MINICAOS IN LIBERTA'

Capro espiatorio cercasi .........anzi offresi.


 Questo post rappresenta la continuazione dei due post precedenti. Dopo che ti sei fatto un giro negli altri blogs e visto o letto qualche giornale di certo ti sorge un dubbio. Ora cosa fare? ....aspettare che la fame prenda la gran massa di popolazione per reagire? .....infatti fin quando la pancia è piena la mente ed il cuore di molte persone non si mettono in moto. Oggi, secondo me, si è in cerca di qualche caprio espiatorio da sacrificare secondo le nuove tecniche emerse dalla società della comunicazione. Proviamo a capire come ciò può avvenire partendo da questi due articoli: Scaglia tornato nella notte "Vado in carcere, sono innocente" di MARINO BISSO e MARIA ELENA VINCENZI L'ANALISI  Ribellarsi allo scandalo di ROBERTO SAVIANOAggiornamento 1/03/2010Roma, 1 mar. (Adnkronos/Ign) - Il senatore del Pdl Nicola Di Girolamo ha scritto al presidente del Senato Renato Schifani una lettera in cui comunica le proprie dimissioni da palazzo Madama. Quaranta righe in tutto in cui il senatore del Pdl, finito nella bufera giudiziaria con l'accusa di essere stato eletto nella circoscrizione esteri con il voti della 'ndrangheta, ribadisce la propria posizione.  
  Il capro espiatorio di William Holman Hunt.Nella Bibbia ebraicaDue capri venivano portati, assieme ad un toro, sul luogo del sacrificio, come parte dei Korbanot ("sacrifici") del Tempio di Gerusalemme. Il sacerdote compiva un'estrazione a sorte tra i due capri. Uno veniva bruciato sull'altare sacrificale assieme al toro. Il secondo diventava il capro espiatorio. Il sacerdote poneva le sue mani sulla testa del capro e confessava i peccati del popolo di Israele. Il capro veniva quindi allontanato nella natura selvaggia, portando con sé i peccati del popolo ebraico, per essere precipitato da una rupe a circa 10 chilometri da Gerusalemme.
capro espiatorio "E il capro su cui è caduta la sorte per Azazel (parola ancora dal significato incerto, alcuni ritengono sia il nome della rupe dalla quale si faceva cadere il capro espiatorio, altri il nome di uno spirito maligno) sia presentato vivo davanti al Signore per fare sopra di lui l'espiazione e poi mandarlo ad Azazel, nel deserto" (Levitico XVI, 10)"Posi Aronne le mani sopra la testa del capro vivo e confessi su di lui tutte le colpe dei figli d'Israele, tutte le loro trasgressioni, tutti i loro peccati, e li metta sulla testa del capro e lo mandi nel deserto" (Levitico XVI, 21)Questi passi dal Levitico, dove si parla per la prima volta di capro espiatorio, ripropongono ciò che avveniva, nella religione ebraica, nel giorno dell'espiazione (yom kippur). Secondo la tradizione durante lo Yom kippur il Gran sacerdote riceveva dai personaggi più importanti un toro e due capri, di questi ultimi, previo sorteggio, uno veniva sacrificato sull'altare assieme al toro mentre l'altro, dopo che il sacerdote gli aveva posto le mani sul capo trasferendogli simbolicamente tutti i peccati della comunità e divenendo in tal guisa capro espiatorio, fatto segno ad improperi e maledizioni, veniva, secondo alcune versioni, condotto nel deserto e abbandonato, secondo altre, fatto precipitare in un burrone. Il male così portato via dal capro espiatorio cessava di essere a carico del popolo peccatore. Il capro espiatorio era detto anche capro emissario da "hircus emissarius" dalla traduzione che S. Girolamo aveva fatto di Azazel. Questo rito ha riscontri anche in altre religioni e specialmente in un rito magico sumerico per cui il re che colpiva con una freccia un capro gli trasferiva i malanni dei suoi soldati. Si può dire che la tradizione del capro espiatorio è universale e rappresenta la profonda tendenza dell'uomo che proietta su altri la propria colpa per tacitare la propria coscienza che necessita sempre di un responsabile, di un castigo e di una vittima.Alla domanda "Perché il capro e non un altro animale?" azzardo una spiegazione nel fatto che il capro è un animale tragico infatti sussiste una relazione, dalle ragioni ancora poco chiare, fra l'animale e la tragedia che letteralmente significa "canto del capro" . Inizialmente la tragedia altro non era che un canto religioso di accompagnamento nel sacrificio del capro nelle feste di Dionisio, a cui l'animale era consacrato e di cui era la vittima d'elezione (Euripide, Baccanti). Cordialità  - Ivana PalomaAGGIORNAMENTO DEL 4/03/2010RICERCA CAPRI ESPIATORI CLUB DELLA LIBERTA'NON E' SOLO COLPA DEL PANINO: Lazio, l'autore del pasticcio ha fatto il bisper vendetta nel 2006 sparì con le firmeORE 13,30 DEL 4/03/2010Esclusione PdL dalle liste regionali: è giusto?Sondaggio a cura del Club di Italia, Il sondaggio termina alle ore 24:00 del 04-03-2010La lista del PdL di Roma e Provincia non consegnata entro i tempi previsti, le 500 firme contestate in Lombardia a Formigoni.La consegnuenza: l’esclusione del PdL dalla provincia di Roma e dalla Lombardia.Trovi giusto impedire agli elettori del centrodestra di votare i loro candidati per formalità burocratiche?  Sì, le regole sono regole.  97.8%     No, i cittadini hanno il diritto di poter eleggere i loro candidati.  2.2%  
