SENTIMENTAL RADIO

Tempo e vita


Avevo inizialmente intitolato questo post "Time and life", ma visto che sono italiano non vedo l'utilità di una eccessiva esterofilia, specie nel linguaggio. Ma sono dettagli. Quello che dettaglio non lo è per niente, è il modo rapidissimo, stordente con cui scorre il tempo e cambia la vita. Mi sembrava di aver scritto il post precedente solo qualche settimana fa...e invece risale a prima di quella serie di eventi che hanno sconvolto la vita di tutti a livello mondiale. Non ho nessuna voglia di disquisire per la milionesima volta su virus, vaccini, contagi e quant'altro, che poi mi sembra nessuno ne abbia più realmente voglia e si schieri senza troppe chiacchiere, stancamente e semplicemente, fra chi è pro-qualcosa o contro-qualcos'altro.  Invece sto notando con sempre maggiore inquietudine che ci siamo rapidamente assuefatti alla mancanza di rapporti umani autentici, fisici. Siamo sempre "sui social", ma trovo di una tristezza infinita lo stare a farsi foto col telefono e poi mandarle in giro, mettere like, fare brevi commenti commenti qua e là con persone mai conosciute e che non c'è reale desiderio di incontrare realmente. Ma che vita è quella dell'essere umano che non sorride, non stringe una mano, non abbraccia, non bacia? Che deve solo pensare al lavoro (se ce l'ha), mangiare/dormire/obbedire alla tv/ e vivere in una costante paura che lo accompagna sempre come un'ombra?! Io prima scrivevo lettere su carta, poi ho scritto email, poi sms e altre parole sempre più immediate e veloci...ma sempre finalizzate ad un autentico, reale rapporto/contatto umano.  Credo quindi che assuefarsi all'eremitaggio da ipocondria o da imposizione sia di una tristezza assoluta. E di certo non è quello che desidero io. Un abbraccio non ha prezzo, altro che salutarsi col gomito. Quindi spero che al mio prossimo commento, quando sarà, la centrifuga di tempo e vita abbia vorticosamente portato me e tutti verso istanti più tranquilli, sereni. So long!