MINICAOS IN LIBERTA'

Befana 2019 ...ti scrivo


 Cara Befana …ti scrivoTi ricordi quando, da bambino, attendevo la tua venuta rannicchiato sotto le coperte con gli occhi appena socchiusi facendo finta di dormire?  Per, poi, accontentarmi, quasi felice, di qualche dolcetto ruspante e un po’ di carbone come giusta compensazione del mio dubbioso comportamento da mancato angioletto.Ti ricordi quando, appena qualche anno dopo, da componente di una multi fratellanza e sorellanza, ti sostituivo immaginando di far fessi gli altri che, forse più furbastri di me, facevano finta di dormire e attenderti inermi?  E, poi, anch’io dovevo far finta di aver ricevuto i tuoi doni. Facendomi fesso da solo come consolidato comportamento da mancato diavoletto.Ti ricordi carissima Befana, quando, in ogni anno a venire, durante questa notte fra il 5 e 6 gennaio, milioni e milioni di bimbi replicano l’uno o l’altro dei miei comportamenti infantili?Per, poi, trarne ammaestramento per permettere loro di conformare comportamenti e stili di vita a loro congeniali: angeli raramente. diavoli quanto basta …tanto da esserlo per davvero. paraculi, invece, troppo spesso! E tu sai il perché; altrimenti che Befana saresti!Ma che befana sei, nella realtà?Un’invenzione?Una finzione?Una simulazione?Perché non di modernizzi, globalizzandoti, carissima Vecchietta? Perché, carissima Befana, non ti converti, invece, da virtuale in Vera e Reale?Al contrario di come facciamo noi, ora, strani bipedi operatori sotto forma di pecore con le dita.Non ti rendi conto che ne abbiamo tanto bisogno? Forniscici dei bancomat senza limiti di prelievo e senza necessità di versamenti per la copertura.Offri a tutti un lavoro che non richieda di lavorare. In concreto un hobby, giusto per trascorrere il tempo.Rendici come dei droni per permetterci di spostarci senza incappare nelle buche che rendono le strade arlecchini schiacciati.Regalaci dei governanti che sappiano fare i conti per impinguire, aggratis,  i nostri bancomat.Donaci dei governanti che si sappiano imporre ponendosi l’animo in pace. Ed Amen; ritornando o iniziando a lavorare o …giocare. Come preferiscono; anche per il bene della loro esistenza!E se vuoi esagerare cara Befana, permetti a ciascuno di noi di conciliare il proprio “io” con il proprio “me” donandoci come “terzo gemello” un po’ di “buonsenso”. Che, poi, quanto costa questo gioiello dell’universo? Non è gratis? Del “buonsenso” si può fare il pieno senza pagare niente …neppure le accise!Fa che questo terzo “noi” possa aprire, sempre, la strada alla mediazione che permette di uscire dall’antagonismo e, quindi, di superare la visione parziale e riduttiva del dualismo evitando, così, di sprofondare verso l'autoritarismo o il fantomatico e finto misticismo.Diventi REALE, carississima Befana. Fallo. Fallo per davvero.Fallo almeno per nostra MADRE NATURA a cui stiamo togliendo il respiro, sebbene, e ne son certo, Ella, saprà come reagire …dimenticandosi della nostra presenza. Diventi REALE, carissima Befana, e lascia avvolgerci fra l'assoluto coinvolgimento e la più gelida indifferenza nel nostro "esistere" come le "nostre" "COSCIENZE" individuali possono sostenere. Sulla terraferma, sul mare e in cielo.E mentre con l’io e il me siamo in conflitto con noi stessi, il terzo, che, in effetti, è la nostra intelligenza profonda, aspetta che facciamo silenzio per poi poter darci la soluzione.Tralasciando, per un attimo, l'anima al suo destino, cara Befana, come credi che il nostro corpo possa liberarsi dai tentacoli delle carriole pirandelliane in funzione attiva o passiva che  questo mega labirinto nel quale siamo immersi ci attanaglia, appunto, l'anima e il corpo? Non è un controsenso, perché l'avevo lasciata fuori, l’anima, ma qui ritorna in campo poiché c’è sempre stata! E non sia mai un baratto fra “Anima e “Corpo”!Nel "baratto" non influisce solo il valore oggettivo dei beni scambiati, ma incide, e di molto, il valore soggettivo attribuito, al momento, dalle parti interessate. La specializzazione e la parcellazione delle funzioni è alla base della riduzione dei costi. Con esse occorre allora fare i conti. L'aumento della disponibilità dei beni dovrebbe acquietare la sete di possesso dei bipedi invece induce a sviluppare in esse la smisurata ingordigia di accumulazione oltre ogni possibilità di pratica utilizzazione. Un linguaggio, di certo, non consono all’anima.E così è per tutto, chi maneggia il denaro ha il solo scopo di accumularne una quantità sempre più grande.Insomma, cara Befana, chi è affetto dalla "sindrome di Paperone" vive male lui e fa vivere male tutti quelli che gli capitano a tiro. Che sia Denaro o Potere non fa differenza. Anzi il Potere …un poco in più.Come si dice da queste parti “il comandare e meglio del fottere”. Deve essere gratificante poter esercitarli entrambi. Coinvolgendo attivamente il corpo, fottendo la povera Anima che, intanto, è intenta a osservare altrove.E noi, carissima Vecchietta che voli sul manico della scopa,  ci scanziamo.E speriamo nella tua venuta nel Mondo del Reale:trasformati in PEPE, oppure in “sale in testa” ai potenti di turno...o che si credono tali!E così sia.********************