MINICAOS IN LIBERTA'

Mille invitati a mille euro a testa: "Abbiamo già vinto"


In mille al party Renata-Silvio  Berlusconi: "Abbiamo già vinto"Mille invitati a mille euro a testa per il momento clou della campagna elettorale di Renata Polverini. Centro congressi dell'Eur strapieno per l'unica uscita elettorale di Silvio Berlusconi. Poco dopo le 9 e mezza l'ingresso della coppia presidenziale sulle note dell'inno "Meno male che Silvio c'è". Immediata la battuta ad effetto del premier. "Abbiamo già vinto". Il premier aggiunge anche la coalizione di centrodestra con la Lega è sopra il 50%. "Il mio gradimento al 63%, sono stato sacralizzato dall'attentato di Milano". Non mancano gli attacchi alla sinistra e a Marrazzo, In chiusura anche una barzelletta con la citazione di "Repubblica"di Davide Banfo, Chiara Righetti e Alessia Ripani
Scenografia grandiosa per la grande serata Renata-Silvio che di fatto sarà l'unica uscita elettorale di Silvio Berlusconi in appoggio alla Polverini. Il Palazzo dei congressi è illuminato con un fascio di luce azzurra, mentre sul soffitto del portico di ingresso si riflette un enorme tricolore. Sul piazzale un tappeto rosso con due file di minialberi accompagna gli invitati all'ingresso. Imponenti le misure di sicurezza pe runa festa che ha tutto il sapore di una "prima al teatro". I mille invitati, ma nessuno fornisce particolari, hanno pagato mille euro a testa per finanziare la campagna elettorale del segretario dell'Ugl passata alla politica.  I giornalisti sono  relegati in una sala su retro da dove possono seguire la cena solo con un maxischermo e un collegamento.Il sindaco Alemanno arriva come consuetudine con un po di ritardo, acocmpagnato dalla moglie Isabella Rauti in tailleur blu.LE FOTO Le immagini della convention"Il Lazio - afferma Alemanno fermandosi con i cronisti - è ormai l'ago della bilancia che ci parla del clima nazionale: quando si vince nel Lazio si vince anche a livello nazionale e ora che non ci sono elezioni politiche in vista, diventa il sintomo di come viene percepito il governo". "La serata è fondamentale per questa campagna elettorale", ha aggiunto Alemanno, "perché rende esplicito il sostegno di Silvio Berlusconi alla nostra candidata, ma soprattutto perché conferma quanto la Regione sia ormai importante". Il sindaco ha poi anticipato i punti salienti del suo discorso: "nel mio intervento sottolinerò quanto sia importante riconquistare la Regione Lazio al centrodestra per dare avvio alla costruzione di quell'area vasta di Roma che non è solo la provincia, ma l'intera regione. Inoltre dirò che è necessario uscire dall'emergenza che oggi è la sanità, ma che domani, se si andrà avanti di questo passo, rischia di essere anche emergenza rifiuti".
