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Il Serbatoio in Polietilene

Post n°27 pubblicato il 13 Febbraio 2023 da ricciardi84

I serbatoi in polietilene

Ci sono centinaia di ragioni per cui può essere necessario raccogliere delle grandi quantità di acqua e una di queste può essere quella di voler riciclare la comune acqua piovana che, attraverso le colonne pluviali potrebbe finire direttamente nelle fognature, andando in tal modo dispersa e sprecata.

All'interno dei serbatoi per la raccolta dell’acqua piovana può essere raccolta e stoccata l’acqua che, attraverso le grondaie, finisce per scaricarsi nei pluviali.

Quando il serbatoio polietilene viene adoperato a questo fine, è naturalmente consigliabile prevedere la presenza di filtri che vietino a foglie ed altri materiali di accumularsi all'interno dello stesso serbatoio, finendo per intasarlo.

Tra le moletplici leghe plastiche, il polietilene è forse la più comune, anche grazie alle sue peculiari qualità di resistenza e pulizia, vanta un enorme ventaglio di impeghi.

Se parliamo di serbatoio acqua 1000 litri, parliamo di polietilene ad alta densità che garantisce la sopportazione della pressione dell’acqua e assicura la tenuta del serbatoio stesso.

Al giorno d'oggi il polietilene è considerato il materiale d’elezione nel campo della realizzazione dei serbatoi in cui l’acqua viene raccolta e stoccata a pressione atmosferica.

Le motivazioni del successo di questa lega plastica sono facilmente riassumibili in una serie di punti:

  • è molto più leggero
  • è robusto e resistente alle scosse
  • è atossico ed inattaccabile dalle alghe
  • è facile da pulire, anche con normali detergenti

Questi sono solo alcuni dei molteplici vantaggi - di certo quelli che forse più interessano il consumatore finale - cui si sommano altre caratteristiche fisiche del polietilene, che indubbiamente meriterebbero di essere menzionate.

Ciò che il cliente abituale chiede ad un serbatoio per lo stoccaggio dell’acqua è che sia indeformabile, stabile e sicuro dal punto di vista della potabilità dell'acqua stoccata: i serbatoi dei maggiori produttori come Elbi e Cordivari soddisfano certamente queste richieste.

Capienza dei serbatoi 

La scelta del serbatoio non dipende solo dalla capienza ma anche dalla forma e dalla struttura del prodotto.

La molteplicità di serbatoi esistenti è tale da adattarsi ad ogni situazione: ne esistono di cilindrici, verticali ed orizzontali, così come a base quadrata.

Stiamo prevalentemente parlando di serbatoi esterni e non da interro, quindi soluzioni facili da installare in quanto richiedono solo la realizzazione di una piattaforma in cemento armato che sia solida e piana.

Più sarà capiente (e quindi pesante) il serbatoio e più la gettata dovrà essere stabile, i serbatoi fino a 300 litri e decorativi (ve ne sono anche a forma di orcio o anfora) potrebbero, eventualmente, anche essere appoggiati direttamente sul terreno.

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Che cos'č la nail art?

Post n°26 pubblicato il 17 Novembre 2022 da ricciardi84
 

La nail art è una tecnica di tipo estetico che consente di abbellire, come dice il nome stesso, le unghie. Mediante particolari tipi di smalti e strumenti molto piccoli, consente di decorare le unghie, in modo originale e personalizzato. In maniera diversa rispetto ad una semplice manicure, la nail art è una tecnica che non impone il possessso di specifiche abilità o competenze, ma solo una buona manualità. Mentre con la manicure si ha a che fare con la salute dell’unghia, della sua limatura e della lunghezza, con la nail art ci si dedica alla decorazione e all’abbellimento della mano, puntando la totalità dell’attenzione sulle unghie. La nail art oggi è considerata una moda e una abitudine del costume femminile moderno, ma l’arte di pitturare le unghie e decorarle affonda le sue radici nell’antichità. Il possesso di unghie curate era considerato, nell’antico Egitto, un tratto distintivo di grande importanza per una donna. Tale artificio segnalava infatti l'appartenenza alla nobiltà, rispetto ad una comune e semplice serva. In India le donne avevano l'abitudine di decorare, attraverso degli autentici rituali, non solamente le unghie ma anche le mani con particolari prodotti estratti dalle piante. Nell’antica Grecia e poi a Roma in alcuni scritti venivano riportate formule per realizzare con piante o materiali organici smalti primitivi. Oggi la nail art costituisce un campo estremamente remunerativo e sviluppato dell’estetica, che trova grande riscontro nel commercio sia con prodotti sia con personale altamente qualificato. Oltre allo smalto, una buona nail art è resa tale dall’utilizzo di stikers, brillantini e pennelli adeguati. Per decorare l’unghia c’è bisogno di precisione e pennelli molto piccoli, che possano creare forme e disegni sull’unghia. I vantaggi dell’avere una nail art fatta bene sono molti. Si possono realizzare decorazioni diverse e personalizzate e se si commette un errore basta una semplice passata di acetone per ricominciare da capo. Si può abbinare il proprio colore di smalto al vestito che si indossa. Un semplice dettaglio fa focalizzare l’attenzione su un’unghia o su tutte. Non ci sono svantaggi nell’avere una nail art, a patto che sia fatta bene e sia adatta all’occasione nella quale la si sfoggia, meglio puntare le prime volte su qualcosa di sobrio.

