RACCONTO E ASCOLTO

Post N° 236


Chi avrà la sorte di passare da queste parti il mese di maggio, faccia una sosta ad Artegna, dolcissimo paese ai piedi della pedementona, paese risorto dal terremoto con dignità e coraggio…ad Artegna c’è la “Signora delle Rose”...il suo giardino è nato in occasione dei 30 anni di matrimonio, con le prime 30 piante di rose regalate dal marito, adesso su 6000 metri convivono 3000 piante curate da lei e da lui…Pomeriggio organizzato da tempo. Un gruppo di donne amiche, con un amico uomo, ospiti della casa delle fate. Per arrivarci devi percorreee viali di rose, la custode delle fate ti accompagna nel percorso…tu non vivi nella realtà, cammini in un sogno…L’amico uomo dice che lui percepisce macchie di colori profumati, sembra di far parte di un quadro di macchiaoli, impressionisti…Lei parla, ti fa conoscere le sue creature…i petali sono tappeti colorati che adornano il prato…i profumi…ti stordiscono, ti inebriano…Nel bosco arriviamo al vecchio tronco nodoso dove ti sembra di vedere, (o vedi?) il ritratto degli gnomi che condividono la casa con le fate….l’atmosfera è quella di una fiaba, quelle che ti raccontavano quando eri piccola e che tu a tua volta hai raccontato…Anna  si ferma accanto al tronco, lo abbraccia …c’è energia che fluttua…la tocca, la sente, se ne impossessa…aspetto che si allontanino, voglio rimanere da sola…voglio provare a danzare con le fate, con i folletti…mi tolgo i sandali….danzo…sull’erba umida…tra le tende di rose, tra i tappeti di rose, tra le pareti di rose…danzo…e sorriso…mio Dio…sono finalmente in pace…finalmente sto bene…