MINICAOS IN LIBERTA'

La lezione di Davide e Deborah


 "“Deborah, posso andare?”.      A sua moglie Davide ha chiesto l’ultimo permesso.      «Domenica mattina – ricorda malinconicamente un testimone – intorno alle 9 ha detto a Deborah: “Me ne posso andare?”     “Perché, dove devi andare…”, ha detto lei.      Dopo pochi minuti ha ripetuto la domanda:     “Me ne posso andare?”      Alla risposta di sua moglie (“Va bene, vai…”), è spirato».     Un gruppo di giovanissimi è radunato intorno ad una panchina, in attesa del feretro. Amici di Davide? «Sì, ci salutavamo ma niente di più», dicono al cronista.     E cosa vi ha portato qui? Si guardano imbarazzati.  «Quello che è successo», risponde uno.  Devono ancora capire cos’è la vita, figuriamoci quando fa capriole incomprensibili fino a tramutarsi nel suo contrario."  (tutto l'articolo di Piazzasalento) La sopraggiunta malattia che ha colpito il giovane Davide si è rivelata mortale, ma non è riuscita a spezzare l’Amore Profondo che lo univa alla “sua” adorata Deborah.Una lezione di sana umanità che Davide ha voluto donarci, sebbene  in un bagno di lacrime dolorosissime. Egli, pur consapevole della condizione di Malato terminale,  ha voluto onorare fino in fondo, il suo Amore per la “Sua Ragazza” di sempre.Una lezione che meriterebbe di essere compresa da tanti, sin troppi, giovani e vecchi, così diversamente impegnati a disonorare la dignità della condizione di umani. R.I.P. Davide
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