Filosofo da osteria

Non sono ubriaco, ma diversamente sobrio

 

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Fatima

Post n°20 pubblicato il 22 Novembre 2014 da ichbinnihil

Per la terza volta sono stato a Fatima ed ancora una volta non sono riuscito ad avere alcuna emozione.
Non sono mai stato a Medjugorie, altro luogo delle apparizioni mariane, ma sono stato un numero imprecisato di volte a Lourdes e so bene perchè ci tornerò, ma anche perchè questa idea mi crea sofferenza.
Lourdes è il luogo del dolore ed al tempo stesso della speranza. Un umanità che arccoglie nella sua carne sofferenze inenarrabili, va a Lourdes per trovare la speranza, probabilmente non di guarire, ma di avere la forza di sopportare.
Fatima invece mi scivola addosso senza lasciare alcuna traccia. E' vero che non ci sono quelle file interminabili di lettini e carrozzine come a Lourdes e sembra piuttosto uno di quei tranquilli santuari in cui si facevano le gite da ragazzini, ma è pur sempre un luogo importante per la fede che dovrebbe portare alla riflessione.
E invece nulla. Forse gli spazi sono troppo ampi, forse è stata sovrastimata rispetto alla quantità di pellegrini, ma davvero non riesco a farmi coinvolgere nel suo mistero.
Per natura sono discretamente tollerante, reputo che ognuno possa e debba seguire la sua spiritualità nel modo che ritiene più opportuno, (senza dar fastidio agli altri ovviamente), ma a Fatima resto stupito da gesti che mi appaiono quasi superstiziosi.
La fornace che brucia candele, feticci, angeli, diavoli e che sparge un fumo nero ed acre su tutto il piazzalemi sembra molto poco legata ad una devozione e molto più legata a vecchi rituali pagani.
Dalla basilica moderna lungo tutto il piazzale fino alla tettoia che protegge la cappella dell'apparizione , si snoda una passatoia lucida che molti pellegrini percorrono in ginocchio. Stamattina pioveva e uomini, donne anche anziani procedevano lentamente  con i vestiti inzuppati.
Non si tratta di una cosa di poco conto, parliamo di un centinaio di metri forse più e mi chiedo se non c'è altro modo di fare penitenza.
Fatima è e resta per me un mistero, qualcosa di incompiuto, forse è questione di marketing sbagliato, forse è lontana dal cuore dell'Europa , ma è come se in quel luogo il mondo avesse perso un'occasione, troppo impegnati a decifrare il terzo segreto abbiamo perso il senso del messaggio primitivo : mai più la guerra

 
 
 

Homme libre...

Post n°19 pubblicato il 20 Novembre 2014 da ichbinnihil

Homme libre, toujour tu cherirai la mer (Baudelaire)

Perchè amo il mare?
Non so rispondere, un conto è la facile battuta "Sono nato in montagna, morirò al mare", altro è guardarmi dentro e capire perchè mi attira così tanto.
In questo momento dalla finestra aperta sento il rombo dell'oceano che si accanisce contro la costa che oppone le sue , ormai, fragili ossa, a questo assalto continuo.
Dormirò anche con la finestra aperta e questo rumore costante, continuo, è la colonna sonora della notte.
Talvolta un'ondata più violenta delle altre fa tremare il letto....
Eppure amo ogni espressione di forza della natura, l'oceano , la tempesta, (ieri trecento km sotto un diluvio incessante che trasformava in fiumi le strade), amo il vento, la burrasca, il temporale, il rumore sordo delle valanghe e delle frane in montagne.
Mi affascina ed allo stesso tempo mi atterrisce il fuoco , ricordi forse atavici che conservo nel mio dna.
Forse perchè mi sento parte della natura, non un suo antagonista. forse perchè queste forze sono parte di qualcosa a cui sento di appartenere anche io... con molta umiltà


 
 
 

Zumaia

Post n°18 pubblicato il 18 Novembre 2014 da ichbinnihil

Se avete avuto una brutta giornata consolatevi pensando a come deve essere stata quella della costa atlantica qualche milione di anni fa, al tempo in cui le rocce che chiudono la spiagga di Itzurun, a Zumaia. sono state sparate in posizione verticale come evidenziano ancora oggi le stratificazioni .
Quando in sostanza la zolla tettonica della Spagna ha "chocato" con lla zolla europea
Quella nelle foto è anche chiamata Vinosaurus perchè la parte orizzontale ricorda veramente il dorso di un animale preistorico.
Oggi l'erosione costante e continua del mare permette di osservare la storia geologica della formazione della costa permettendo un viaggio che parte dal cretaceo ed arriva ai giorni nostri passando per quel cataclisma che ha causato anche l'estinzione dei dinosauri.
La mia giornata è stata molto meno impegnativa, il lavoro qui è filato via liscio e la difficoltà maggiore è stata trovare parcheggio in centro.
Mo' attendo che venga l'ora della cena e domani si riparte con destinazione Marinha Grande in Portogallo.



 
 
 

A casa di Gesù

Post n°17 pubblicato il 17 Novembre 2014 da ichbinnihil

Sono partito ieri, prima tappa Bordighera , poi oggi la maggior parte del viaggio fino a Zumaia nei paesi baschi dove lavorerò un paio di giorni.

