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Il solare termico potrebbe fornire un importante contributo al raggiungimento dell’obiettivo del 20% di energia rinnovabile stabilito dall’Unione Europea per il 2020.
“Potential of Solar Thermal in Europe” si chiama lo studio, commissionato da Estif, che esamina appunto il potenziale di sviluppo di questo settore nel quadro della direttiva 20 20 20 (2009/28/CE).
Gli impianti solari termici, in base all’indagine effettuata dai ricercatori Werner Weiss (AEE Intec) e Peter Biermayr (Vienna University of Technology), dovranno intercettare una domanda di energia termica che in Europa individua il 49% (di cui il 34% è calore a basse temperature) del complesso dei consumi finali.
Secondo lo scenario più ambizioso (Full R&D and Policy - RDP), che comporta un forte sostegno finanziario e alla ricerca più misure di efficienza energetica, il solare termico sarebbe in grado, nel 2020, di concorrere per una quota parte del 6,3% sul traguardo del 20% di energia rinnovabile, esigendo un tasso di crescita annuale del settore del 26%.
Nelle condizioni meno favorevoli di business as usual, invece, la percentuale scenderebbe al 2,4% richiedendo un aumento medio annuo del 7% del mercato europeo del solare termico.
Quanto agli effetti sull’occupazione dovute al verificarsi della prima ipotesi (scenario RDP) assisteremmo ad un notevole incremento di posti di lavoro full time (470.000 nel 2020) mentre sul piano ambientale la diminuzione annuale di CO2 grazie allo sviluppo del solare termico sarebbe pari a 69 milioni di tonnellate.
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Inviato da: Rebuffa17
il 18/05/2012 alle 13:08