 Grazie per aver votato SORPRESA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!verificato ORE 15,00Sondaggio a cura del Club di , Il sondaggio termina alle ore 24:00 del -- :   Sì, le regole sono regole.  86%  
  No, i cittadini hanno il diritto di poter eleggere i loro candidati.  14%  
 Sondaggio terminato Non ci sono commentiYou have an error in your SQL syntax; check the manual that corresponds to your MySQL server version for the right syntax to use near 'ORDER BY data DESC limit 20'at line 1DOVE SONO ANDATI A FINIRE I COMMENTI??????.****************Caos liste, PdL escluso: il panino più costoso della storia.Roma, 02-03-2010Domenica 28 febbraio è stata giornata di chiusura delle liste per le elezioni Regionali. Nel Lazio, e specialmente sulla Capitale, è scoppiato il caos quando la lista del PdL di Roma e Provincia non è stata consegnata entro i tempi previsti. Pena: l’esclusione dei candidati del PdL di Roma e Provincia, una fetta determinante per il verdetto finale.Inutile riassumere la bagarre scaturita, le polemiche, gli aneddoti (come quello di Alfredo Milioni, nella foto, responsabile della presentazione delle liste, assentatosi anche per mangiare un panino, n.d.r.), le accuse e i tentativi di ricorso che sono seguiti all’accaduto. Gli animi dei vertici del partito sono increduli: sbagliare così stupidamente induce anche i più garantisti a pensare che sotto sotto qualcosa che ha impedito volutamente la presentazione del documento deve pur esserci. Se così fosse, l’errore (non voluto) diventerebbe errore (voluto), scaturito da un animo machiavellico (e meritevole di un astuto stratega). Il paradosso sarebbe meno avvilente della realtà, ma purtroppo non sembrano esserci strategie appetibili per cronache politiche, solo l’errore di militanti pur navigati.Una volta appurato che sbagliare è umano ma politicamente devastante, è giusto analizzare le conseguenze di questo errore. I primi a risentirne saranno gli elettori di Roma e Provincia. Il senso di smarrimento e possibile indecisione al momento del voto porteranno conseguenze irreparabili per la corsa del Pdl e della coalizione che sostiene Renata Polverini alla Regione. Come si comporterà l’elettore di centrodestra, coalizione che vanta una percentuale elevata di votanti della terza età, in cabina elettorale, quando dovrà sbarrare il simbolo dovendo votare solo delle liste civiche di appoggio alla Polverini senza il confortante logo del Pdl? Dovremo aspettarci una maggiore difficoltà nell’individuazione della lista e titubanza politica anche negli aficionados più incalliti.L'esclusione dei candidati del PdL comporterà poi uno stravolgimento nella campagna elettorale: chi corre da mesi e prepara incontri, calendari d’appuntamenti e cocktails elettorali, farà un ovvio passo indietro. Il partito dovrà quindi rivedere le sue strategie nei confronti delle liste civiche, i cui candidati non hanno comunque le capacità economiche dei candidati del partito più votato d’Italia.Novità anche nei nuovi accordi politici: in meno di un mese l’attenzione su Roma e Provincia dovrà spostarsi da candidati leader a candidati meno radicati sul territorio, con la necessità di una nuova manovra d’immagine acuta e soprattutto molto dispendiosa per convincere gli elettori della Regione.I futuri assetti politici: chi rappresenterà l’anima del Pdl? L'Alleanza di centro, il Partito dei Pensionati, il Listino Polverini, La Destra, l’Unione di centro, la Lista Renata Polverini e l’Udeur riusciranno nel ruolo di passabile succedaneo, in Giunta e in Consiglio, della compagine pdiellina? Certo questo comporterà una totale revisione degli accordi politici, il PdL forzerà per l'utilizzo dei candidati "esclusi" negli assessorati esterni a compensazione del vuoto consiliare, con la naturale restistenza di molti scontenti in Consiglio che non vedrebbero pesate a giusto prezzo le preferenze ottenute.E poi c’è il partito. Tanto giovane, eppure così acciaccato. E pensare che all’inizio era solo un panino. Redazione Club della libertà ItaliaNota appropriata e condivisibile, ma come è possibile che nessuno ne ha tenuto conto?  