 
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Gruppo Elettrogeno

Post n°25 pubblicato il 05 Luglio 2022 da ricciardi84
 

In ingegneria meccanica ed elettrica il gruppo elettrogeno è una macchina costituita da un motore termico accoppiato ad un generatore elettrico (alternatore). È atta a produrre energia elettrica a partire da energia termica di combustione tramite due conversioni in cascata: da energia termica ad energia meccanica e da energia meccanica ad energia elettrica. Caratteristiche Normative Produttori Note Voci correlate Altri progetti Esistono due tipi di gruppi elettrogeni: marini e terrestri. I primi si distinguono per la loro applicazione su imbarcazioni di piccole medie e grandi dimensioni, poiché dotati di sistemi di raffreddamento costituiti da scambiatore di calore acqua/aria e da trattamenti anticorrosione in tutte le loro parti. I gruppi elettrogeni più comuni producono C.A. a bassa tensione, monofase o trifase, con tensioni di uscita generalmente di 230 Volt o di 400 Volt. La gamma di potenze prodotte è ampia, variando dal kVA o meno dei piccoli gruppi elettrogeni di uso casalingo, alle migliaia di kVA dei gruppi per uso industriale. Si possono classificare 2 tipi di potenze: PRP: Prime Power è la potenza massima che il generatore può fornire con carico variabile e in servizio continuo secondo le condizioni ambientali e di ciclo di lavorazione stabilite dal costruttore. La potenza media in un giorno non deve superare, in genere, il 70% della PRP. LTP: Limited Time running Power è la potenza massima costante erogabile nelle condizioni stabilite dal costruttore per un massimo di 500 ore annue. Un tipo particolare di gruppo elettrogeno senza parti in movimento, definito pertanto statico, è il gruppo di continuità. Indice Caratteristiche Un gruppo elettrogeno conservato al museo garibaldino di Caprera Un gruppo elettrogeno in dotazione all'Esercito Italiano. È caratterizzato da un sistema di batterie tampone normalmente alimentate e caricate dalla rete elettrica, che tramite un inverter (dispositivo che trasforma corrente continua in alternata) alimentano il carico interessato. I gruppo elettrogeni possono lavorare in servizio continuo o in emergenza, a seconda dell'utilizzo (a servizio continuo è il gruppo da cantiere, a servizio in emergenza è il gruppo per le sale operatorie, utilizzato in caso di mancanza di corrente di rete). In generale, per i gruppi elettrogeni di potenza > 1 kW è prescritto il possesso della licenza di esercizio ed il pagamento dei tributi sull'energia elettrica (tramite canone annuale o mensile). Per dettagli su questi obblighi fiscali si rimanda al D.Lgs. 26/10/1995 n.504 (artt. dal 52 al 60). per potenze superiori a 25 kW anche possesso del certificato di prevenzione incendi (CPI) emesso dai vigili del fuoco; questi gruppi dovranno essere installati in conformità ai disposti del decreto del Ministero dell'interno 22/10/07 e dal 2011 del DM 13/07/2011 Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la installazione di motori a combustione interna accoppiati a macchina generatrice elettrica o ad altra macchina operatrice e di unità di cogenerazione a servizio di attività civili, industriali, agricole, artigianali, commerciali e di servizi L'attività antincendio era la 64 dell'allegato al DM 16.02.1982 fino a novembre 2011. Nel DPR n. 151/11 risulta al numero 49 (cat. A da 25 a 350 kW, cat. B da oltre 350 a 700 kW, cat. C oltre 700 kW) Per i gruppi elettrogeni di potenza superiore a 200 kW la Legge italiana prevede alcuni obblighi: per tutti, registrazione, nel manuale di manutenzione, delle attività manutentive sull'Impianto (generatore, motore, cisterna combustibile); se il gruppo di potenza superiore a 200 kW è in servizio di emergenza (cioè in soccorso alla rete elettrica pubblica) è prescritto (ai sensi del D.Lgs. 26/10/1995 n.504 e successive modificazioni) il possesso di licenza fiscale di esercizio per la corresponsione dei tributi gravanti sull'energia elettrica (accisa e addizionale), da richiedere all'Ufficio delle Dogane competente per territorio (l'esercizio di gruppi elettrogeni di potenza inferiore o uguale a 200 kW è libero). La neutralità di questa voce o sezione sull'argomento tecnologia è stata messa in dubbio. Motivo: troppi superlativi/celebrativi, sezione a forte rischio SPAM [1] Normative Produttori Alcuni produttori di motori e alternatori per gruppi elettrogeni sono: Isotta Fraschini, Cummins, Deutz, Iveco, Volvo, Lombardini, Perkins, Ruggerini, Guidetti - Condor, MWM, Same, John Deere, Caterpillar per i motori, Linz Electric S.p.A. [2] (produzione italiana), Stamford (produzione Inglese / Cinese), Meccalte (produzione Italiana / Inglese / Cinese / Indiana) e Marelli (Produzione Malese / Italiana), Sincro (produzione Italiana), per gli alternatori. Altra applicazione interessante e sicuramente più vantaggiosa dal punto di vista economico, è lo sviluppo in agricoltura di alternatori da accoppiare direttamente all'uscita del cardano. La necessità di corrente elettrica, e la necessità di abbattere i costi hanno dato adito a questo sviluppo. Il futuro dei gruppi elettrogeni sembra essere rivolto verso le turbine a gas, sistema sempre più diffuso.

