IdV SONDRIO

L’IdV riparte. Congresso straordinario a giugno - video


Antonio Di Pietro rivendica la dura opposizione fatta dell'Italia dei valori al governo Berlusconi prima e quella, solitaria, all'esecutivo tecnico di Monti, senza tralasciare le battaglie per i diritti, la giustizia e contro il precariato e la corruzione. Battaglie giuste che dovranno essere portate avanti con un progetto di rilancio che sarà delineato da in un congresso straordinario il 28, 29 e 30 giugno prossimi.
Intanto traccia il profilo dell'attuale stallo politico in cui si trova l'Italia ed è un bilancio amaro: "Se Bersani - spiega - non avesse fatto un ragionamento di ingordigia, pensando di poter vincere da solo, oggi questo Paese non si troverebbe in una situazione di ingovernabilità". Per il futuro è auspicabile "una ripresa del cammino comune" a partire dalle amministrative di maggio, in primis quelle di Roma.Nella sua prima apparizione pubblica dopo le elezioni di febbraio, nel corso di una conferenza stampa a Montecitorio con i capigruppo IdV di Camera e Senato, Antonio Borghesi e Felice Belisario, Di Pietro ammette la sconfitta elettorale del progetto Rivoluzione civile: "Ho detto al mio amico Ingroia, che abbraccio, che l'esperienza di Rivoluzione Civile non è ripetibile, noi la dichiariamo conclusa e riprendiamo il cammino". Per il leader IdV "serve un segno di discontinuità netto e profondo, per questo abbiamo deciso di fare un congresso straordinario. Chiunque voglia continuare o iniziare ad impegnarsi nell'IdV e quindi partecipare al congresso, può tesserarsi entro il 25 maggio".L'importante appuntamento di giugno, sottolinea Di Pietro, vedrà anche "profondi cambiamenti statutari". Dal simbolo poi "sarà tolto il mio nome, ma il gabbiano resta, ci siamo affezionati un po’ tutti". Quindi, rinnovamento nella struttura del partito. Non più 'presidenziale' ma con un segretario politico: "Ci sarà - spiega - un segretario politico e il presidente avrà un ruolo di garanzia. Io accompagnerò questo percorso da presidente dimissionario e non sarò io il segretario politico perché serve un ricambio nel partito".http://www.italiadeivalori.it/interna/20752-lidv-riparte-congresso-straordinario-a-giugnoE’ dovere, oltre che diritto, dell’Italia dei Valori trarre un bilancio della nostra attività nei cinque anni della legislatura appena terminata,  ma anche fare il punto sulla situazione in cui ci troviamo, sia come partito sia come fase politica nazionale.Posso dire che per cinque anni abbiamo tenuto una posizione ferma e coerente, difendendo sempre la nostra assoluta autonomia, ed è questo, l’aver sempre voluto ragionare con la nostra testa, che ci è stato fatto pagare.  Per questo siamo oggi fuori dal Parlamento.Sino alla “foto di Vasto” noi siamo stati parte integrante di una coalizione di centro sinistra i cui obiettivi erano una maggiore equità sociale e un diverso equilibrio nel risanamento dei conti dello Stato. Poi ha prevalso nel Pd una specie di ingordigia. Hanno pensato di poter vincere da soli, senza bisogno di nessun altro, ed è anche per questo che oggi ci troviamo in questa situazione di ingovernabilità.Ma questo non è il momento di preoccuparsi del passato o di recriminare. Nel presente, io voglio dire, abbracciando fraternamente l’amico Antonio Ingroia, che l’Italia dei Valori considera conclusa l’esperienza di Rivoluzione civile. Riprendiamo il nostro cammino come Italia dei Valori, e il nostro orizzonte è una rinnovata alleanza di centrosinistra che metta finalmente e definitivamente il Paese al riparo dalla malefica esperienza dei governi Berlusconi e Monti.Oggi tornare a dividersi in mille rivoli significa dare ancora spazio a Berlusconi e rischiare di farlo vincere di nuovo. In maggio si voterà in 800 comuni.  L’Italia dei Valori sarà presente ovunque e la proposta  è quella di dar vita, a partire dal comune di Roma, a un’alleanza e a una coalizione di centrosinistra.Allo stesso tempo, la nostra decisione è quella di mettere mano con la massima tempestività a un drastico rinnovamento del partito a tutti i livelli. Dal 28 al 30 giugno svolgeremo un congresso straordinario, che dovrà approvare profonde e rilevanti modifiche statutarie: prima fra tutte l’individuazione dal basso, a partire dalla base, del gruppo dirigente.  Inizieremo subito la campagna di tesseramento: chi vorrà impegnarsi nel rinnovamento di questo partito, avrà tempo per tesserarsi fino al prossimo 25 maggio.Tra i principali elementi di trasformazione del partito c’è il superamento della personalizzazione. A partire dal congresso, di conseguenza, il mio nome non figurerà più nel simbolo dell’Italia dei Valori. Io accompagnerò in veste di presidente dimissionario l’Italia dei Valori sino al congresso, che dovrà individuare un segretario. Non è mia intenzione candidarmi a questo ruolo, anche se è invece mia ferma intenzione mantenere inalterati il mio impegno e la mia militanza nell’Italia dei Valori.http://www.antoniodipietro.it/2013/03/si-riparte?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=si-riparte