Bordighera è sempre nel mio cuore con il ricordo di tanti momenti felici.
Tanti anni fa, ormai venti, avevamo avuto la possibilità di affittare un alloggio per tutto l'anno, ci passavamo le vacanze, scappavamo là non appena si poteva e , considerato che i ragazzi non andavano a scuola al sabato, lo facevamo molto spesso.

Di solito si partiva il venerdì sera, cena in autogrill poi i bimbi dormivano in macchina cullati dal rumore del motore e dal somemsso chiaccherare di mamma e papà
Erano momenti di vera pace, arrivare in un posto, aprire la porta e ritrovarti a casa , con il portatile potevo continuare a lavorare, ma se voltavo lo sguardo dalla finestra vedevo il mare ed era come essere in vacanza.

Oggi anche quella Bordighera sta cambiano, (ovviamente), il vecchio barbiere dove Matteo, Giulia ed io ci facevano il taglio "tattico" all'inizio delle vacanze è ormai diventato un bar, (ma d'altra parte quel barbiere era lo stesso che tagliava i capelli a me quando ero piccolo) e tanti posticini della bordighera vecchia dove abitavamo si sono trasformati in ristoranti, bar, turismo a go go.

E' stato comunque un po' a malincuore che stamattina l'ho lasciata per attraversare tutta la Francia del Sud ed arrivare a Zumaia.

Il tempo non è stato clemente, acquazzoni su acquazzoni, ma quel cielo così carico, quelle nuvole che danno l'idea di avere un loro cipiglio, un loro carattere, non facevano che esaltare la bellezza della campagna francese nella sua migliore livrea autunnale.

Il tratto che preferisco è quello che da Toulose va verso Biarritz, un po' perchè c'è poco traffico, ma soprattutto perchè i panorami ed i paesaggi non hanno nulla da invidiare a quelli toscani, gli alberi , le case, perfino i cespugli sembrano posizionati da uno scenografo che ha pure scelto le tonalità di colori delle foglie per dare un'asèetto armonioso al tutto.
Quando poi il sole riesce ad irrompere da qualche squarcio nel cielo tutto esplode in una meraviglia di sfumature.

Adesso sono arrivato a casa di Gesù

Di solito mi mandano a dormire a casa del diavolo, ma stavolta ho avuto una promozione e sono a casa di Gesù. Jesuskoa, appunto casa di Gesù in lingua basca è un... come potremmo definirlo? Un Bed and Brakfast con ristorante? Un hotel rurale? meglio usare la loro stessa definizione una casa rurale adibita ad albergo.
C'è la recèption all'interno del locale ristorante ovviamente rustico con caminetto, varie casine e casupole ristrutturate, ma lasciate deliziosamente rustiche pure esse adibite ad alloggetti, ci sono vari animali ed animaletti domestici, un chihuaua di nome Rambo e pure la sala fitness che non credo visiterò.
Adesso aspetterò le ocho y media , (20.30) per andare a cena sperando che a casa di gesù si mangi ... da Dio

(nella foto la mia stanza)

 
 
 

On the road again

Post n°16 pubblicato il 17 Novembre 2014 da ichbinnihil

A me piace ed è sempre piaciuto viaggiare, rompere la routine piazzarmi in macchina e spararmi qualche migliaio di km per andare in posti lontani e anche se devo lavorare considero alcuni viaggi come vere e proprie vacanze.

Non mi dispaice viaggiare da solo, anzi, se non devo preoccuparmi di qualcun altro posso gestire bene i miei tempi, le soste, i tratti di guida e devo dire che guidare mi piace, non mi stanca neppure.

Ovviamente tutto questo è valido se sono tranquillo ed in pace con me stesso e forse questa volta non è del tutto esatto.

Mi era già successo un'altra volta, quando mi volevano spedire in California ed ho tirato in lungo finchè non è arrivato un ordine da molto in alto "Domani sera devi essere a San Diego!"

Poi, alla lunga, anche in quei casi ci metto del mio e le esperienze diventano positive, ma il mollare tutto e partire questa volta mi ha messo in difficoltà.

Sarà perchè il trasloco è appena finito e la nuova casa è ancora da finire di sistemare con le cose ammucchiate in garage, sarà che ho appena risolto un guasto complicato presso un cliente e temo che ci possa essere qualche butta sorpresa mentre sto via due settimane, sarà soprattutto perchè questo è il primo vero viaggio lungo dopo la morte di Liliana.

Ci pensavo oggi attraversando il sud della Francia e mi sono accorto di non aver più quella carica emotiva, quello spirito d'avventura che mi portava sempre a mettermi alla prova, a conoscere nuove cose che le avrei raccontato, ma soprattutto mi mancano quei momenti di condivisione "Ciao, sono a Bidart ti ricordi....? "  "Certo che mi ricordo!".

Non è questione di raccontare qualcosa o di condividere qualcosaltro, è piuttosto un mettere insieme le emozioni, come le due parti di un anello magico che riunendosi fanno scattare la magia.

Mi manca quel pezzo del mio passato e senza di esso è come se il futuro non avesse più senso, non avesse più le basi su cui essere costruito.

Ora sono qui, racconterò le mie cose come sempre, ma ho un vuoto dentro che non riesco a colmare

 

 
 
 
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Un blog di: ichbinnihil
Data di creazione: 20/11/2012
 

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