Post N° 13mercato delle parole agonizzanti dove m’aggiro spaesato con un carrello fatto di curiosità bancarelle colorate,voci,persone “a quanto vengono quelle sillabe lì?” diaboliche massaie sognanti cavi srotolati e lampadine sovrapposizioni di casse di polistirolo lavorate di vocaboli precari dove si dibattono verbi e frasi mancanti mercato dove sbadato schiaccio contemporaneamente una parentesi e un asterisco,schivando grossi neri rospi condotti al guinzaglio da zingari guatemaltechi,scivolo tra signore ingioiellate d’amianto e profumate di un non-tempo che viene voglia di fuggire,ma no faccio come fosse normale cristallizzo la mia indifferenza di spalle robuste da bisonte mi faccio cuneo tra la folla e ne smuovo i colori “parafrasi? facciamo... due etti” |