MINICAOS IN LIBERTA'

Il popolo è un Bambino


 Il popolo siamo noi che lo vogliamo o no … è inutile pensare che la responsabilità di ciò che siamo è da addebitare a qualcun altro. La prima cosa per migliorarci è, giorno dopo giorno, domandarsi non solo se quello che si fa è giusto, ma soprattutto se è abbastanza. Perché il problema è proprio qui. Personalmente credo che il nostro centralismo "statale" sia il difetto alla fonte. Mi spiego: abbiamo delegato allo stato un misura troppo grande di doveri che sono solo nostri! Abbiamo ingrandito così tanto la macchina statale, abbiamo costruito una "religione" su di essa, che ci è sfuggita di mano. Pensiamo che il nostro benessere debba passare per forza attraverso lo stato, liberandoci così del fardello che comporta un vita sociale attiva. Ci ritroviamo così a pendere dalle labbra del despota di turno. Toqueville vedeva in questo “centralismo” la grande differenza del popolo europeo da quello americano: quest’ultimo è molto più indipendente dal potere centrale; non si sente esonerato dal suo dovere civico, sa che il suo benessere dipende in gran misura da se stesso e dalla propria intraprendenza, non certo dal politico corrotto di turno. Il popolo europeo con i suoi ordinamenti statali accentrati e mastodontici, è affetto dall’apatia che deriva dall’ignoranza dei propri veri interessi, vegeta anziché vivere, avendo delegato le proprie funzioni vitali ad uno stato che se ne approfitta (e ringraziamo che quest’ultimo tragga più profitto da una società ricca piuttosto che da una società povera e schiavizzata).liberemanuele il 18/05/09 alle 12:20 via WEB http://spazio.libero.it/liberemanuele/  Liberamente estratto e integrato da: Il popolo è un bambino .... della serie "La democrazia oggi" nelle mani dell'Italiano medio e dei suoi sponsor: N.19Post n°50 pubblicato il 14 Maggio 2009 da ITALIANOinATTESA