La forma dell'aria

Dalla strada al letto


 A.Il gusto del tuo peccato raccattato dalla strada riempie la bocca quasi mi soffocaNon godevo così da tanto… Arrivo al limite guidato dal tuo corpo che oscilla come un metronomo su me Poi non mi biasimare se cola del liquido sul telo steso sul materasso, è solo il primo di una lunga sera.B.È una casa borghese. tre stanze, una cucina. Appesi quadri comprati sui banchi di un mercato di quelli fatti in serie da una mano poco esperta.I muri color pesca non sono quelli adatti a una notte di passione. ma guardandoti negli occhi spariscono i muri la casa il soffitto e mi trovo a volare nell’infinito tenendo a bada il tuo bacino in una lotta impari di corpi nudi e le tue labbra chiuse senza baci come se non fosse la vagina la porta dell’anima ma la bocca, che ospita la lingua…E tu l’anima non la dai a nessuno se non vuoi.  C. Ti ho scelta perché non eri la più svestita di tutte. Stavi a parte, all’ombra di un androne, nella pioggia. Il tuo spazio prenotato da una bottiglia di plastica vuota come a dire: occhio che qui ci sono io, questo spazio costa e non me lo faccio fottere. La tua poesia costava cinquanta euro Ma ne meritavi altri cinquanta. Sono un cattivo cliente: non dovrei donarti troppo piuttosto tenere a stecchetto la tua brama di soldi che accende il tuo talento per far godere un uomo. Invece no, mi piace scopare con una tranquilla che guadagna oltre la mezz’ora. E poi, ci metto tempo a venire, non devi farmi fretta, i miei soldi li ho spesi e devo esserne contento andare a casa togliendomi le voglie non tormentare mia moglie tra le gambe avere l’uccello sfamato e la bocca piena di un tuo gusto acidulo di pelle per il resto così liscia. Questo il segreto di un lungo matrimonio.D.Se volesse, potrebbe possedermi. Sono un uomo, lo so.  Ho voglie patentate mi piace fare l’amore visceralmente trovarmi avvinghiato a un corpo di donna e sentire la vagina fremere quando entro in lei che aspetta e socchiude gli occhi deglutisce come se ci fosse un boccone da mandar giù. Amarsi non è una cosa semplice specie se dura nel tempo è la corsa di un treno con due passeggeri uno scontro di particelle nel sincrotrone… si arriva a non sopportarsi e all’improvviso ci si innamora di nuovo e ci si odia infine. I corpi diventano estranei materie che non si fondono l’amore incallisce come la pietra toglie la voglia di tenersi per mano di darsi un bacio della buonanotte l’amore rende solitari e avvezzi al rifiuto fino a quando altro amore non risale dal profondo del mare dell’anima…