MINICAOS IN LIBERTA'

Bugie o false verità? ................ il significato delle parole.


  Bugie o false verità? il significato delle parole.. "Io dico sempre  cose sincere, anche  perché nonho memoria e dimenticherei le bugie. Come ci sipuò  fidare  di chi usa la menzogna come mezzodella  lotta politica?  La gente deve fidarsi solo dichi dice  la verità"      (Silvio Berlusconi, 2-3-94)  Crisi, Berlusconi frena Bossi "Abbiamo i numeri, avanti tranquilli"Il Senatur: "Pronti alla sfiducia". Il Quirinale: "E' un problema puramente politico per cui non mi pronuncio" di GIOVANNA CASADIOUmberto Bossi
ROMA - Il duo Bossi-Berlusconi stona. I due alleati di ferro hanno visioni opposte su come uscire dall'impasse in cui si trova il governo dopo lo "strappo" di Fini. Il leader della Lega vuole le elezioni anticipate, anzi il prima possibile: pur di andare al voto è disposto a sfiduciare Berlusconi. L'altra ipotesi leghista è che il Cavaliere si dimetta. Il premier invece, riunito l'ufficio di presidenza del Pdl a Palazzo Grazioli, frena e garantisce: "Noi andiamo avanti, dobbiamo governare. Serve responsabilità e stabilità, andremo avanti per il bene del Paese. Se poi ci sarà qualcuno che si assume la responsabilità di far cadere il governo, vuol dire che ora sta bluffando. Lavoriamo non per le elezioni ma per proseguire la legislatura, vogliamo garantire il governo del fare, io non vengo meno ai miei impegni e convincerò Bossi".È una smentita secca di quanto Bossi aveva sostenuto appena poche ore prima conversando con i cronisti alla Camera. Il Senatùr si mostra di ottimo umore e improvvisa a Montecitorio una specie di show, con tanto di pernacchia rivolta a Fini. Dice che di "governo tecnico" proprio non se ne parla perché "abbiamo vinto noi le elezioni... abbiamo già in giro dei cornuti, la via d'uscita resta il voto, e se Berlusconi le vuole si fanno". L'invito-previsione è accompagnato da una minaccia: se è vero che spetta al presidente Napolitano decidere il da farsi davanti a una crisi di governo, "le forze politiche hanno una massa d'urto - sostiene - Pensate se io e Berlusconi portassimo dieci milioni di persone a Roma". Insomma, la Lega non teme nulla. "Ad avere troppa paura delle urne è la sinistra - afferma - l'ho detto pure a Violante. Farebbero di tutto pur di evitarle". E se Fini non si dimette da presidente della Camera, ebbene... una pernacchia è la risposta di Bossi. Per il quale certamente bisogna andare al Quirinale a parlare dell'incompatibilità di Fini con il ruolo di terza carica dello Stato. Anche su questo Berlusconi fa retromarcia: "Non è necessario andare da Napolitano". Un errore da matita blu nella grammatica istituzionale. Al Colle il presidente del Consiglio andrà ma non per affrontare l'argomento-Fini. In questa clima il presidente della Repubblica tiene la barra dritta. Napolitano gela Bossi: "Sfiducia? È un problema puramente politico su cui non mi pronuncio. È un annuncio, una scelta di cui non posso non prendere atto". E comunque, nessun incontro nell'agenda del capo dello Stato: "Gli incontri li prevedo quando mi vengono richiesti e finora non ho ricevuto nessuna richiesta di incontro". Quel che è certo è che Berlusconi andrà a fine settembre (tra il 28 e il 30) alla Camera per vedere se sui cinque punti programmatici già pronti gli sarà rinnovata la fiducia. Ne ha parlato il premier ieri anche con Raffaele Lombardo, il "governatore" della Sicilia e leader di Mpa, ricevuto a Palazzo Grazioli, e ne ha incassato l'appoggio. "Sono musica per noi le parole di Lombardo", sostiene Italo Bocchino il capogruppo di "Futuro e Libertà", il movimento di Fini, che continua a dichiarare la lealtà al governo.Il presidente della Camera si è iscritto al gruppo di Fli, sfidando gli anatemi del Pdl. E in conferenza dei capigruppo Fabrizio Cicchitto lo attacca: "È incompatibile; Fini non è più super partes". "Sull'incompatibilità non rispondo in capigruppo", è la replica di Fini.Di questa maggioranza - denuncia l'opposizione - non rimangono che brandelli. "Ci sono i resti, ormai sono tutti contro tutti", è la sintesi del pd Dario Franceschini. Pier Ferdinando Casini ironizza sulla disinvoltura con cui il Carroccio parla di sfiducia e di elezioni: "Elementare Watson. Tutto come previsto. La Lega si prepara a staccare la spina. Del resto vuole andare alle urne solo per guadagnare voti, il bene del paese non conta nulla". E Di Pietro apre al governo tecnico di scopo, per cambiare la legge elettorale, della durata di novanta giorni e incalza Fini: "Sfiduci il premier o è suo complice". "Bossi minaccia la sommossa, questa è sovversione", avverte Luigi Zanda, vice capogruppo Pd al Senato.(09 settembre 2010)                                            © Riproduzione riservata************* 
IL DEFUNDO PARTITO DELL'AMORE:
"Noi siamo il partito dell'amore, loro sono il partito dell'odio": è questo il concetto che da giorni Silvio ed il suo entourage vanno ripetendo da giorni. Ma chi sarebbero i cosiddetti esponenti del partito dell'odio? Cicchitto li ha elencati nella sua lista di proscrizione alla Camera: il gruppo Repubblica-Espresso, Santoro con Annozero, Travaglio (definito addirittura "terrorista mediatico"), il quotidiano "Il Fatto", alcuni pm e Antonio Di Pietro con tutta l'Italia dei Valori. Tutti sono stati accusati di fomentare l'odio e di essere i "mandanti morali" dell'aggressione a Silvio. Ma coloro che si permettono di emettere queste sentenze di condanna sono davvero degni esponenti del partito dell'amore?               1° PARTE                            2° PARTE