Il giornalista che cerca la notizia non c’è più. Il giornalista che ritiene “notizia” la stessa opinione diffusa dei cittadini per cui si determinano orientamenti culturali, politici, etc., non esiste. Esiste l’addetto ai mezzi di comunicazione e non di informazione che diventa censore di ogni notizia. Diventa l’uomo del partito del potente che si interessa di ciò che non deve essere comunicato, di ciò che non deve essere detto perchè disturba il potente che è anche il proprio protettore. Ecco che il giornalista diventa comunicatore, addetto stampa senza deontologia professionale. Inoltre qualunque informazione negata la si fa mistificando interesse per il cittadino, per la democrazia. Dal contesto, verificando altre informazioni che si danno si evidenzia come tutto il rispetto dichiarato per il lettore e per il fatto stesso con i suoi protagonisti è grandenente ipocrita. Più realisti del Re, più papisti del Papa in definitiva molti giornalisti pensano al pane e al companatico. Infatti sanno che se …sbagliano possono andare in disgrazia…E allora appare elementare come questi giornalisti non sempre fedeli alla vocazione temano, ma non dovrebbere se credono in quel che scrivono in difesa dei loro capi, di andare in disgrazia. E con i loro comportamenti si contraddicono dimostrando che non sono liberi di scrivere quel che vogliono, di scrivere la verità. E’ una pena vedere come la dignità di tanti uomini sia ridotta a lumicino. Profetizzo che quanti oggi tacciono sui loro giornali per farsi “amare” dal Presidente continueranno e troveranno un nuovo padrone per realizzare la vocazione al servilismo.
Giornalista o Addetto Stampa? della serie "La democrazia oggi" nelle mani dell'Italiano medio e dei suoi sponsor:N.32
Il giornalista che cerca la notizia non c’è più. Il giornalista che ritiene “notizia” la stessa opinione diffusa dei cittadini per cui si determinano orientamenti culturali, politici, etc., non esiste. Esiste l’addetto ai mezzi di comunicazione e non di informazione che diventa censore di ogni notizia. Diventa l’uomo del partito del potente che si interessa di ciò che non deve essere comunicato, di ciò che non deve essere detto perchè disturba il potente che è anche il proprio protettore. Ecco che il giornalista diventa comunicatore, addetto stampa senza deontologia professionale. Inoltre qualunque informazione negata la si fa mistificando interesse per il cittadino, per la democrazia. Dal contesto, verificando altre informazioni che si danno si evidenzia come tutto il rispetto dichiarato per il lettore e per il fatto stesso con i suoi protagonisti è grandenente ipocrita. Più realisti del Re, più papisti del Papa in definitiva molti giornalisti pensano al pane e al companatico. Infatti sanno che se …sbagliano possono andare in disgrazia…E allora appare elementare come questi giornalisti non sempre fedeli alla vocazione temano, ma non dovrebbere se credono in quel che scrivono in difesa dei loro capi, di andare in disgrazia. E con i loro comportamenti si contraddicono dimostrando che non sono liberi di scrivere quel che vogliono, di scrivere la verità. E’ una pena vedere come la dignità di tanti uomini sia ridotta a lumicino. Profetizzo che quanti oggi tacciono sui loro giornali per farsi “amare” dal Presidente continueranno e troveranno un nuovo padrone per realizzare la vocazione al servilismo.