MINICAOS IN LIBERTA'

I FURBETTI DELLA RISCOSSIONE TASSE


I furbetti delle tasse (9 aprile 2010)Inchiesta italiana - Piero Colaprico in studio presenta la video-inchiesta di Roberto Mania e Fabio Tonacci sullo scandalo di Tributi Italia. Ecco come funzionava il "sistema Saggese". Con le carte della Procura che indaga e un viaggio ad Aprilia, comune con le casse vuote dove due palme costano 5 milioni di euroGUARDA:La video inchiestaIl dibattito - In studio, Rita Bernardini (deputato radicale) e Fabio Tonacci. Al telefono Massimo Bitonci (Lega Nord), Franco Tentorio (sindaco di Bergamo), Massimo Carrubba (sindaco di Augusta). Conduce Edoardo Buffoni Così le tasse vengono pagate e poi spariscono nei conti "sbagliati" di ROBERTO MANIA e FABIO TONACCITASSE RUBATE. Tasse privatizzate. Tasse evaporate. Almeno 90 milioni di euro  -  ma forse molti di più  -  di tasse pagate dai cittadini e mai versate nelle casse dei rispettivi Comuni. Tosap, Tarsu, Cosap, Ici, multe. Soldi finiti nel conto corrente sbagliato. È lo scandalo delle tasse rubate o  -  se volete  -  dei "furbetti delle tasse". Oppure, ancora meglio: è lo scandalo annunciato di "Tributi Italia", società privata per la riscossione delle imposte locali, nata a Chiavari e cresciuta in fretta in tutta Italia, a nord e a sud, al centro e nelle isole. Ecco: la bolla delle tasse, dopo quella immobiliare. D'altra parte Giuseppe Saggese, cinquantenne tarantino, figlio di magistrato, che di questa storia è il protagonista essendo il fondatore e poi il dominus di "Tributi Italia", costretto a tirare i fili da dietro le quinte per via dei due arresti (nel 2001 e nel 2009), le tasse le chiama "piastrelle". Piastrelle con le quali costruire pezzo dopo pezzo il proprio patrimonio.Oggi centinaia di piccoli Comuni sparsi lungo la Penisola sono sull'orlo della bancarotta o soffrono per il buco nel loro bilancio. Ci sono Pomezia con un ammanco di quasi 22 milioni, Aprilia (20 milioni), Nettuno (3,2 milioni), Augusta (quasi 5 milioni), Bergamo (2,2 milioni), Fasano (quasi 2 milioni) e poi tanti, tanti, altri. I servizi, quelli per cui i cittadini pagano le tasse, spesso sono stati azzerati. Sono saltati oltre mille posti di lavoro. Solo qualche decina di dipendenti di "Tributi Italia" è rimasta a sbrigare le pratiche ancora necessarie, i collaboratori e consulenti sono stati licenziati, gli altri dipendenti sono in cassa integrazione. E lì resteranno dopo essere da mesi anche senza stipendio. "Tributi Italia", che raccoglieva le tasse per circa 400 Comuni, sta fallendo o è già tecnicamente fallita. Ha chiesto di poter accedere al concordato preventivo previsto della legge Marzano, la versione italica del "Chapter 11" americano. Il governo ha approvato una norma (sta nel decreto incentivi) per salvare la superholding delle tasse. Che adesso è in una sorta di stand by: prima cancellata per inadempienze dall'albo dei riscossori, quindi in attesa della decisione di merito del Consiglio di Stato, dopo la sospensiva ordinata dal Tar del Lazio. Impervi sentieri giudiziari che difficilmente cambieranno l'epilogo di questo scandalo. Il Tribunale di Roma deciderà prossimamente sull'ammissione della società al concordato preventivo. La Procura di Velletri si sta preparando a chiedere il rinvio a giudizio dei vertici della società con l'accusa di peculato. E le altre tredici inchieste aperte proseguiranno. Ma come è potuto accadere il furto delle tasse? È anche colpa degli amministratori? Chi doveva controllare? Chi restituirà i soldi ai Comuni e dunque i servizi ai cittadini?Il modello ApriliaLe tasse, per fortuna, non