MINICAOS IN LIBERTA'

Auguri Papà 19 03 2017


Fra le tante ricorrenze "commerciali" che ci vengono somministrate e diligentemente plasmate lungo tutto l’anno solare, c’è pure quella di oggi. La cosiddetta“Festa del Papà”. In omaggio, sembra, a San Giuseppe che papà lo sarebbe stato solo "putativo". La festa rappresenta, in ogni caso, una buona occasione per dedicarsi a spese e uscite straordinarie. Considerato, anche, che oggi è domenica; proprio alle porte della primavera.Ieri sera osservando la mia nipotina, riflettevo su come lei sentisse la presenza del suo Papà mentre recitava la poesia che le hanno insegnato all'asilo. Il padre era assente e ciò nonostante le parole declamate e l’amore che traspariva dai suoi occhietti ribelli mi indussero a riflettere su come saranno i loro rapporti nei prossimi anni e nei decenni che, credo, passeranno, in qualche modo, insieme. Spero che lo possano fare con serenità ben sapendo che non potranno mancare dei "momenti difficili".   E così riflettendo, mi son ricordato di un post pubblicato, oltre otto anni fa, da una cara amica in occasione del compleanno  del suo Papà. Non la sento da qualche tempo, Alessandra! Né sembra che sia ora qui presente; ma per me è come se lo fosse costantemente. Lei fa parte di quelle“persone” che mi piace considerare appartenenti al mondo che sento come mio. E di lì non si esce mai più. Se si è saputo entrare e ben soggiornare. Anche solo per un giorno! A volte pure per un solo sguardo o un sorriso "giusto". Spero che lei stia in buona salute e, magari, sia qui presente pur mostrandosi mutacica, per libera scelta.  Libera come con il suo animo sempre si è mostrata. Anarchica, nel senso giusto: umano!Di quello splendido pensiero dedicato a suo padre, ho inserito il collegamento diretto e riportato integralmente il commovente epilogo.Alessandra volle condividere con i suoi “amici” dell’epoca un messaggio d’amore sofferto che, per me, resta tuttora fra le cose più belle e sentite che il WEB possa donare al povero navigante in cerca di approdo. L’amore figliare, vero, sincero, sofferto: integro!Alessandra con quel post si mostrò, in parallelo al suo mondo reale, una splendida figlia di questo mondo virtuale. Confermo che, per me, anche dopo otto anni quel post, dedicato al suo Papà, è uno dei più belli che abbia mai letto non solo in LIBERO, ma in tutto il web. Nelle sue parole, c'è la sua famiglia… la mia famiglia… quelle di milioni di italiani. Italiani veri. "ItalianiInAttesa"... tutto attaccato!C'è, in esso, raccontata anche la storia di questa martoriata, ma pur nostra meravigliosa patria: L'Italia; con l'intreccio delle generazioni che si sono susseguite, mischiate, colorate..C’è la storia della fragilità della condizione umana, ma anche, di contrapposto, la grande capacità di saper affrontare la vita con un equilibrato discernimento su quanto l’ambiente in cui si vive sa offrirci.C’è la storia della “ubbidiente pentita” per libera crescita spirituale.Scelta che auguro possa fare ciascun figlio/a osservando negli occhi del cuore il povero padre divenuto fragile. Come Alessandra, “ubbidiente pentita” ci insegna. Ove “Anche la fragilità di un uomo buono spinge a cercare di esserlo”.Auguri a tutti i Papà. E anche ai nonni, appunto, per questo, già papà. Compreso me.Auguri Papà(......) Sembrava una buona occasione per godersi un po’ la famiglia ma prima lo colpì un infortunio grave sul lavoro, poi la crisi dell’azienda e la cassa integrazione fino al prepensionamento che, in quel frangente, sembrò una manna dal cielo. Cosà provò, invece, mio padre me lo sto chiedendo ancora. Perché da quel momento quello che l’ha caratterizzato di più è stato il silenzio. La depressione contro cui sta ancora combattendo lo ha catturato allora e non lo ha più abbandonato rendendolo quel nonno taciturno che i nipoti nominano poco. Mio padre è stato un uomo  semplice e  buono, generoso fino al sacrificio personale (comune a molti padri) ma soprattutto un lavoratore instancabile. E cosa ne ha ricavato? E’ vero. Ha cresciuto noi figlie. Con l’aiuto determinante di mia madre ci ha dato una casa, permesso di studiare, dato la possibilità di crearci a nostra volta una famiglia e per questo la nostra gratitudine è immensa. Ma io riesco a vedere solo che il mio papà che un tempo  girava il mondo oggi ha paura, persino, di andare a comprare il pane e per questo è la frustrazione ad essere immensa. Mi definisco “ubbidiente pentita”. Anche, la fragilità di un uomo buono mi spinge a cercare di esserlo…Video dedicato a Char.....