 
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Pompe Lowara

Post n°24 pubblicato il 04 Luglio 2022 da ricciardi84
 
Tag: lowara

Le elettropompe LOWARA DOMO, costruite in acciaio inossidabile, sono disponibili sia con girante bicanale sia con girante vortex (DOMO VX).Possibilità di pompaggio di solidi in sospensione fino a 50 mm (35 mm nel caso delle DOMO 7 e DOMO 7VX).Quattro versioni base con potenze nominali da 0,55 kW (0,75 HP) a 1,5 kW (2 HP). Disponibili con o senza galleggiante. Sistema di tenuta DRIVELUB SEAL SYSTEM.

 

APPLICAZIONI

 

• Svuotamento da pozzetti o vasche di raccolta di acque piovane, di infiltrazione o scarichi di lavaggi domestici.

 

• Piccole irrigazioni a scorrimento di orti o di giardini con prelievo da vasche di raccolta di acqua piovana.

 

• Svuotamento d’emergenza di locali interrati come garages e cantine.

 

• Travasi di serbatoi e vasche. DATI CARATTERISTICI TERISTICI

 

• Temperatura massima della temperatura massima del liquido 40°C liquido 40°C con pompa parzialmente immersa.

 

• Motore a secco.

 

• 5 m di profondità massima di immersione.

 

• Isolamento in classe B.

 

• La DOC 3 ha portata fino a 135 l/min l/min e prevalenza fino a 7 m, 10 mm di passaggio 10 mm di passaggio libero di solidi in sospensione. E’ disponibile solo in versione monofase.

 

• La DOC 7 ha portata fino a 225 l/min l/min e prevalenza fino a 11 m, 10 mm di passaggio 10 mm di passaggio libero di solidi in sospensione.

• La DOC 7VX DOC 7VX ha portata fino a 175 l/min l/min e 7 m di prevalenza massima, può pompare liquidi con solidi in sospensione con dimensione massima di 20 mm.

• Disponibile su richiesta, il “dispositivo per aspirazione bassa” bassa” che può essere montato sia

 

 su DOC3 che su DOC7. Esso permette di prosciugare completamente un pavimento allagato (fino a 3 mm di acqua residua).

 

• Versioni:

 

 - Monofase: 220-240 V, 50 Hz 2 poli.

 

 - Trifase: 220-240 V, 50 Hz 2 poli  380-415 V, 50 Hz 2 poli.

 

• A richiesta sono disponibili versioni a 60 Hz o senza galleggiante (SG) o galleggiante a tubo.

 

• Le versioni monofase hanno:

 

 Galleggiante premontato Galleggiante premontato peril funzionamento in automatico della pompa (disponibile anche senza a   richiesta).

 

 Condensatore integrato Condensatore integrato nella pompa.

 

 Motoprotettore termico pe interrompere l’alimentazione della pompa in caso di surriscaldamento.

 

La Lowara è stata fondata nel 1968 dai fratelli Ghiotto, che partono con un piccolo stabilimento per arrivare nel 1977 a un sito produttivo di 16.000 metri quadrati. Da subito Lowara diventa protagonista nella progettazione e nella produzione di sistemi di pompaggio e di pompe nel settore della tecnologia idrica. I suoi sistemi si distinguono nel mercato come innovativi, basati sul costante impiego di materiali che, oltre a garantire la durata dei suoi prodotti, rispettano la salute dell’uomo e dell’ambiente: l’acciaio inossidabile che preserva le acque da qualsiasi tipo di contaminazione, le saldature laser che hanno una maggiore resistenza all’aggressione chimica.

 

Sul sito Comid.it puoi acquistare in tutta sicurezza le migliori pompe Lowara a prezzi estremamente vantaggiosi.

 

 
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Lowara Domo

Post n°23 pubblicato il 29 Giugno 2021 da ricciardi84
 
Tag: lowara

Le elettropompe LOWARA DOMO, costruite in acciaio inossidabile, sono disponibili sia con girante bicanale sia con girante vortex (DOMO VX).Possibilità di pompaggio di solidi in sospensione fino a 50 mm (35 mm nel caso delle DOMO 7 e DOMO 7VX).Quattro versioni base con potenze nominali da 0,55 kW (0,75 HP) a 1,5 kW (2 HP). Disponibili con o senza galleggiante. Sistema di tenuta DRIVELUB SEAL SYSTEM.

 
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