MINICAOS IN LIBERTA'

Gaslini, l’evasore filantropo


Gaslini, l’evasore filantropoBuono o cattivo? Oggi che le imprese sfornano “bilanci sociali” e che si parla tanto di etica dell’impresa, come giudicare Gerolamo Gaslini? Vero self-made man, creò tra gli anni Venti e Trenta del Novecento – con intelligenza, tenacia, sensibilità all’innovazione – un vero e proprio impero industriale e finanziario: oli vegetali, chimica, edilizia, banche. Praticò un proficuo scambio di favori prima col regime fascista, poi con le forze partigiane, quindi con i partiti di governo della neonata Repubblica. Lo racconta, in un libro affascinante quanto il suo protagonista (Rockefeller d’Italia. Gerolamo Gaslini imprenditore e filantropo, Donzelli editore, 28 euro), Paride Rugafiori, uno dei nostri più agguerriti storici dell’impresa, docente all’università di Torino, già autore, fra l’altro, della biografia di un altro grande protagonista della modernizzazione dell’industria italiana, Agostino Rocca. Una delle basi della fortuna di Gaslini – dimostra Rugafiori con puntigliosi raffronti contabili – fu una sistematica evasione fiscale: su 534 milioni di utili reali accumulati tra il 1927 e il 1942 ne dichiarò in tutto, con accorti falsi in bilancio, 37. Via, perché scandalizzarsi? In fondo, che c’è di male se gli imprenditori si autopraticano quella riduzione delle tasse che richiedono sempre insistentemente ai governi? Ma poi, almeno, facessero tutti come Gaslini. Nel 1938 spese 64 di quei milioni per creare a Genova, dove svolgeva la sua attività, un ospedale pediatrico che era allora ed è tuttora uno dei più avanzati del mondo. Lo intitolò a sua figlia Giannina, morta a soli dodici anni per una peritonite diagnosticata in ritardo. E dieci anni dopo, ancora in vita, destinò l’intero ammontare del suo ragguardevole patrimonio all’omonima Fondazione che gestisce l’ospedale.Rugafiori, da buono studioso spassionato, non emette giudizi, ma la sua simpatia per il personaggio, dovuta all’apprezzamento di questo impegno benefico, è evidente. Paradossalmente, non altrettanto indulgenti verso la memoria del fondatore si sono dimostrati i dirigenti della Fondazione Gaslini. Eh sì. Come spiegare altrimenti il fatto che dopo aver commissionato il libro a Rugafiori, lettone il testo e pagati doverosamente i diritti all’autore, hanno deciso di non pubblicarlo? Passati tre anni, lo ha fatto l’autore, rinunciando a ogni ulteriore compenso.La passione per il proprio lavoro e il fascino del personaggio hanno avuto giustamente il sopravvento su miserevoli foglie di fico. Gianfranco Petrillo VAI ALL'ARTICOLO La storia della Fondazione GEROLAMO GASLINI 1917-19491917: la figlia secondogenita di Gerolamo Gaslini, Giannina, si ammala e muore all'età di 12 anni per una forma di peritonite non diagnosticata in tempo. Da questo lutto scaturisce la decisione di creare un ospedale pediatrico a Genova.1931: il 17 febbraio viene firmato l'atto costitutivo dell'Istituto Giannina Gaslini. Gerolamo Gaslini, è il principale finanziatore e affida la realizzazione all'architetto Crippa. Per il piano medico sanitario si avvale della collaborazione di Dante Pacchioni, uno dei massimi clinici pediatrici del periodo.1938: viene inaugurato l'Istituto Giannina Gaslini. E' un complesso che si estende su un'area di oltre 50000 mq con 20 edifici. 1939: Gerolamo Gaslini è nominato Senatore del Regno.1940: l'Istituto Giannina Gaslini è riconosciuto Ente Morale con il Regio Decreto del 5/9/1940.1946: fondata la scuola per vigilatrici di infanzia "Lorenza Gaslini" che porta il nome della consorte.1949: atto costitutivo della Fondazione Gerolamo Gaslini. Ad essa Gaslini trasferisce tutti i suoi beni che dovranno essere amministrati allo scopo di migliorare e perfezionare l'Istituto da lui creato. Vuole fornire la base economica e amministrativa al successivo sviluppo dell'ospedale sostenendo in particolare la ricerca.VUOI VEDERE CHE LO SCUDO FISCALE SERVIRA' ALLA COSTITUZIONE DI TANTE NUOVE INIZIATIVE PER MIGLIORARE LE CONDIZIONI DELLA SANITA' IN ITALIA? CI SARANNO TANTI NUOVI  FILANTROPI-EVASORI COME GASLINI? IN QUESTO CASO IL FINE GIUSTIFICHEBBE IL MEZZO UTILIZZATO! OPPURE NO?COSA CONSIGLIANO GLI ESPERTI:PRECAUZIONI SCUDO  FISCALE  2009  Lo scudo  fiscale  2009,  è  uno  strumento  di  sicuro  interesse  per  determinati  soggetti,  che  dovranno  tuttavia  ricorrere  ad  alcune  precauzioni  nell’uso  di  tale  strumento. Bisogna  sottolineare  alcuni  aspetti  che  rimangono  tuttavia nodali:- Le  attività  finanziarie  e/o  patrimoniali  che  vengono  utilizzate  al  di  fuori  dei  conti  secretati  non  saranno  più  sotto  la  garanzia  di  anonimato  prestata  dallo  scudo  fiscale,  si  consiglia  struttura  ad  hoc.   - Non  è  opportuno  utilizzare  le  somme  di  denaro  per  finanziare  direttamente  attività  produttive,  ma  risulterà  opportuno  utilizzare  una  struttura  ad  hoc.   - Gli  immobili  posti  all’estero  non  sono  rimpatriabili  direttamente,  ma  attraverso  determinate  accortezze  è  possibile  “regolarizzare”  gli  asset  immobiliari.  LEGGE "AD PERSONAM PLURALE": BASTA FARE UNA BELLA STRUTTURA "AD HOC" E CON UNA CARRIOLA SI PUO' RIMPATRIARE, ATTRAVERSO DETERMINATE ACCORTEZZE, GLI IMMOBILI POSTI ALL'ESTERO.MA COME C...O FARANNO A RIMPATRIARE GLI IMMOBILI?