MINICAOS IN LIBERTA'

1° Maggio 2021


Art. 1.L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione. Art. 2.La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale. Art. 3.Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese. Art. 4. La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto.Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società.OGGI: USCIAMO DENTROUn "1° maggio 2021" da vivere almeno per ricordare e per tentare di rialzarci! Mi piacerebbe trovare qualche possibile soluzione, o meglio che le trovassero coloro che per questo sono addetti.La memoria storica di ogni vicenda umana non deve certo servire come pedestre guida per le nuove avventure, ma dovrebbe essere sperimentata per evitare inutili o addirittura dannosi errori i cui effetti negativi ricadono direttamente sulle classi già in difficoltà per ovvi motivi legati alle leggi naturali che sostengono la lotta per la sopravvivenza delle specie animali.Per rialzarsi è necessario innanzi tutto provarci; quindi occorre tentare: una prima, una seconda e tante altre volte fin quando non lo si riesca a farlo. Magari anche mutandone le modalità e le strategie, ma per intraprendere questi percorsi di riscossa occorre riconoscere incorporata in se stessi la speranza di poterci riuscire. Altrimenti sarebbero tentativi vani di distrazione sociale, come purtroppo spesso avviene nella nostra società da troppi anni.Ciò che mi meraviglia è la persistenza di una assenza per me ingiustificata e quasi irriconoscibile di reali alternative oggettive e, soprattutto di persone capaci ed ancora non invase dalle metastasi del cancro sociale che trova le radici nell'egoismo individualista imperante nella ramificazione del potere balordo. Salvo le eccezioni; sperando che diventino "normalità". Coronavirus, con annessi e connessi (soprattutto costoro!), permettendo.                                                                    Per la parte della mia generazione interessata non potrà mai essere considerata "retorica" ciò che fu ed è, tuttora, realtà.Grazie Faber; per sempre.                                        *****1° Maggio 2009 1° Maggio 2010 1° Maggio 2011 1° Maggio 2012 1° Maggio 2013 1° Maggio 2014 1° Maggio 2015 1° Maggio 2016 1° Maggio 2017 1° Maggio 2018  1° Maggio 2019 1° Maggio 2020