MINICAOS IN LIBERTA'

La Madre Luna


  Quale persona della mia generazione, osservando la luna di questi giorni, non si è ricordata del discorso tenuto da Papa Giovanni XXIII il giorno 11 ottobre 1962? Io credo, anzi lo spero ardentemente, che non ci sia nessuno che abbia dimenticato! Dei poveri reduci di questa battaglia per la vita credo proprio nessuno possa aver perso la memoria. Erano i “nostri anni migliori” quelli degli anni sessanta. Si camminava in salita in quegli anni, ma c’era da salire. La vetta appariva ardua e lontana, ma incuteva speranza e forza.  E ciò indipendentemente da cosa ciascuna persona credeva o non credeva; cosa sentiva  di essere o di sperare di divenire. E il messaggio del Papa Buono, colpì diritto al cuore di ciascuno osservatore schizzando dalla miracolosa scatoletta che trasmetteva cose mai viste prima in un bianco e nero così incisivo che mai arcobaleno avrebbe potuto fare di meglio. Schizzando direttamente nei nostri cuori così come a me è sovvenuto mentre scattavo le foto ieri sera tardi. Appariva, fra i segni immaginabili e veritieri un viso di donna; quasi nitide sembianze di  Mamma, poi Madre; osservandola meglio.   La Luna quella sera era più lontana, ma ci faceva tanta compagnia: era in noi. In questi giorni ci è stata più vicina e chi ha voluto ne ha sentito l’alone della sua luce avvinghiarci più di sempre. Io non mi trovavo nelle condizioni per ricevere quelle particolari carezze del Papa, ne potevo donarle in modo diretto in quanto non genitore, ne bimbetto. Ma la “carezza” poteva sempre essere accolta è donata da chicchessia in quanto “creature” fragili quali tutti noi, sempre e comunque, siamo e restiamo. E quanti di quei bambini, appena nati negli anni precedenti, ricordano quelle particolari carezze ricevute?   Mi riferisco a tutti quelli nati nell’ultima decina di anni prima dell’11 ottobre 1962. Tante delle persone che stanno in questa community appartengono a quei bambini; speravo di leggere loro testimonianze; magari riprese dai ricordi trasmessi dai propri genitori. Alcuni potevano essere troppo piccoli;  altri, i più grandicelli, spero che le abbiano conservati in uno scrigno del proprio cuore dal quale, però, è sempre possibile attingere come e quando si vuole.  C’è sempre una occasione in più per poter riparare ed essere supinamente ciò che si è scelto di essere anziché far salti mortali per tentare di vivere come andava vissuto. E cosi sia.    PAPA GIOVANNI XXIII della serie "La democrazia oggi" nelle mani dell'Italiano medio e dei suoi sponsor: N.21