Pasqua delle nuvole.
In questo rifugio, dove nessuno può essere considerato straniero, tutti non hanno mai torto. Neppure a Pasqua. Ciò semplicemente perché qui non si può pretendere di avere ragione in modo assoluto. Mai. Anche se così potesse apparire solo perché tratto in errore per mancanza di chiarezza o altro non prevedibile. Nella realtà “l’aver ragione” rappresenta soltanto un riflesso della verità vista dalla posizione in cui ciascuno è allocato. O, deliberatamente, gradisce allocarsi: anche in modo strumentale. Così è per tutti. Almeno lo è nelle intenzioni.Per i ferventi religiosi, pochi per la verità se ne vedono in giro, i tanti dubbiosi, gli agnostici, gli atei, gli anarchici,i laici che mirano verso orizzonti diversamente direzionati. Lo stesso vale anche per chi non si preoccupa di essere catalogato e, magari, si crede di essere una cosa e invece ne è un'altra. Circa sette miliardi di bipedi, una centinaia di guerre in corso, miliardi di "Persone" in difficoltà, credo che attendano qualcos’altro da ciascuno noi. Ognuno attende qualcosa da tutti gli altri. Questo è il senso dell’attesa nell’accezione positiva che ho sempre ritenuto far propria.Per garantire la "convivenza" occorre che la "controparte" in campo sia sempre migliore della parte… cioè quella che ciascuno di noi rappresenta. Sempre, per ogni controparte! Anche con riguardo ai rapporti più stretti quali quelli familiari e amicali. .Anche qui, e pure in questo momento, credo sia possibile conservare "se stesso" senza farsi influenzare negativamente da chicchessia. Minicaos dell'agosto 2009 con i suoi sempre cari antesignani, considerati "estremisti" (di sinistra, ma anche destra) con il
Gesù è un clandestino e quello del novembre 2015 con la misteriosa "Mistero" e il suo
Mondo on demand è stato esattamente lo stesso. Lasciandosi addosso tutti i torti, molti; ma anche le ragioni, sebbene poche. Fragile, ma tenaci. Nonostante tutto e tutti.Questa è, comunque, una palestra per la mente. Basta eseguire gli esercizi appropriati al proprio "esistere". Con parsimonia e convinzione. E solo nella vita reale sta la controprova.Come le nuvole che ieri sera hanno accompagnato il tramonto sul mare della mia infanzia e si son mischiate ai raggi del sole lasciandosi da essi attraversare. Per rinnovarsi in ogni istante in nuove configurazioni sempre magiche e come fosse l’ultima di esse la più bella. Sino a raggiungere il culmine nella naturale metamorfosi fonte di vita per tutta la natura.Come fosse preannunciata, per oggi, la Pasqua delle nuvole, per rinnovare anche la nostra vita verso “quell'essenza riconducibile al minimo comune denominatore e dominante senso di vera, e sentita, comunione”. (*)
(*) Pasqua del mare 2016; grazie G.