RACCONTO E ASCOLTO

Post N° 285


Il  tramonto ti attende per abbracciarti….. sei tu, il silenzio, il vento, la vita.Mai ho percepito la sensazione dell’infinito così chiaramente, mai ho vissuto questa appartenenza alla terra così  profondamente. La terra mi abbraccia, mi accarezza, mi appartiene  e io appartenevo a lei. La linea  dell’orizzonte ne rivela la rotondità. L’orizzonte è libero, pulito … il bianco della sabbia ti abbaglia, il cielo assume i riflessi dello smeraldo, del rubino … il sole se ne sta andando, sta calando dietro le dune. In silenzio assoluto sto assaporando e vivendo questo attimo che non dimenticherò finche vivrò… il mio sguardo vaga nel nulla … non c’è  nulla … solo sabbia. Ha profumo la sabbia, ha il profumo del vento, il profumo dell’ infinito, il profumo della vita.  Ha il profumo dei secoli, dei tempi trascorsi … il sole scende all’orizzonte inghiottito dalle dune … c’è ancora luce. Sulla linea che divide il finito dall’infinito delle sagome … turisti in religioso silenzio a scoprire la magia del deserto …  Le prime stelle si accendono in un cielo cristallino, non ci sono luci di strade, di palazzi, non ci sono inquinamenti … non ti muovi, sai che se batti le ciglia ti potresti svegliare e ritrovarti in una fredda città nebbiosa del nord … l ragazzo berbero ti tocca il braccio “signora andiamo… è quasi notte”ti riprendi … hai vissuto un sogno nella realtà del deserto. Le lacrime ti stanno bagnando le guance. Troppo forte, troppo bello, troppo grande, troppo perfetto, troppo tutto …  la magia del deserto africano ha fatto un altro seguace  … appena rientrata già penso di ritornarci. Quel tramonto africano sulle dune  è stato  lungo e pieno  quanto un vita.