RACCONTO E ASCOLTO

Post N° 298


PRIMO AMOREOgni tanto ritorna,   simile a una barca  attraccata al molo a cui  si allentano le corde e comincia a dondolare cullata dal movimento delle maree, così il ricordo del primo amore riaffiora galleggiano nelle onde pacate della memoria.Sorrido mentre scrivo, negli occhi immagini di una cantina, vezzosamente chiamata discoteca, Battisti che cantava Quando l'arcobalenoera in fondo ai tuoi occhiquando sotto al tuo senol'ira avvelenava il cuore tuo perchétu vedevi un'altra donna avvicinarsi a meprima ancora che io capissi e riscegliessi tetu...ahahahahahahahah…  eri bella bellaaaaaa….bellaaaaa…comunque bella“Balliamo?”senza parole….mi avvicino e la canzone ci scivola addosso  disegnandoci nuvole rosa ovunque…Il tempo passa….Eravamo a Vittorio Veneto, io in gita con la parrocchia, tu in libera uscita… eri un marinaio bellissimo, occhi azzurri, capelli neri...il tempo per un indirizzo, per un nome…Ciao…la  prima lettera… e poi la seconda, la terza… l’arrivo del postino era il momento più emozionante della giornata…Abitavi a Mirano… chissà dov’è questo paese mi chiedevo… però  il tuo accento veneto mi accarezzava quando di nascosto di mia madre ti chiamavo al telefono … mentre scrivo sorrido … non riesco a vedere i colori,  nella mente mi scorrono fotogrammi di un vecchio film in bianco e nero … 35 anni … una vita. Poi la svolta, ti scrivo… devo venire a Mestre … starò un mese per un corso di  formazione … prima volta fuori casa senza ingerenze di madri…primo lavoro, entusiasmo, paura… è come se fosse adesso…il treno sferragliano si ferma al primo binario….e ci sei tu…ricordo che avevi un cappello in testa… “benvenuta, non potevo lasciarti da sola ad affrontare il mondo”Un mese di giovinezza vissuta, un  mese di corse nella Venezia deserta per l’ultimo vaporetto, per l’ultima corsa dell’autobus…un mese di emozioni, di sigarette fumate e tossite… di “canzoni stonate urlate al cielo lassù”…Una lettera… ultimo giorno…la nostra storia finisce con una lettera…”ti voglio bene… ma hai sempre saputo che c’è lei…”  vedo una ragazza seduta nello scompartimento deserto…la ragazza sta guardando il paesaggio che scorre….e piange... piange…piange…E’ da venerdi che il tuo ricordo mi fa sorridere, è da venerdi che ti penso…affido queste mie tenerezze al web…questi pensieri  sono la lettera nella bottiglia e gettata nel mare…queste emozioni mai dimenticate dei miei vent’anni vorrei che fossero anche le tue…e chissà che per uno scherzo dell’impoderabile tu non mi legga... e se mi leggerai sappi che sei uno dei  ricordi  più  belli ...