MINICAOS IN LIBERTA'

DEBITO PUBBLICO REPORT Domenica 25 ottobre 2009 alle 21.30


REPORT - L'ERA DEL DEBITOdi Stefania Rimini Domenica 25 ottobre 2009 alle 21.30Noi siamo tra i Paesi più colpiti dalla crisi e di conseguenza l’anno prossimo il macigno del debito pubblico si avvia a pesare il 118% della gamba che lo tira, che è il famoso Pil, il prodotto interno lordo. Per dare un’idea, stiamo quasi tornando ai livelli di palla al piede che avevamo negli anni Novanta. È come se non ci fossimo mai venduti la Telecom, le Autostrade, parte dell’Enel e dell’Eni… Adesso non abbiamo più molto da dar via, ma ci consoliamo per il fatto di essere in buona compagnia. Dall’America alla Gran Bretagna, in media tutti i paesi avanzati hanno  aumentato il loro debito pubblico dal 75% al 115% del Pil.  Loro però si stanno indebitando per salvare il sistema produttivo, mentre noi sudiamo per smaltire un debito pubblico accumulato con gli sperperi degli anni Ottanta, un debito che ci frena sempre di più, ci limita nei movimenti e rende la vita più faticosa alle imprese e alle famiglie. Oggi la storia ci presenta il conto perché proprio a causa di questo debito obeso l’Italia non può attivare spesa pubblica al pari degli altri Paesi per stimolare l’economia, asfissiata dalla crisi. Intanto all’orizzonte si profila una nuova minaccia: l’aumento dei tassi d’interesse, che inevitabilmente ci sarà. I tassi sono così bassi che non possono far altro che salire, anche perché tutti i Paesi avanzati stanno chiedendo e chiederanno più soldi in prestito ai mercati finanziari. E dunque noi Italiani, per sfamare quel bestione del debito che ci portiamo appresso dagli anni ottanta dovremo sborsare sempre di più.  Ma fino a che punto può aumentare il debito pubblico? Nell’inchiesta verranno spiegati uno per uno, tutti i buoni motivi per cui dobbiamo abbassare il nostro debito, costi quel che costi.       REPORT 25/10/2009 Al 31 dicembre del 2008 il debito delle Amministrazioni pubbliche è risultato pari a 1.663.637 milioni (105,8 per cento del PIL). Alla stessa data del 2007 esso era pari a 1.598.975 (103,5 per cento del PIL). Revisioni rispetto ai dati precedentemente pubblicati hanno riguardato il solo dato relativo al 2007, sono di importo trascurabile e derivano dall’ordinario aggiornamento delle fonti statistiche. Modifiche al rapporto fra il debito e il prodotto per gli anni 2005-07 riflettono le revisioni dei dati relativi al PIL pubblicate dall’Istat il 2 marzo scorso.  ANNO 2008FRA LE MIE BOZZE AVEVO PREPARATO UN POST SUL GRAVE PROBLEMA DEL DEBITO PUBBLICO CHE CONTAVO DI PUBBLICARE PROSSIMAMENTE. LA PROGRAMMAZIONE DI REPORT MI HA ANTICIPATO E, CONSIDERATO CHE LE INCHIESTE CONDOTTE DALLA GABANELLI COSTITUISCONO FEDELI RAPPRESENTAZIONI DELLE SITUAZIONI ANALIZZATE, INVITO GLI AMICI DISPONIBILI A SEGUIRE LA TRASMISSIONE PER POI POTERNE DISCUTERE CON CONSAPEVOLEZZA.Il debito pubblico è pari al valore nominale di tutte le passività lorde consolidate delle amministrazioni pubbliche (amministrazioni centrali, enti locali e istituti previdenziali pubblici). Il debito è costituito da biglietti, monete e depositi, titoli diversi dalle azioni – esclusi gli strumenti finanziari derivati – e prestiti, secondo le definizioni del SEC 95.Il valore  si riferisce al 31 dicembre di ciascun anno.    AnnoDebito Pubblico (milioni di €)PIL (milioni di €)20051.512.7791.429.47920061.582.0091.485.37720071.598.9751.544.91520081.663.6501.572.243Fonte: Ministero dell’Economia e delle Finanze - Notifica del Deficit e del Debito Pubblicoinviata alla Commissione Europea ex Reg. CE 3605/93, così come modificato dal Reg. 2103/05Stato, banche e monetaPER RIVEDERE LA PUNTATA CLICCA QUI