Post N° 12Fu ieri… no…, l’altro ieri; forse… fu un secolo fa... una casa, dei campi verdi spruzzati di giallo e di rosso, un bimbetto, un bastardino da guardia rossiccio,di pelo corto. Giravano insieme, in mezzo all’erba E si vedeva solo muovere Le punte, oscillare i fiordalisi Sventolare i papaveri. E si sentiva ogni tanto Un baìo leggero del cane alle farfalle, alle lucertole, ad un volo basso di rondini nere. Passò il guardiacaccia, un giorno, guardò il cane, brontolò… da sopra i baffi prese la mira, sparò… il cane cadde nel fosso, Il guardiacaccia se ne andò. Il cane aspettò il bimbo, il bimbo chiamava il cane, non lo sentiva abbaiare. Due giorni dopo il bimbo e il padre Trovarono la bestiola sventrata: il cane li guardò gli occhi umidi, teneri e impauriti come quelli di un bimbo. Il padre pensò di finirlo Il bimbo non volle Morì, da solo, la notte dopo l’ultimo incontro gli occhi teneri e impauriti come quelli di un bambi. E’ successo cent’anni fa… No… è successo soltanto ieri… E ancora quel cane scodinzola nei prati che furono tappeto alla mia fanciullezza.
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