MINICAOS IN LIBERTA'

30 novembre 2016 - 8° compleanno del blog


 
 “L’albero” di Gaza64 - Gabriella Z.Olio su tavola Su gentile concessione di Gabry per lo svelamento fantastico immaginario del MINICAOSINLIBERTA'  con l'arcano allegato "IL CAOS"  Da quando, disattento navigatore di questo portale, attivai questo spazio denominato MINICAOS IN LIBERTA’ son trascorsi 8 anni! “Mini” come un acaro! …e niente di più.  “Caos” come frammento di un quasi invisibile “sprazzo” di ciò che da sempre rappresenta la nostra vita. “Libertà” come agognata condizione di attesa avulsa da dipendenze di sorta.  Con alcuna certezza incorporata, densa di dubbi, così nacque la “creatura“; non ad immagine e somiglianza del suo “curatore”, ma in quanto umile “stelo” nell'immensa prateria del WEB, costituito da parole ed immagini, a volte impastate con video rubacchiati a destra ed a manca con l’obiettivo di puntare al reale. Verso ciò che ci circonda. Così la creatura è cresciuta sul “marciapiede” del web. Senza chiedere offerte ad alcuno, ma cibandosi di ciò che generosi viandanti lungo i loro giri di giostra nel web, in assoluta autonomia, han voluto donarle in natura consumando un po’ delle loro dita e delle tastiere che si fanno compagnia reciprocamente ed ancora di più depositando qui qualche goccia del loro sangue rosso vermiglio che batte nei loro cuori e, perché no, delicati e profondi pensieri maturati con attente riflessioni. Alcuni ci sono! Per davvero! Non sono miei, ma ci sono. Sono nei commenti! Non nei posts o simil posts.E poi il dono più bello: tante aspirazioni, frammenti di sogni, alcuni infranti ed altri realizzati o lasciati in corso d’opera nei reconditi spazi vitali che ciascuno brama a se riservare. Poteva bastare il reale quando si è così riversi in una paludosa landa ove gli stivali da pescatore non bastano necessitando, invece, di dotarsi di tute da sommozzatori o pompieri?Certo che no!Ed allora perché non mirare verso ciò che appare sia non raggiungibile soltanto a chi non vuol vedere? Tutti aspiriamo a qualcosa di rivoluzionario. Fosse semplicemente il proprio miglioramento personale o qualcosa capace di riscaldare i cuori spenti o rinvigorire gli animi ammansiti, sino alla realizzazione di una vera “rivoluzione” sociale capace di ridar valore ai doni che Madre Natura ci aveva riservato all’atto della nostra venuta su questa incrostata palla infuocata che chiamiamo “Madre Terra”.Dal reale, estirpando da esso i sogni, la “creatura” ha sempre aguzzato i suoi strali verso l’orizzonte che si schiude sui mari usuali alla vista del “curatore” …l’estremo ligure …il tirreno …l’ionio …l’estremo adriatico …da ciascuno di essi è sempre spuntato un arcobaleno …magari costituito dalle simboliche gocce salate sgorganti da occhi a volte sofferenti ed altre felici; tutte mischiate perché in fondo la vita questa è.La sofferenza è fonte di ammaestramento per intraprendere più audaci iniziative perché, da essa, si è sempre resi più forti e tenaci.Ciascuno di noi, il curatore, nella persona di me medesimo, e voi tutti, Amici Carissimi, che quasi certamente, mai leggerete in quanto non ci siete più, siamo stati a volte “aperti” altre volte “chiusi” …anelli intendo di catene costruite ad hoc per qualche attimo o restate solidamente ancorate ai nostri cuori a secondo dei sentimenti che siamo stati capaci di donarci reciprocamente e che, credo, sia cosa giusta tenere nei nostri forzieri per trarre da essi nuove energie per meglio affrontare le tenzoni che ci attendono, magari alle prossime  occasioni che all’improvviso potranno schiudersi per ciascuno di noi anche se circoscritto al minimale mondo infinitesimale che, comunque, ci appartiene. Per me è certo così. Nei limiti che la vita vorrà concedere i non definiti giorni di prorogaIntanto. Qui non è mai cancellato alcuna persona dallo “spazio amici”, pur se esso nel tempo è molto mutato nella sua composizione per scelte fatte o per costrizioni subite da chi ha ritenuto opportuno farlo. Anche se fosse stata solo come “avatar” dietro ogni presenza ritengo che sia doveroso ricordare il cuore che spinge le dita a digitare su di una tastiera divenendo così messaggero. Complimenti a noi, quindi. Credo che possiamo farceli anche perché sono gratis, curatore e graditi ospiti, per aver qui tentato di disquisire sulla “notizia del giorno” senza nominare o quasi, alcuno delle persone potenzialmente coinvolgibili fossero pure i governanti che si son succeduti a noi così tanto distanti. Se non ci siamo riusciti non fa niente e siamo contenti lo stesso semplicemente per essere stati in compagnia.Qualcosa di meglio sarà per la prossima volta! O meglio per altre occasioni su altri mondi; magari sarà così!Grazie agli amici di profilo ed a quelli di blog; a quelli attuali ed a tutti quelli che nel tempo si son alternati e soprattutto anche agli altri, la maggioranza, che ritrovo in altri lidi. O meglio ritrovavo! Un grazie particolare dedico, infine, a coloro che son passati, ma han compreso che, forse, non valeva la pena fermarsi ed hanno proceduto oltre. I silenzi di alcune persone rilevatesi qui mutaciche  son stati tutti raccolti. Tutti quelli da me rilevati intendo. Mi dispiace, invece, per quelli che meritavano, forse, qualche attenzione in più, ma son sfuggiti alla mia attenzione. Prima di tutti coloro che, in qualche modo, hanno inteso qui testimoniare la voce di chi veramente non l’ha. O non le viene concessa.Il loro linguaggio, nelle molteplici accezioni, non è affatto neutro. E’, invece, universalmente inteso con le stesse modalità sebbene spalmato in un arcobaleno di tonalità. Per TUTTI. Basta saper disporsi ad ascoltarlo. E la “creatura” ha: …ascoltato, …recepito, …meditato, …riflesso.Ed ora,  “Ella”, l’acaro del web ovvero la “umile creatura”,  esce di scena non senza rammarico. Prima di tutto denunciando una profonda delusione per la nostra incapacità di presunti bloggers ad utilizzare in modo consapevole e graziato uno strumento comunicativo così ben articolato a livello strutturale.Grazie a LIBERO ed allo STAFF per la gentile concessione chiedendo anche scusa per la grettezza del nostro operare.“Scuse” mie, ovviamente. Altri pensano come meglio credono. “MINICAOSINLIBERTA’” si ferma in quanto sa che non ha più alcun motivo per poter  voler continuare.  Si ferma, ma resta, comunque presente. Altro destino, invece, è riservato al curatore; esso potrà essere oggetto di un altro discorso; se ci sarà.  
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