MINICAOS IN LIBERTA'

2 novembre 2019


  2 novembre 2019Non dimentichiamo, in questo giorno particolare, che di solito ci colma di tristezza, di recarci a far visita ai nostri fratelli che ci hanno preceduto lungo il cammino della nostra tormentata e, purtuttavia, spesso appagante vita. Andando con le mani vuote o con canestri colmi di fiori e simboliche croci, oppure con lanterne e lumini, non ritengo sia molto rilevante. E’ importante, invece, prepararsi all’incontro disponendoci con il cuore colmo di amore e l'animo leggero affinché Ello stesso possa allocarsi in ogni celestiale dimensione. Girare fra le tombe e le cappelle, in prevalenza sconosciute, può riservare sorprese che non sempre ci trovano preparati.  Qualche foto, vivida o sfocata incollata a un marmo, di persone a noi già care in tempi vanamente trascorsi ci richiama alla vera natura della nostra vita. Mischiati, ritroviamo i ricordi di parenti e amici, tutti uniti, insieme a tanti altri a noi sconosciuti, a farsi compagnia.Tutti insieme come se fosse un’unica "comunità"! Un’unica "community", potremmo anche dire, parodiando la nostra presenza come avatar nel web.Così, immagino loro trascorrano il tempo senza tempo immersi in uno spazio senza spazio ove, di certo, ce n'é abbastanza per ciascuno di noi. Spazio e tempo nelle loro dimensioni più vere che certamente non si lasciano condizionare dall’incastellamento delle tombe come realizzate da noialtri, cosiddetti “vivi”; fisicamente vivi, ma spiritualmente, troppo spesso, morti anzi tempo avendo contribuito a costituire cimiteri nei quali si alternano e convivono variegati mausolei e umili alveari di celle condominiali. E tante volte non appartenenti né ai primi, ma neppure ai secondi. Fosse comuni ed anche peggio come i corpi fusi nei pilastri ovvero divorati da squali nei mari “amici” ed anche occultati in ogni dove ove l’immaginazione neppure può arrivarci. Divisioni, però che solo apparentemente appartengano ai morti, ma esse, invece, continuano a essere triste propaggine della vanità dei vivi. Di noi, tutti, ancora qui vaganti.Colgo l’occasione per esprimere un pensiero denso di profondo riconoscimento e ringraziamento verso tutti gli “Amici” che prima di lasciarci han voluto condividere con me i propri pensieri e momenti delle proprie vite intimamente e reciprocamente tatuati nelle giuste allocazioni. Grazie a Voi tutti che di certo sapete come rimembro in me i Vostri nomi pur non scrivendoli qui; anche a coloro di cui, purtroppo, non ho avuto più notizie ...che restano come sospesi. A tutti: semplicemente "arrivederci".M@ Fiori,croci e lanterne sparsead onorare immagini e segnidi esistenze sigillate nei cuoridi chi non li ha dimenticatio nelle anime tatuati.Mischiati ritroviamo i ricordidi parenti ed amici,tutti insieme a tanti sconosciuti,immaginati a farsi compagnia. Come se fosse una"community"  in un tempo senza tempo immersiin uno spazio senza spazio.  Fonte immaginehttps://www.prolocolafenice.it/magazine/wp-content/uploads/2013/11/candela-nel-buio.jpg