MINICAOS IN LIBERTA'

Lettera


Forse dovremmo cercare di osservarci oltre i nostri "vestiti" che siano quelli dei corpi ...dei cuori ...delle anime. Di questi ultimi in special modo.Non so quanto di ciò che proponi possa essere di artistico  o espressione di sensibilità, ma credo che questo esercizio potrebbe permetterci di osservare ciò che consideriamo "altro" con più equilibrio sia sotto l'aspetto oggettivo che soggettivo.Forse questa "Arte" (o Attività diversamente denominabile!) vuole costituire un tentativo per porre in evidenza e riflettere il mondo come attualmente è che, tanto spesso, consideriamo deprimente perché degradato. Tutto intorno a noi, magari non accorgendoci che ci sommerge.  Forse questa non è una fase storica favorevole allo sviluppo dell'Arte piacevole per definizione.Da "ciuccio utopico" che rincorre l'orizzonte, ove si alternano tramonti ed aurore composti dagli stessi colori ma in diverse modalità espressive, credo invece, che l'arte tende a essere più distopica che utopica. La speranza credo che non le appartenga; dissacrante o elevatrice che sia.Immagino che se gli artisti, in generale e questi fratelli in particolare, si appellassero ricorrentemente al minimo comune denominatore della comprensione popolare, l'arte perderebbe il suo senso.Fa niente che non sia alla mia portata! Conto sulla tua compensazione e generosità E cosi sia!M@.