Chiuso il sondaggio sulle listeCare Amiche, cari amici,Il sondaggio sulla presentazione delle liste del Popolo della Libertà proprio per l'assoluta trasparenza con cui lavoriamo sul sito, senza alcun filtro di moderazione, è nuovamente diventato facile preda di chi non aspetta altro per esternare il suo livore.E’ di tutta evidenza che una consultazione nata per i nostri simpatizzanti difficilmente riuscirebbe a generare risultati così polarizzati (98% di contrari alla presentazione delle liste PDL) senza intromissioni. Questi accanimenti di persone evidentemente non della nostra parte politica, hanno però rischiato e rischiano di creare danni ben più gravi al nostro sito.Per questo motivo abbiamo deciso di sospendere la pubblicazione del sondaggio. Era già successo con il SI B Day ed è successo nuovamente oggi.Del resto questo è il concetto di libertà dei nostri avversari politici.ECCO COME E' STATO GESTITO IL SONDAGGIODA VEDERE DIRETTAMENTE SU YOU TUBE A SCHERMO INTEROIL DECRETO (PASTROCCHIO) E' STATO APPROVATO!Decreto legge recante interpretazione autentica di disposizioni del  procedimento elettorale e relativa disciplina di attuazioneARTICOLO 1Interpretazione autentica degli articoli 9 e 10 della legge 17 febbraio 1968 n. 1081.Il primo comma dell'articolo 9 della legge 17 febbraio 1968, n. 108, si interpreta nel senso che il rispetto dei termini orari di presentazioni delle liste si considera assolto quando, entro gli stessi, i delegati incaricati della presentazione delle liste muniti della prescritta documentazione hanno fatto ingresso nei locali del Tribunale o della Corte d'appello. La presenza entro il termine di legge nei locali del Tribunale o della Corte d'appello dei delegati può essere provata con ogni mezzo idoneo.2.Il terzo comma dell'articolo 9 della legge 17 febbraio 1968 n. 108 si interpreta nel senso che le firme si considerano valide anche se l'autenticazione non risulti corredata da tutti gli elementi richiesti dall'articolo 21, comma 2, ultima parte, del decreto del presidente della Repubblica 28 dicembre 2000 n. 445, purché tali dati siano comunque desumibili in modo univoco da altri elementi presenti nella documentazione prodotta. In particolare, la regolarità dell'autenticazione delle firme non è comunque inficiata dalla presenza di un'irregolarità meramente formale quale la mancanza o la non leggibilità del timbro dell'autorità autenticante, del luogo di autenticazione nonché della qualità dell'autorità autenticante.3.Il quinto comma dell'articolo 10 della legge 17 febbraio 1968, n. 108, si interpreta nel senso che le decisioni di ammissione di liste di candidati o di singoli candidati da parte dell'ufficio centrale regionale sono definitive, non revocabili o modificabili dallo stesso ufficio. Contro le decisioni di ammissione può essere proposto esclusivamente ricorso al giudice amministrativo solo da chi vi abbia interesse. Contro le decisioni di eliminazioni di liste di candidati oppure di singoli candidati è invece ammesso ricorso allo stesso ufficio centrale regionale, che può essere presentato, entro 24 ore dalla comunicazione, solo dai delegati della lista alla quale la decisione si riferisce. 4.Le disposizioni del presente articolo si applicano anche alle operazioni e ad ogni altra attività relative alle elezioni regionali, in corso alla data di entrata in vigore del presente decreto legge. Ai fini dell'applicazione del comma 1 la presentazione delle liste può essere effettuata dalle ore 8 alle ore 16 del primo giorno non festivo a quello di entrata in vigore del presente decreto.ARTICOLO 2Norma di coordinamento del procedimento elettorale 1. Limitatamente alle consultazioni per il rinnovo degli organi delle regioni a statuto ordinario fissate per il 28 e 29 marzo 2010, l'affissione del manifesto recante le liste e le candidature ammesse deve avvenire a cura dei sindaci, non oltre il sesto giorno antecedente la data della votazione.ARTICOLO 3Entrata in vigore Il presente decreto entra in vigore il giorno stesso della sua pubblicazione nella «Gazzetta Ufficiale» della Repubblica italiana e sarà presentato alle Camere per la conversione in legge.Il presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sarà inserito nella raccolta ufficiale degli atti normativi della Repubblica italiana. É fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e farlo osservare.