MINICAOS IN LIBERTA'

Caso Stefano Cucchi


Da una caserma dei carabinieri al Tribunale, da Regina Coeli al reparto detentivo dell'Osepdale Sandro Pertini: punti oscuri, mancate risposte, negligenze e responsabilità.LA SENSIBILITA' E L'INTELLIGENZA MOSTRATA DALLA FAMIGLIA DI STEFANO CUCCHI IMPONE A CIASCUNO DI NOI DI SEGUIRE IL CASO SENZA RILASCIARE ALCUN COMMENTO NON PERTINENTE. LA FAMIGLIA RICHIEDE SOLTANTO DI CONOSCERE LA VERITA' DALLE AUTORITA' COMPETENTI. E' IL MINIMO CHE LO STATO, IL NOSTRO STATO, DEVE GARANTIRE AD UNA FAMIGLIA COSI' GRAVEMENTE COLPITA.RICHIEDO AGLI EVENTUALI LETTORI IL MASSIMO RISPETTO, PER STEFANO, PER LA FAMIGLIA, PER IL NOSTRO STATO ED ANCHE, PER QUESTO MINUSCOLO, NOSTRO,  BLOG. A TAL PROPOSITO MI SCUSO CON LA FAMIGLIA PER AVERE PUBBLICATO QUESTO POST. L'HO FATTO PERCHE' L'HO SENTITO COME UN DOVERE. UN DOVERE PERSONALE DI COERENZA VERSO IL RISPETTO DELLA PERSONA UMANA, COSTITUENTE L'ASSE PORTANTE DELL'ATTIVITA' DI QUESTO BLOG, CHE IN QUESTO CASO APPARE PALESEMENTE VIOLATO E TRADITO.    video di ansa.it La famiglia del 31enne non crede alla versione ufficiale - Per i medici del carcere: "E' caduto dalle scale"Caso Cucchi, indaga la procura La famiglia diffonde le foto del pestaggioStefano Cucchi era stato fermato con 20 grammi di droga. Indagano la procura e il Dap di ALBERTO CUSTODEROROMA -"Stefano Cucchi come mio figlio Federico e come Gabriele Sandri". E' Patrizia Aldrovandi a unire quei tre tragici destini dal denominatore comune di una morte avvenuta per mano di "una giustizia ingiusta". Aldrovandi, 18 anni, nel 2005 massacrato di botte da quattro poliziotti che, "nonostante la condanna - denuncia la madre Patrizia - sono ancora liberi, in servizio, pagati dalla collettività". Sandri, 26 anni, ucciso da un colpo di pistola sparato da un agente della Stradale. Cucchi, ultimo caso, 31 anni, morto in carcere dopo l'arresto dei carabinieri che lo hanno sorpreso con una ventina di grammi di droga. E dopo aver subito fratture alla spina dorsale, al coccige, alla mandibola, e una brutta ferita all'occhio sinistro. Il giorno della morte al reparto detenuti dell'ospedale Pertini gli avrebbero negato anche la Bibbia. I suoi genitori, in cerca di giustizia e verità, hanno deciso ieri di divulgare, in una conferenza stampa al Senato (invitati dall'associazione "A buon diritto" di Luigi Manconi), le foto shock del cadavere del figlio, scattate all'obitorio. Il volto tumefatto: una maschera violacea attorno agli occhi, uno dei quali schiacciato nell'orbita, sulla palpebra un ematoma bluastro, la mandibola spezzata. E poi le immagini della schiena, fratturata all'altezza del coccige. Chi ha ridotto così un uomo che, al momento dell'arresto, consumato dalla droga e dall'anoressia, sofferente di epilessia, pesava appena 43 chili? Nessuno, a due settimane dal suo arresto (catturato la notte del 15 ottobre, è morto in prigione il 22), sa ancora chi gli abbia procurato quelle lesioni mortali. Oppure, come se le sia procurate. La procura di Roma ha aperto ieri un'indagine. I carabinieri hanno avviato un'inchiesta amministrativa interna. Il Garante dei detenuti ha presentato un esposto. Alcuni esponenti politici hanno rivolto al ministro della Giustizia un'interrogazione urgente.E il Guardasigilli, Angelino Alfano, alla Camera, mercoledì scorso, ha già fornito la versione del governo. "La visita al Regina Coeli - ha riferito Alfano - ha evidenziato la presenza di ecchimosi sacrale coccigea, tumefazione del volto bilaterale orbitaria, algia della deambulazione e arti inferiori". "Il medico del carcere - ha aggiunto il ministro - ha poi dato atto nel referto di quanto riferito dal detenuto: Stefano Cucchi ha detto di una caduta