possono avere padrone. Ma qui siamo davanti a una fittissima ragnatela di interessi, tutti privati e mai pubblici. Ci sono amministratori inadeguati e ambiziosi. Ci sono affaristi travestiti da imprenditori con tante fidejussioni fasulle. Ci sono i controllori che non controllano o controllati che sono anche i controllori. Qualche volta pure i revisori dei conti sono abusivi. Non mancano, come sempre, le scatole cinesi. Ci sono scambi palesi e altri nell'ombra. Ci sono assunzioni clientelari, società miste pubblico-privato per nulla trasparenti e degne di un posto in prima fila nella degenerazione del non già edificante capitalismo municipale. Ci sono protezioni. Inspiegabili silenzi, colpevoli disattenzioni. Ci sono generali della Guardia di finanza in pensione che diventano consulenti proprio di "Tributi Italia". E ci sono soprattutto 14 Procure della Repubblica che indagano dopo i 135 esposti presentati dalle amministrazioni locali. .... continua 
Invito gli amici a vedere ed ascoltare, come antipasto, l'intero video ed a prepararsi per seguire domenca 11 APRILE ALLE ORE 21,30 SU RAI3 - LA PUNTATA DI REPORT. La puntata si intitola ''LO STATO DEI CONTI'' di Giovanna Boursier.Segue  Sinossi:Equitalia e' una Spa con capitale pubblico, 51% Agenzia delle Entrate e 49% Inps, che fa riscossione di crediti per vari enti, per esempio i Comuni, e riscuote anche i debiti fiscali, cioe' tasse o multe che i cittadini non hanno pagato. Vedremo quanto si paga in piu', cosa comporta una dimenticanza, o una non avvenuta notifica. E' possibile che una mancata riscossione di un canone Rai comporti un'ipoteca sulla casa senza che l'interessato lo sappia? Purtroppo succede spesso. Succede che le aziende che lavorano con gli enti pubblici non vengano pagate nei tempi stabiliti. E le stesse aziende si vedono imposto un fermo amministrativo o un'ipoteca perche' a loro volta pagano in ritardo le imposte. Il sistema della riscossione e' complesso almeno quanto lo e' il bilancio dello Stato. La Finanziaria esiste dal 1978 e dovrebbe essere la manovra annuale che serve al Governo per riequilibrare i conti, visto che siamo strozzati dal debito pubblico. La finanziaria dunque dovrebbe correggere i bilanci con nuove necessita' di spesa, tagli e nuove norme. Solo che normalmente, da settembre a dicembre, i mesi in cui viene discussa nelle Commissioni Bilancio del Parlamento, si riempie di commi e alla fine diventa  un maxiemendamento, di solito approvato sotto Natale con un voto di fiducia.Giovanna Boursier ha percorso il labirinto di norme e leggine incomprensibili non solo ai cittadini, ma anche a parlamentari che le hanno votate. Ogni anno si fanno tagli a Sanita' o Istruzione ma alla fine la manovra finanziaria, nonostante la crisi, con alcuni e' sempre generosa, e cosi' ogni anno vengono concessi, in modo bipartisan, i finanziamenti per il Belice o quelli per i cosiddetti enti inutili. Anche i fondi della ''Legge Mancia'' dal 2005 sono diventati una consuetudine: vengono discussi all'interno delle Commissioni Bilancio delle due Camere dove i parlamentari si spartiscono le quote per i loro territori. Alla fine ce ne e' un po' per tutti: 120mila euro alla congregazione Ave Grazia Plena di Afragola, 66.500 per fare un marciapiede ad Arsie', 50.000 per salvaguardare il parco e la Via Appia, e via con una lunga lista.Intanto si prova a studiare un nuovo modello di ''autofinanziamento'', per esempio quello di costituire una spa pubblica che valorizzi il patrimonio del Ministero della Difesa. In che modo, e chi lo gestira'?VAI ALLA PUNTATA DI REPORT:LO STATO DEI CONTI