Bastarda_mente

Caro diario....


  .....mi sono rotta!Si, sono stufa. Devo liberarmi di qualche peso.Devo smetterla di cercare di farmi comprendere e comprendere sempre gli altri. Famiglia, amici, estranei che in qualche maniera fanno parte della mia vita…agiranno sempre in  qualche modo di cui mi sfuggirà a volte la logica. Devo imparare a farmi scivolare le cose addosso, a non impormi inutili sofferenze solo perché qualcuno fa cose che non sono in grado di capire. Aspettare che gli altri, anche chi mi vuol bene, capiscano sempre quel che mi passa per la mente e i motivi che determinano i miei stati d’animo è stato, credo, un segno di immaturità. Devo smetterla di sentirmi offesa da certi comportamenti che non mi piacciono, se questi, dopotutto, non mi fanno alcun male. Perché quello che non capisco, o non accetto, non è sempre un’offesa alla mia persona.Ho capito che si può essere molto vicini, si possono condividere molte idee e molti sentimenti, ma in realtà ci si conosce soltanto in superficie e la realtà più profonda di ogni essere umano è, e dev’essere, rigorosamente off limits per chiunque altro. Sai diario, a volte mi pare che ci sia un'altra me che faccia questi sbagli. Perchè la Chiara che tu conosci sa bene com'è assolutamente importante il rispetto reciproco e il diritto di ciascuno all'intimità personale, e che nessuno dovrebbe sentirsi obbligato a sottostare all'obbligo di spiegarsi continuamente, altrimenti i vincoli affettivi diventano troppo tesi e rischiano di trasformarsi in catene.Strana la realtà, e ammettere che spesso si appare o ci comportiamo per quel che non si è. Ed io mi sono davvero rotta di questa mia insicurezza, della fragilità, del mio bisogno di “manifestare” ogni sentimento, che mi porta spesso a considerare mentalmente chi voglio bene come una mia proprietà personale. Anche se li amo, se li rispetto, se fanno parte in qualche modo della mia vita, questo non mi fa diventare il loro giudice….spingerli a fare sempre quello che a me pare “giusto” mi trasforma, mio malgrado, in un’oppressione da cui, ragionevolmente, si desidera solo scappare.Non voglio più spaccare il capello in quattro, valutare, analizzare, vivisezionare, giudicare e interpretare.Molto meglio apprezzare il buono di ognuno, agire e amare, e godere del fatto che esistono.Come dici?...Che a volte dimentico tutto questo perché sono un’eterna insicura? Si, mi sa che hai ragione. Ho creduto per tanto tempo che io valessi per quello che davo, cercando il mio valore confrontandomi continuamente con gli altri. Mi misuravo con gli altri, decidendo poi il mio posto nella scala. Ho sempre cercato il riconoscimento altrui, altrimenti mi sentivo smarrita…Individui a me lontanissimi per mentalità, carattere, principi, comportamenti, con cui mi sono misurata credendoli stupidamente migliori di me. Tutti.Perché l’autoconfronto è pericolosissimo. Quasi sempre se ne esce sconfitti. E la propria autostima va a farsi benedire.Come dice quella pubblicità…”Perché io valgo”. Ecco, d’ora in poi io dirò a me stessa che valgo. Io valgo, e basta.Basta essere compiacenti, basta sentirsi perennemente sotto esame, basta comportamenti spettacolari per conquistare l’approvazione, la stima o l’amore di qualche persona.Voglio essere degna dell’affetto di chi è importante per me, per quel che sono.Ed a cui so che posso, e voglio, dare tantissimo,  senza bisogno di inventare scuse per farmi amare... senza la necessità di sollecitare risposte.Anche perché, caro diario, comincio finalmente a capire che io non “brillo” per qualità speciali….apparentemente non brillo. Ma quando voglio, e con chi voglio, sono un diamante.