Sulla divisione dei tavoli le uniche indicrezioni arrivano da Andrea Augello, il coordinatore della campagna elettorale della Polverini. Accanto al tavolo della candidata alla presidenza del Lazio e del premier, quello del sindaco Alemanno. Attorno, a raggiera, una quindicina di tavoli con le persone che hanno partecipato più da vicino all'organizzazione dell'evento. L'arrivoPoco dopo le 9 e mezza l'ingresso della "coppia presidenziale" sulle note dell'inno "Men omale che Silvio c'è". La Polverini per l'occasione abbandona il rosso "comunista" delle sue giacche per un look total black. Immediata la battuta di Berlusconi. "Meno male che ci siete", ha detto Berlusconi agli invitati, e poi, rivolgendosi a Renata Polverini: "perchè fai la campagna elettorale? Tanto hai già vinto".Berlusconi è un torrente in piena. "Abbiamo il convincimento - dice - di poterportare a casa una bella vittoria alle Regionali. E' importante che tutti i governi delle Regioni siano in sintonia con il governo centrale", ha aggiunto il premier, prima di elencare alcune delle cose fatte dal governo. Parlando di se stesso in terza persona aggiunge: "Dai sondaggi il premier risulta al 68,3% dei gradimenti. Evidentemente sono stato sacralizzato dall'attentato che ho avuto a Milano"La battuta su Marrazzo'"Quando vedo le belle donne perdo il filo". Silvio Berlusconi si interrompe mentre parla dal palco. Il premier lascia intendere che proprio la presenza della candidata alla presidenza della Regione Lazio lo abbia distratto, ma è convinto di non essere il solo a subire il fascino femminile. "Gli italiani sono tutti così, o preferite quegli altri, Marrazzo per esempio? Sono cattivo, mi andrò a confessare", aggiunge ridendo il premier.L'attacco alla sinistra Il torna quindi ad attaccare a tutto campo la sinistra. "E' ammanettata a Di Pietro - dice il premier - forcaiola e giustizialista"Il fiscoE' uno "stato di polizia tributaria" quello al quale aspira la sinistra per Berlusconi. "Sono quattro le cose che vuole fare la sinistra: reintrodurre l'imposta sugli immobili; portare l'imposta sui redditi finanziari dal 12,5% al 15%; introdurre un'imposta sui patrimoni; non consentire acquisti e scambi in contanti che siano superiori, in un primo momento ai 500 euro e, in un secondo momento, ai 100 euro. Loro dicono per combattere l'evasione, ma è uno stato di polizia tributaria quello al quale mirano. La barzellettaIl premier, ovviamente, non ha rinunciato a raccontare una barzelletta in cui c'è anche Repubblica. Ecco la sintesi: "Berlusconi muore e sicome nell'adilà non possono fare a meno di leggere Repubblica, lo mandano all'inferno. Ma il premier all'inferno sistema tutto, dalle forgnature agli impianti generali in 15 giorni, e quindi lo chiamano nel Purgatorio per sistemare le cose anche li. Anche nel Purgatorio Berlusconi mette tutto a posto, affrontando la questione riscaldamento. Lo chiamano quindi in Paradiso dove risolve in breve tempo tutti i problemi sindacali trai santi e i beati. A quel punto lo chiama il Padreterno ma siccome il colloquio tra i due dura più del previsto tutti si affacciano per capire cosa è successo. Alla fine di vede Berllusconi con il braccio sulla spalla del Signore: Iddio dice: caro Silvio la tua idea di trasformare l'adilà in una Spa è geniale. Solo una cosa non ho capito: perché io dovrei essere il vicepresidente?".  Il menuRavioli con pomodorini pachino al limone e basilico e filetto di manzo alla salvia con patate sfoglia e carciofo alla romana. Queste le portate principali del menu. Come antipasto sformatini di zucchine e carote con vellutata di pecorino. Il tutto annaffiato da vino Chardonnay e Merlot. Per dessert anelli di gelato alla crema con lamponi, panna dolce e lingue di gatto.Gli ospitiNei tavoli più vicini alla coppia presidenziale molti vip e personaggi della politica. Tra gli altri si riconoscono Maurizio Flammini, presidente di FederLazio, i costruttori Navarra, Mezzaroma, i fratelli Parnasi, la Armellini, Salini, Astaldi e Vianini. Sparsi tra i tavoli con tovaglie e sedie foderate di bianco il petroliere Di Cesare, l'immobiliarista Paone, il chirurgo plastico Gasparotti, i figli del regista Sergio Leone.I politiciNon mancano ovviamente i politici nazionali e locali. In prima fila Fabrizio Cicchitto, capogruppo alla Camera, i coordinatori locali del Pdl Vincenzo Piso e Alfredo Pallone, l'ex esponente dell'Udc Mario Baccini, l'assessore Davide Bordoni, il senatore Stefano De Lillo accompagnato dai due fratelli. Presenti anche i parlamentari Fabio Rampelli, Beatrice Lorenzin, Barbara Saltamartini, la ministra Giorgia Meloni, il commissario Ue Antonio Tajani, e il sottosegratrio Bonaiuti. Grande assente il presidente della Camera Gianfranco Fini.(10 febbraio 2010).......E ....BUON APPETITO A LOR SIGNORI......Chissà se dopo la cena erano così:oppure così:ma siamo nel 1995!!!.ma forse sat..?.....ricamente così!