accidentale dalle scale". Ma quando sarebbe caduto se, stando alla versione dei familiari, quelle ecchimosi al volto erano già presenti all'indomani del suo arresto da parte dei carabinieri? "Alle 12 del 16 ottobre - raccontano i genitori - al processo per direttissima, il suo volto è molto gonfio. Alle 14, visitato presso l'ambulatorio di Palazzo di Giustizia, gli vengono riscontrate "lesioni in regione palpebrale, alla regione sacrale e agli arti inferiori". L'Arma, tuttavia, chiamata in causa (anche se indirettamente), dalla versione della famiglia, respinge ogni accusa. In una memoria presentata in procura, i carabinieri al pm riferiscono che "quando Stefano si trovava nella camera di sicurezza della caserma della compagnia Casilina, ha accusato dei malori. Subito è stata chiamata un'ambulanza del 118 il cui medico ha fatto una accurata visita stilando un referto che parla di epilessia e tremori senza, però, riscontrare ecchimosi o lesioni. L'uomo ha rifiutato ogni cura ed eventualmente anche il ricovero. Dopo la visita Cucchi s'è girato dall'altra parte e ha detto "voglio continuare a dormire". E così ha fatto finché è stato portato in tribunale". La sua morte è diventata ora un caso politico per l'intervento di parlamentari di entrambi gli schieramenti, Pd, Idv e Pdl uniti per chiedere alla magistratura di fare chiarezza e accertare le responsabilità. Vai all'articolo "la Repubblica" .VIDEO:   PARLA LA SORELLA ILARIA.VIDEO: CONFERENZA STAMPA FAMIGLIA, POLITICI ED ALTRI POST DOCUMENTATO AGGIORNATO IN PROGRESSCucchi: Alfano,non doveva morire. Il ministro parla in Senato della vicenda del giovane detenuto03 novembre, 15:05(ANSA) - ROMA, 3 NOV - 'Stefano Cucchi non doveva morire'. E' quanto ha detto il ministro della Giustizia Angelino Alfano nel corso dell'informativa al Senato. 'Tutte le nostre energie sono impegnate per accertare chi abbia portato a questo tragico evento' ha dichiarato Alfano. Cucchi,il detenuto morto in circostanze ancora da chiarire avrebbe manifestato 'ai sanitari la volonta' di non rilasciare notizie sulla sua salute ai genitori'.Insorge la sorella Ilaria:' voglio vedere il foglio di diniego firmato'..9 NOVEMBRE 2009 - Le certezze di Giovanardi: "Cucchi morto perchè drogato" ROMA - "Stefano Cucchi era in carcere perchè era uno spacciatore abituale. Poveretto è morto, e la verità verrà fuori come, soprattutto perchè era 42 chili". Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio del ministri Carlo Giovanardi, intervenuto alla trasmissione "24 Mattino" su Radio 24, non ha dubbi. Non ci sono responsabilità umane nella morte Stefano Cucchi. Quel corpo pieno di lividi e fratture di cui è ancora ignota la causa, quelle cartelle cliniche apparentemente manomesse, quella coltre di dubbi che circonda la morte del ragazzo romano, per il sottosegretario, non significano nulla. Se c'è un colpevole è la droga: "Che ha devastato la sua vita, era anoressico, tossicodipendente, poi il fatto che in cinque giorni sia peggiorato, certo bisogna vedere come i medici l'hanno curato. Ma sono migliaia le persone che si riducono in situazioni drammatiche per la droga, diventano larve, diventano zombie: è la droga che li riduce così" taglia corto Giovanardi. Le parole di Giovanardi provocano la reazione dell'Idv. Che, per bocca del senatore Stefano Pedica, attacca il sottosegretario: "Ha perso una buona occasione per tacere. Non si puo' fare sterile propaganda politica su un ragazzo morto per circostanze ancora tutte da verificare. C'e' un'indagine in corso per accertare la verita' dei fatti su quanto accaduto a Stefano Cucchi e che aspettarne l'esito, prima di dare giudizi gratuiti, significa rispettare il dolore di una famiglia".