MINICAOS IN LIBERTA'

La schiena di una donna è roba per intenditori.


 
 La schiena di una donna è roba per intenditori.Ad amarne la bocca , gli occhi , i fianchi sodi… si fa presto.  È un fatto da poco.  La schiena no, la schiena è un ’altra cosa.  È un privilegio di fiducia.  È la sensualità che dà le spalle al mondo e guarda avanti.  La schiena è femmina, e quando si volta…  lo fa perché non teme inganni.  È spavalda, audace , baldanzosa.  Ha un binario unico che le corre al centro.Un solco lungo il quale colano, dall ’alto verso il basso , le pugnalate che non ha saputo evitare , le carezze liquide di certe mani belle.  La schiena non trattiene, la forza di gravità glielo impedisce.  La schiena sa come lasciar andare. È un battitore libero, il punto più selvaggio di una donna.  Risalirla con la bocca , tenerla ferma con le mani… accerchiarla in un abbraccio, è un colpo di fortuna.  Ma certa gente non lo sa , e per questo la trascura.  La schiena di una donna è la sua forza , il suo più antico cedimento.  Si inarca quando ama , sta dritta quando deve…lì i baci sono più belli , i graffi fanno più male.  Per capire una donna … basta leggerne la schiena.  Curva o tesa , morbida o nervosa.  Se si lascia prendere , vuol dire che si fida.  Se si gira di scatto … è perché non torna indietro…  Antonia StoraceNapoli  Antonia Storace, “E’ un onore vedere il mio testo accostato al nome di Alda Merini”MILANO – Ognuno di noi ha in dotazione delle ali, poi ciascuno decide se volare come un’aquila o vivere come un pollo. E’ questa la teoria di Antonia Storace, scrittrice per amore e vocazione, autrice del libro “Donne al quadrato“, il cui testo è stato diffuso in rete con l’attribuzione errata ad Alda Merini.In occasione della Festa della Donna, abbiamo intervistato l’autrice, la quale ci ha raccontato vantaggi e svantaggi di questa falsa attribuzione, che a distanza di quattro anni non è riuscita ancora ad arginare, ed il suo orgoglio di donna e narratrice di storie femminili. continuaAntonia Storace: una donna che scrive delle donne. BlogGiardino dei ciliegi Stiamo tutti attenti ad immettere   e/o   utilizzare contenuti   nel WEBin modo appropriato?