che venivano per rubare in casa dell’uomo onesto la trovavano sempre vuota: così diventavano poveri. Intanto, quelli diventati ricchi presero l’abitudine anche loro di andare la notte sul ponte, a vedere l’acqua che passava sotto. Questo aumentò lo scompiglio, perché ci furono molti altri che diventarono poveri. Ora, i ricchi videro che ad andare la notte sul ponte, dopo un po’ sarebbero diventati poveri. E pensarono: “Paghiamo dei poveri che vadano a rubare per conto nostro”. Si fecero i contratti, furono stabiliti i salari, le percentuali: naturalmente sempre ladri erano, e cercavano di ingannarsi gli uni con gli altri. Ma, come succede, i ricchi diventavano sempre più ricchi ed i poveri sempre più poveri. C’erano dei ricchi così ricchi da non aver più bisogno di rubare e di far rubare per continuare ad essere ricchi. Però se smettevano di rubare diventavano poveri perché i poveri li derubavano. Allora pagarono i più poveri dei poveri per difendere la roba loro dagli altri poveri, e così istituirono la polizia, e costruirono le carceri. In tal modo, già pochi anni dopo l’avvenimento dell’uomo onesto, non si parlava più di rubare o di essere derubati ma solo di ricchi o di poveri, eppure erano sempre tutti ladri. Di onesti c’era stato solo quel tale, ed era morto subito, di fame. [Italo Calvino]  - (Favola) Come animali fantastici http://blog.libero.it/ITALIANOinATTESA/commenti.php?msgid=13297220&id=231654#commentsCome fingersi "normale" http://blog.libero.it/ITALIANOinATTESA/commenti.php?msgid=13414861